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sabato 11 luglio 2015

Orizzonte rosa. Prova costume ? No ! Prova valigia.

Da qualche tempo le riviste non propongono altro che vestitini di cotone, cappelli di paglia e una moltitudine di occhiali da sole ...
D'altronde, non potremo certo aspettarci di vedere Moon Boot e camice di flanella in stile boscaiolo canadese ! Mi dispiace per le persone che stanno per partire per la Groenlandia : rappresentano una minoranza completamente trascurata.
Quanto a me, ogni anno mi ripropongo di portare in vacanza il minimo indispensabile e trovare il modo di mettere insieme un guardaroba intelligente, in cui ogni capo si abbini facilmente agli altri. Poi, però, dopo aver messo in valigia dei jeans bianchi mi affretto ad aggiungerne un paio blu, e al primo pareo ne affianco subito un secondo, perché, mi dico, è così grazioso, e a novembre non avrò certo occasione di indossarlo. Ora o mai!
Lo stesso vale per quella giacca di lino sgualcito e i due bikini di taglio essenziale. Uhmm ... A proposito di bikini : come ignorare "il grande ritorno del costume intero", che le riviste hanno iniziato ad annunciare già ad aprile, e che mi conferirebbe senz'altro un look alla Greta Garbo?
Inutile dire che dovrò portare anche magliette, canottiere, camice di lino e di cotone - il tutto in svariati colori e diversi esemplari, nel caso in cui il servizio di lavanderia dell'albergo non fosse sufficientemente solerte. Né posso omettere una o due mise speciali per la sera : in paese potrebbe esserci una festa, o potrei magari ricevere un invito da parte dei Finzi-Contini del luogo ...
Vi risparmio la lista degli accessori, che vanno dalle espadrillas alla pochette da sera, passando per gli orecchini ricevuti in regalo da mio cognato Mario, nel quale potrei imbattermi, e un paio di sandali da frate ricoperti di strass e acquistati a peso d'oro in un momento di pioggia e di profonda depressione, quando sognavo le vacanze ancora lontane. Una spesa che adesso sarò costretta ad ammortizzare portandoli con me in vacanza. E alla fine, voilà : mi ritrovo come ogni anno con una valigia sovrappeso. Per non dire obesa.
L'ultima volta la scusa era: "Sono stata costretta a partire in fretta e furia, e non ho potuto fare attenzione a cosa mettevo in valigia". Una bugia pietosa, dal momento che il contenuto della mia valigia era stato più ponderato del cartesiano Discorso sul metodo.
Una volta arrivati a destinazione capiterà anche a voi di trovare, tra mercati e negozietti sulla spiaggia, un delizioso camicione, un pareo irresistibile, un braccialetto di cotone intrecciato o un bel cestino, e di indossarli per l'intera vacanza, magari alternandoli a shorts di jeans bucati e sbiaditi.
Quest'anno, dunque, vi consiglio di mettere in valigia gli abiti che durante l'anno non indossate mai. Per esempio io, che vivo in blazer blu e pantaloni a sigaretta neri, (persino una suora potrebbe essere più estrosa di me), porterò vestitini a fiori stile anni 40', corpetti di pizzo e gonne lunghe un po' hippy. Dopo tutto, cosa c'è di più riposante che trasformarsi per qualche giorno in un'altra persona ? È una soluzione che consente di prendere le distanze dalla vita di tutti i giorni.
Ma non dimenticate di aggiungere anche i capi assolutamente improbabili. Mi spiego : l'anno scorso, nel ristorante di un'isola spagnola molto alla moda, seduta al tavolo accanto al mio ho notato una ragazza che indossava una semplice camiciola di seta color bianco avorio, stretta in vita da una cintura, e un Panamà. Una scelta che ho trovato fantastica, perché io possiedo abiti di quel genere, ma li indosso solo se ho un appuntamento con il mio banchiere, devo fare visita a una vecchia zia o sono già in ritardo di mezz'ora per andare al lavoro e non ho tempo di riflettere su cosa indossare. In breve, vedendo questa ragazza così elegante, mi sono ripromessa che l'anno dopo l'avrei imitata.
Ecco perché ho deciso che farò cambiare aria ai miei tristi pantaloni a righe e a scarpe di cuoio con i lacci, che portate senza calze acquistano un'aria incredibilmente moderna. In questo caso l'intenzione sarebbe quella di somigliare più a musicista cubano che a una starlette di Malibù.
Ma a prescindere dalla cura che dedicherete alla scelta del vostro guardaroba, ricordate che non si può prevedere il futuro : è per questo che le nostre valigie sono spesso "sbagliate".


Inès de la Fressange

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