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mercoledì 21 dicembre 2011

Natale 2011 ! Auguri " quasi " a tutti.



Siamo arrivati anche quest' anno a Natale. E' già passato un anno da quando ho avuto il piacere di scriverVi i miei auguri su Splinder. Un anno che è corso velocemente, intenso e difficile, bisogna dire la verità. Poi quest' anno Splinder chiude per cui ho spostato tutti i miei post e contenuti, qui su blogspot, una piattaforma senza dubbio più veloce e funzionale, e questo diventa ufficialmente il mio unico blog. Perderò gli oltre 10.000 contatti fatti, gli oltre 7000 amici, tutti i commenti, ( mai censurati ), che mi avete lasciato in quasi 2 anni di permanenza sulla piattaforma di Splinder. E' chiaro che mi dispiace ! Ancor oggi non capisco a pieno il perchè di questa decisione di Splinder, ma mi rendo conto che la concorrenza si fa sempre più spietata anche e soprattutto qui sulla rete. Come è spietata su tutti i settori. Ecco perchè quest' anno è stato particolarmente difficile. Anche se le previsioni non sono del tutto rosee, continuiamo a sperare in un formidabile 2012. Ve lo auguro di cuore ! Nonostante tutto blogspot è stata una rivelazione : oltre 5000 contatti in meno di 6 mesi, per un blog come il mio, che non è “ costruito “ e che non ha “ nessuno alle spalle “ se non il sottoscritto. Vi auguro un sereno Natale, a Voi, a tutti quelli che amate e a tutti quelli che soffrono per motivi di salute o famigliari ! C'è lo meritiamo tutti ! Come per l' anno scorso Vi invito ad una riflessione ! La notte di Natale di 30 anni fa, moriva uno dei più grandi geni che l' umanità abbia mai avuto. La notte di Natale del 1977 moriva infatti Charlie Chaplin, un uomo eccezionale che ci ha lasciato un bagaglio enorme di umanità. La notte Santa è l' occasione giusta per ricordarlo e che possa rappresentare un faro illuminante per tutti noi ! Un augurio e un ringraziamento particolare a Diego, eccezionale “ technological supporter “ del blog e del sito est consulting. Auguri ancora !

Questa è la mia " colonna sonora " del Natale !  Auguri ! 


Auguro un “ pessimo “ Natale a :

_ al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ;
_ al Presidente del Consiglio, Mario Monti ;
_ a tutti i 945 membri del Parlamento italiano ;
_ a tutti i Magistrati italiani .

Non se ne può veramente più ! Anche l' ultima manovra finanziaria, approvata dal Governo Monti, sinceramente non va !
Ascoltate che cosa ha dichiarato il Presidente del Consiglio :


