Da
qualche tempo le riviste non propongono altro che vestitini di
cotone, cappelli di paglia e una moltitudine di occhiali da sole ...
D'altronde,
non potremo certo aspettarci di vedere Moon Boot e camice di flanella
in stile boscaiolo canadese ! Mi dispiace per le persone che stanno
per partire per la Groenlandia : rappresentano una minoranza
completamente trascurata.
Quanto
a me, ogni anno mi ripropongo di portare in vacanza il minimo
indispensabile e trovare il modo di mettere insieme un guardaroba
intelligente, in cui ogni capo si abbini facilmente agli altri. Poi,
però, dopo aver messo in valigia dei jeans bianchi mi affretto ad
aggiungerne un paio blu, e al primo pareo ne affianco subito un
secondo, perché, mi dico, è così grazioso, e a novembre non avrò
certo occasione di indossarlo. Ora o mai!
Lo
stesso vale per quella giacca di lino sgualcito e i due bikini di
taglio essenziale. Uhmm ... A proposito di bikini : come ignorare "il
grande ritorno del costume intero", che le riviste hanno
iniziato ad annunciare già ad aprile, e che mi conferirebbe
senz'altro un look alla Greta Garbo?
Inutile
dire che dovrò portare anche magliette, canottiere, camice di lino e
di cotone - il tutto in svariati colori e diversi esemplari, nel caso
in cui il servizio di lavanderia dell'albergo non fosse
sufficientemente solerte. Né posso omettere una o due mise speciali
per la sera : in paese potrebbe esserci una festa, o potrei magari
ricevere un invito da parte dei Finzi-Contini del luogo ...
Vi
risparmio la lista degli accessori, che vanno dalle espadrillas alla
pochette da sera, passando per gli orecchini ricevuti in regalo da
mio cognato Mario, nel quale potrei imbattermi, e un paio di sandali
da frate ricoperti di strass e acquistati a peso d'oro in un momento
di pioggia e di profonda depressione, quando sognavo le vacanze
ancora lontane. Una spesa che adesso sarò costretta ad ammortizzare
portandoli con me in vacanza. E alla fine, voilà : mi ritrovo come
ogni anno con una valigia sovrappeso. Per non dire obesa.
L'ultima
volta la scusa era: "Sono stata costretta a partire in fretta e
furia, e non ho potuto fare attenzione a cosa mettevo in valigia".
Una bugia pietosa, dal momento che il contenuto della mia valigia era
stato più ponderato del cartesiano Discorso sul metodo.
Una
volta arrivati a destinazione capiterà anche a voi di trovare, tra
mercati e negozietti sulla spiaggia, un delizioso camicione, un pareo
irresistibile, un braccialetto di cotone intrecciato o un bel
cestino, e di indossarli per l'intera vacanza, magari alternandoli a
shorts di jeans bucati e sbiaditi.
Quest'anno,
dunque, vi consiglio di mettere in valigia gli abiti che durante
l'anno non indossate mai. Per esempio io, che vivo in blazer blu e
pantaloni a sigaretta neri, (persino una suora potrebbe essere più
estrosa di me), porterò vestitini a fiori stile anni 40', corpetti
di pizzo e gonne lunghe un po' hippy. Dopo tutto, cosa c'è di più
riposante che trasformarsi per qualche giorno in un'altra persona ? È
una soluzione che consente di prendere le distanze dalla vita di
tutti i giorni.
Ma
non dimenticate di aggiungere anche i capi assolutamente improbabili.
Mi spiego : l'anno scorso, nel ristorante di un'isola spagnola molto
alla moda, seduta al tavolo accanto al mio ho notato una ragazza che
indossava una semplice camiciola di seta color bianco avorio, stretta
in vita da una cintura, e un Panamà. Una scelta che ho trovato
fantastica, perché io possiedo abiti di quel genere, ma li indosso
solo se ho un appuntamento con il mio banchiere, devo fare visita a
una vecchia zia o sono già in ritardo di mezz'ora per andare al
lavoro e non ho tempo di riflettere su cosa indossare. In breve,
vedendo questa ragazza così elegante, mi sono ripromessa che l'anno
dopo l'avrei imitata.
Ecco
perché ho deciso che farò cambiare aria ai miei tristi pantaloni a
righe e a scarpe di cuoio con i lacci, che portate senza calze
acquistano un'aria incredibilmente moderna. In questo caso
l'intenzione sarebbe quella di somigliare più a musicista cubano che
a una starlette di Malibù.
Ma
a prescindere dalla cura che dedicherete alla scelta del vostro
guardaroba, ricordate che non si può prevedere il futuro : è per
questo che le nostre valigie sono spesso "sbagliate".
Inès de la
Fressange
Nessun commento:
Posta un commento