  Ora accantoniamo per un attimo la questione della sovranità popolare, che potrebbe anche diventare secondaria a favore di un interesse superiore di benessere e prosperità, dico potrebbe, ma qua di benessere e prosperità, non se ne parla proprio ! La manovra Monti è depressiva in una economia, come quella italiana, già estremamente debole e penalizzata e poi, visto che anche lo stesso Presidente della Repubblica, invoca sacrifici, non è più accettabile che questi sacrifici siano fatti da quelle categorie che storicamente gli hanno sempre fatti. Mi sembrava infatti che, anche dietro l' interesse dimostrato da alcuni settori del giornalismo, si fosse radicata a livello politico, la consapevolezza di un intervento di carattere strutturale, sull' impianto dello Stato in generale, e sul ridimensionamento, nel senso della riduzione, degli emolumenti per i parlamentari e per la maggior parte degli apparati dello Stato, in particolare. Tutte parole buttate al vento !!! A noi vengono chiesti sacrifici, lacrime e sangue, mentre il mondo politico, compreso il Presidente della Repubblica, vive in un limbo dorato, coccolati dalla servitù e strapagati per un lavoro tutt' altro che usurante. Una cosa del genere non è più accettabile ! Non è più possibile che ci siano fior di imprenditori costretti a chiudere l' attività perchè non hanno i 1000 Euro per pagare la bolletta, mentre il più allocco dei Deputati, prende 15.000 Euro al mese di stipendio ! Certamente la riduzione degli stipendi dei parlamentari, non è la soluzione del problema economico, ma rappresenta una forte riduzione del capitolo spese dello Stato ed è una dimostrazione di rispetto nei nostri confronti. Il precedente governo Berlusconi ha una grandissima responsabilità nell' incancrenimento di questa situazione, ed è pur vero che lo stesso Silvio Berlusconi è stato oggetto di una incredibile campagna denigratoria a livello europeo, il tutto a favore di questo signore di Varese, ( Mario Monti ), che è sbucato seriamente dal nulla, e questo spiegherebbe in parte la logica della perdita momentanea della sovranità nazionale, logica certamente pilotata a livello di UE. Certo porta il loden, è felicemente sposato, va a messa tutte le domeniche con la signora, ha i capelli suoi, ma se questa deve essere l' immagine del serio e corretto capo di governo, sinceramente preferivo il “ Berlusca “ con le sue notti movimentate a base di sesso. Ho l' impressione che sempre di più viviamo in uno stato ladro che cerca in tutte le maniere di soffocarci. Con l' approvazione della manovra Monti, la pressione fiscale arriverà in questo paese al 54 % del fatturato ! Valori assolutamente record che non hanno uguali in nessun altro paese della comunità e del mondo intero. Ditemi voi che tipo di sviluppo si può creare con questi presupposti ! E tutto per mantenere un sistema di privilegi e sprechi ! Si perchè lo stato spende troppo e male, e lo fa ormai da decine di anni e sempre da decine di anni, nulla è stato fatto per ridurre questi sprechi e razionalizzare le spese. Una riforma strutturale dello stato non è stata mai fatta e probabilmente mai si farà, perchè mi pare che non ci sia la volontà politica di farla. Parlo dell' eliminazione del sistema bicamerale, assolutamente inutile, all' eliminazione delle provincie, assolutamente inutili, all' eliminazione di tutta una serie di enti e strutture pubbliche, sempre inutili e che creano solo clientele. E volutamente mi fermo qua ! Non c'è da meravigliarsi poi se gli imprenditori vanno all' estero. Io lo già fatto : dal 2004 ho una ditta all' estero e pago il 15 % di tasse sul fatturato ! Pago una sola volta all' anno, tutto e chiaro, non ci sono sorprese, non ci sono controlli e il sistema della giustizia, sia penale che civile, è veloce ed efficace. Non è una questione di snobbismo ; è una lotta per la sopravvivenza. In Italia vogliono ucciderti, probabilmente per un disegno occulto che vuole regalare il paese alla Germania. Si perchè, se andiamo avanti così, domani nei commissariati, negli uffici delle entrate, vedremo i tedeschi, e armati pure. L' Italia è il Belpaese, ma per pochi !


lunedì 19 dicembre 2011

Un ricordo di Marcello Mastroianni.



Commemoriamo i 15 anni dalla morte di Marcello Mastroianni, l' ultimo divo italiano !

Ricorrono proprio oggi, lunedì 19 dicembre 2011, i 15 anni dalla morte di Marcello Mastroianni, uno dei massimi esponenti del cinema italiano d' autore degli anni 60' e 70', tanto da venire soprannominato, l' ultimo divo italiano. Ultimo divo perchè la sua opera cinematografica, mai come nessun altro interprete nazionale, ha varcato innumerevoli volte i confini del paese, consacrandolo alla fama internazionale. Ma solo questo non è il motivo del suo enorme successo. Marcello Mastroianni è stato un divo internazionale per le sue superbe doti recitative, per la sua immagine bella, pacata e “ sempre apposto “, per i suoi modi di fare sempre affabili e mai costruiti o di convenienza. Se noi esaminiamo infatti tutti i ruoli che Marcello ha interpretato nella sua lunga carriera, sia che essi vadano dal grottesco al drammatico, dall' impegnato al frivolo, noteremo come sempre sia riuscito a trasmetterci la verità e l' umanità dei personaggi interpretati, con una abilità e una sapienza che pochi altri attori hanno saputo fare, anche nel confronto internazionale. Ci ha sempre colpito al cuore e all' anima Marcello, riuscendo sempre a farci sognare, a farci piangere, a farci riflettere. Questa è stata senza dubbio la grande forza di Marcello, forza che si è dimostrata fino all' ultimo quando, notando l' irrefrenabile declino del cinema italiano, rifiuta di partecipare in film di second' ordine, per dedicarsi al teatro e collaborando con registi poco noti, ma di grande spessore culturale, lasciandoci delle opere di incommensurabile valore. Consapevole della sua capacità e della sua abilità, ( racconta Visconti che leggesse velocemente il copione lasciando all' improvvisazione buona parte della sua recitazione ), non fu mai altezzoso, saccente, presuntuoso. La sua modestia e la sua mitica indolenza, lo accompagnarono per tutta la sua carriera fino a quel tragico giorno di dicembre, dove se ne andò, in punta di piedi, nel suo appartamento parigino, assistito dall' amore della figlia Chiara e dalla sua seconda moglie, l' attrice Catherine Deneuve. E come in punta di piedi sarà la commemorazione della sua scomparsa ; oggi, infatti, fateci caso, pochissimi giornali e televisioni si ricorderanno di lui ! Alcuni amici e lettori del blog, osservano come spesso e volentieri, mi dedichi alle commemorazioni di personaggi del passato, più o meno remoto, e come, invece, tante volte eviti l' analisi contemporanea. Questo è in parte vero, ma d' altronde, cosa volete che vi dica ; il panorama culturale e artistico contemporaneo è talmente povero e scarno di persone di spessore, secondo il mio punto di vista, che preferisco non parlarne. Preferisco rendere omaggio all' ultimo divo, Marcello Mastroianni, e sognare, anche insieme a Voi se vorrete, quel mondo fantastico, imperfetto, dolce ma anche amaro, che sempre è scaturito dalle sue opere. Io che sono un suo grande ammiratore, e penso di aver visto e letto quasi tutte le sue interviste e recensioni, mi sovviene in maniera particolare, in questo momento, la sua analisi sulla critica americana de “ La dolce Vita “. Il film trae spunto da un' elaborazione quasi onirica di Fellini, poiché è stato dimostrato che “ la dolce vita “, a Roma o in Italia, non è mai esistita in quanto tale. Il film che ha coniato un termine oramai universale nel descrivere, ( sbagliando a mio avviso ), un tipo di vita dissoluta e immorale, fu inizialmente male accolto dalla critica americana. La società americana non sopportava che l' Italia, il paese che essi avevano “ liberato “ dalla guerra, potesse vivere e racchiudere quelle atmosfere. Qualche anno prima avevano premiato a Hollywood, “ Ladri di biciclette “, del grande maestro De Sica, probabilmente perchè raccontava quell' Italia stracciona e povera, che più era congeniale al loro status di superpotenza. Ora vedendo come in una decina d' anni le cose si fossero evolute, non conoscendo il grande bagaglio culturale italiano, rimasero diffidenti ed increduli : come tutti i popoli ignoranti, e quello americano lo è fortemente ! Fatto sta che Marcello e Fellini, reduci dalla cerimonia degli Oscar, ritornano in Italia a mani vuote, con qualche nomination sulla carta e la “ pizza “ della “ Dolce Vita “ nella stiva dell' aereo. Ma da allora inizierà l' ascesa incredibile di quel grande film, come di tutta la cinematografia italiana, che sarà di ispirazione a quella americana per tanti anni a venire. Ricordo quindi le critiche, garbatissime ma impietose e dirette, che Marcello fa sempre al sistema dei concorsi cinematografici e dei premi ; critiche attualissime. Ricordo anche il suo amore per le donne ; Marcello ha amato ed è stato amato. Ricordo la sua fama di seduttore e Casanova, alquanto costruita ed ingigantita, affermò lui stesso, anche perchè nei suoi ruoli cinematografici, spesso e volentieri interpretò complessati, impotenti e anche gay. Marcello amava la famiglia, la casa e le cose semplici, facili. Il successo e la fama non gli fecero mai dimenticare di essere quel ragazzotto rustico e indolente, “ ciociaro “ di Fontana Liri, che portava le tagliatelle di “ Zaghini “ in aereo a Parigi, per farle assaggiare a Catherine e Chiara. E' stato un grande uomo, Marcello Mastroianni ! Un grande attore, un grande personaggio colto e sempre attento alla società internazionale e a quella italiana in particolar modo, che amava intimamente. Lui e i suoi personaggi sono nel mio cuore, incancellabili icone di quell' Italia che non c'è più ! 

 

domenica 18 dicembre 2011

Il Signore Vi ricompenserà !



Mala tempora currunt “

E si, cari amici ! Di soldi in giro c'è ne sono sempre meno e tutti quanti hanno bisogno di liquidità ! Anche la chiesa non si esime da questo brutto momento e vi chiede un sacrificio, anche perche' :

Il Signore Vi ricompenserà per ogni gesto di generosità ! “

E se lo dice la chiesa, bisogna crederci !

ATTENZIONE !!!

Nessuno è autorizzato alla raccolta nelle case ! Ricordatevelo !

giovedì 8 dicembre 2011

Funghi e tartufi del Delta !



Sono diventato un “ tartufaro “ !

Ho avuto il grande piacere e onore nel partecipare al primo corso di formazione sui funghi e tartufi del Delta, organizzato dall' Ente Parco “ Delta del Po “. Si è sviluppato su sette lezioni, della durata di due ore, nell' arco del mese di novembre 2011. Argomento oltremodo interessante per me, quello dei funghi e dei tartufi, il corso mi ha permesso di consolidare alcune informazioni che già precedentemente avevo acquisito in merito, e di apprendere tutta una serie di cose nuove ed utilissime, che i preparatissimi insegnanti hanno correttamente e chiaramente spiegato a noi tutti corsisti. Come si poteva non rimanere incantati dalle dotte disquisizioni del prof. Pizzardo, ispettore micologo della provincia di Rovigo. E che piacere e che semplicità nel comprendere il mondo dei tartufi spiegato dal più che competente dott. Balasso, fratello del divertentissimo Natalino. Il corso ha previsto una serie di lezioni “ al microscopio “, presso il Centro sperimentale di Tartuficoltura di Porto Viro, dove è stato possibile esaminare nel dettaglio, la conformazione della maggior parte delle qualità di tartufi presenti nel Delta, e su tutto il territorio nazionale ; oltre poi a visionare e comprendere, il processo di “ micorizzazione “ delle radici delle piante, il primo fondamentale step per la nascita del tartufo. La partecipazione al corso, mi ha fornito inoltre, quell' informazione necessaria nel dipanare un dubbio che da tempo mi balenava in testa, e cioè : ci sono tartufi nel Delta, e in che quantità ? E la risposta è stata che nel Delta i tartufi ci sono, eccome !, e rappresenta anche un proficuo “ terreno di caccia “ per ”tartufari “ di tutto il nord Italia, che poi li rivendono sulle piazze più blasonate, da Alba a Norcia, spacciandolo a volte impunemente, per prodotto raccolto in tale ambito locale. D' altronde la qualità è ineccepibile e un tartufo bianco d' Alba è praticamente identico nella conformazione e nella qualità gustativa, a quello trovato sul Delta del Po. E poi lo sapevate che i tartufi si trovano anche lungo le strade statali costeggiate dai Platani ? Le radici dei Platani racchiudono infatti, in maniera del tutto naturale, l' esatto ed ideale livello di micorizzazione necessario per lo sviluppo del prezioso fungo. Infatti il tartufo è proprio un fungo, solo che invece di svilupparsi all' esterno del terreno, si sviluppa all' interno. L' ultima lezione consisteva in una prova pratica di ricerca di funghi e tartufi, con cane addestrato, e si è svolta presso il giardino botanico litoraneo di Rosolina Mare : fantastica oasi naturale e di ripopolamento in riva al mare Adriatico. Una bellissima mattinata a contatto con la natura e immersi nell' inconfondibile profumo della pineta. E' infatti proprio questa la lezione più significativa che è scaturita da questo corso : l' amore e il rispetto per la natura. Come era naturale aspettarsi, abbiamo trovato la velenosissima e letale Ammanita Falloide, fungo dalle conseguenze letali se ingerito. Perchè era naturale aspettarselo ? Ma perchè tutti i funghi espletano una funzione naturale di filtraggio e disintossicazione degli alberi e del bosco. E l' Ammanita Falloide ha una funzione basilare in questo. Ecco perchè i nostri insegnanti ci hanno raccomandato di non distruggerla, come di non distruggere mai nessun fungo, di stare attenti a non calpestarli, di non raccoglierne più del dovuto, poiché ognuno di questi funghi, commestibile o no, ha una funzione importantissima nell' equilibrio naturale. Al termine della prova è seguita la consegna degli attestati di partecipazione, che nel mio caso è stata immortalata da una sfuocatissima e ultra-mossa fotografia che mi ha fatto l' amico Franco. Visto il notevole interesse e partecipazione che questo corso ha riscontrato, i responsabili dell' Ente Parco si sono detti disponibili a ripeterlo in futuro. E sarà una fantastica opportunità di conoscenza e di rispetto per il nostro territorio.
 Io e il Dott. Balasso, quello serio, grande esperto di tartufi.
Il breefing al giardino botanico.
Sua Maestà il tartufo !
Chris, il bellissimo cane da tartufi, e il suo simpatico padroncino !
La velenosissima Ammanita Falloide.
Il Prof. Pizzardo ci spiega le varie specie trovate.
In pineta.
Un angolo suggestivo.
La consegna dell' attestato di partecipazione. Foto by Franco.

domenica 4 dicembre 2011

La canzone della mia vita !


Questa canzone scandisce gli ultimi 25 anni della mia vita.  Quando ancora si parlava di Europa, come qualcosa di campato in aria, io gia la respiravo, la vivevo.  Ed è stata ed è, una meravigliosa avventura. 

giovedì 1 dicembre 2011

Elucubrazioni sulle natiche !



Elucubrazioni sulle “ natiche “ : la grossezza !

Non c'è dubbio che alcuni avvertano un fascino oscuro dalla natica grossa, nel sovrappeso, nella sproporzione evidente. Si deliziano alla vista delle forme impudenti, esorbitanti e dilatate di un gluteo, purché sia di donna. Provano interesse solo per le natiche orientali, i fondoschiena solari, le forme antidiluviane, in breve, per tutto ciò che somigli a vulcani di carne. Non si comprende bene cosa gli attragga, forse sognano di sprofondare in quei guanciali di carne, di inabissarsi in quei piumoni di felicità, in quelle grosse chiappe passive e beate, che ammaliano con il loro ottuso candore. In alcuni pittori è riscontrabile un simile delirio flaccido. Nel colombiano Botero, ad esempio. L' inconveniente, certo, è che più la natica si gonfia, più ha la tendenza a scomparire. E la natica di Botero, chiappa-fungo, profittatrice, ghiandolare, è una calamità. La carne è talmente congestionata che la chiappa svanisce nel grasso. Ed è un peccato. Perchè esiste un modo per fortificare il muscolo, conservandone le proporzioni : è il sumo, una disciplina sportiva giapponese legata allo shintoismo, imparentata con forme di lotta provenienti dalla Corea e dalla Cina. Solo in epoca “Edo” (secoli XVII – XIX) assunse più o meno la forma attuale. Venne praticato a lungo agli angoli delle strade, e ci fu persino un sumo tra una donna e dei ciechi, dal carattere palesemente lubrico. La natica del “sumotori” è senza alcun dubbio la più grossa natica esistente, sebbene sia ormai esclusivamente maschile. E' una natica titanica, degna di un uro e di un semidio. Il “sumotori”, chiappe comprese, pesa dai 180 ai 250 chili. Tutto il peso si concentra sullo stomaco e sulle anche, dove risiede la sua forza d' urto e di resistenza all' avversario. Questo significa che la natica asfissierebbe a colpo sicuro il lottatore, se non fosse così maestosa e feroce e di un' agilità tanto prodigiosa. Non si mostra mai completamente nuda : è coperta dal “mawashi”, una cintura di seta lunga 11 metri che viene arrotolata più volte intorno alla vita, passa nella fessura delle chiappe e serve, così si dice, a velarne la nudità e a fornire un punto d' appoggio per certe prese. E' nell' imminenza del combattimento che appare in tutta la sua imponenza, quando i due avversari si fronteggiano, con gli enormi posteriori in aria, e si osservano per alcuni istanti prima che le due masse di carne si ghermiscano, si schiaccino l'una contro l' altra, si deformino, si schiaffeggino. Lo scontro è terribile, non dura che tre minuti, ma se ne esce spossati. Come ottenere una simile orgia glutea ? E' semplice : si dorme per 14 ore al giorno e si ingurgita per mesi il “chanko nabe”, una densa zuppa a base di pesce, pollo, manzo e una dozzina di uova, cui va aggiunto purè di fave condito con una salsa zuccherata di soia. Si innaffia il tutto con birra Sapporo e sakè caldo. Ma la natica “sumotori” è pur sempre una chiappa artificiale, forzosamente ingrassata, (come un tempo le oche galliche di cui i romani ricercavano il fegato), e dalla durata limitata. Intorno ai cinquant' anni è finita. L' aggrediscono la tensione arteriosa, il colesterolo e il diabete. E' dunque preferibile, tutto sommato, la natica occidentale, senza dubbio più striminzita, ma sfruttabile più a lungo. Anche alcune donne sono state divorate dalle proprie chiappe, che sembrano essersi ribellate contro di loro. Ne hanno vergogna, perchè tutti le guardano : la gente si gira al loro passaggio, emette grida di stupore, è affascinata da un simile scherzo della natura. Quelle grosse chiappe sono un atto d' accusa permanente per coloro che le portano. E' inutile tentare di nascondere quelle natiche compromettenti sotto ampie vesti, ed è vano ogni tentativo di schiacciarle, rimpicciolirle, farle dimenticare, combatterle disperatamente. Le natiche trionfano, si fortificano a spese delle donne. Ed esse si sono arrese. Hanno lasciato che il loro corpo straripasse attraverso le natiche. Non sono più donne con chiappe grosse, sono chiappe con dentro piccole donne. E' il dramma delle chiappe-polpi divoratrici di femmine. Ma non tutte le donne dalle chiappe grosse conoscono una sorte così drammatica. Alcune di loro, come la “Black Nana” di Niki de Saint Phalle, osano persino portare un costume da bagno intero, con stravaganti disegni di petali gialli e cuori sanguinati. Tutte le sue “Nanas”, del resto, con una corpulenza superiore alla media e teste più piccole di una sola delle loro poppe, sono gigantesse variopinte, straripanti di vitalità e di grasso. Niki de Saint Phalle, si dice, si sarebbe vendicata della madre secca, arcigna, dipingendo per tutta la vita quelle donne enormi che danzano sulla propria cellulite. Il che dimostra che la chiappa può cavarsela benissimo, anche nelle situazioni più difficili. E che non esiste una fatalità che la condurrebbe, come estrema risorsa, in una sorta di parco per i disperati della natica, come esistono negli Stati Uniti, ad esempio a Durham, nella Carolina del nord. Il luogo si chiama Fat City. Anche Fellini amava celebrare la “culità” della donna. “La donna – culo”diceva “è un' epopea molecolare della femminilità, una divina commedia condotta sul filo dell' anatomia femminile”. Il che non è una cattiveria contro le donne, come alcuni hanno ritenuto. Lui le amava così, mostruose, deformi, sgraziate, baffute. Quelle, ad esempio, dalla peluria scura e dai polpacci villosi, quando inforcavano la bicicletta posando le chiappe sulla piccola sella come su una coppa di frutta, “facevano risplendere in uno scintillio di riflessi abbaglianti i più bei culi di Romagna”. Fu all' età di 8 anni, in riva al mare, racconta a Josè Luis de Villalonga, che ebbe per la prima volta la rivelazione della donna. Una creatura enorme, bianca e sporca, viveva sola in una sorta di capanna che si era costruita sulla spiaggia. La sera si concedeva ai pescatori che avevano il coraggio di avvicinarla. La pagavano promettendole di raccogliere dal fondo delle loro barche quanto restava di quelle sardine minuscole che a Rimini vengono chiamate saraghine. Perciò l' avevano soprannominata la “Saraghina”. Per 2 soldi tirava su lentamente l' ampia gonna sbrindellata offrendo lo spettacolo di quel suo posteriore immenso, livido, che fece sognare generazioni di ragazzetti. Per il doppio di questa cifra, la Saraghina si girava. Ma a volte scattava come una bestia furiosa, urlando e bestemmiando. La Saraghina aveva una testa leonina, occhi cinesi, una bocca immensa, gommosa, ghignante. Emanava un forte odore di pesce, delle alghe che le si intrecciavano ai capelli, di petrolio e del catrame delle barche. Aveva soprattutto un corpo da Leopardo e un sedere immenso come il mondo. E poi un giorno, proprio per lui, la Saraghina si mise a cantare. Una rumba. Aveva una voce di ragazzina. Un filo di voce molto puro, molto chiaro, molto tenero. E quel giorno Fellini scoprì il peccato !