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mercoledì 25 aprile 2012

Falce e martello e svastica, simboli di odio e terrore !


La Slovacchia dice no alla falce e martello, equiparandola alla svastica nazista, inteso come simbolo che richiama odio razziale, terrore, delazione e persecuzione.
Leggi l'articolo qui

martedì 24 aprile 2012

Ritorna il bar bianco . . . nel senso dei denti !

Il bar “ sbiancante “ !

In Francia si stanno diffondendo a macchia d'olio : sono i “ bars a sourire “, locali che offrono un servizio di sbiancamento del sorriso a costi contenuti, ( 30 Euro ). Un operatore strofina i denti con perossido di ossigeno o idrogeno e li espone ad una lampada a led. Bastano 15 minuti per migliorare effettivamente il colore, ottenendo una dentatura più candida. Un trattamento molto veloce per un effetto che dura un mese circa.
E pensare che una volta al bar si andava solo per chiacchierare . . .

venerdì 20 aprile 2012

Modi di dire 8



Si dice : “ varare una legge draconiana “

L'espressione significa fare una legge severa nella sostanza e rigorosa nell'applicazione. Il riferimento dell'aggettivo è a Dracone o Draconte, giurista e politico, primo legislatore dell'antica Atene nel VII secola a. C. Dracone promulgò tra l'altro una legge sull'omicidio che segnò la nascita del diritto penale, distinguendo già l'omicidio volontario da quello colposo e che poneva fine alle sanguinose faide tra i parenti di vittime e colpevoli. Il suo codice di leggi era particolarmente severo e prevedeva la pena di morte anche per piccoli reati. Per questo fu sostituito nel secolo successivo dal codice di Solone.

Si dice : “ paga Pantalone “

Vuol dire che paga, anche in termini metaforici, chi deve pagare, chi ha le spalle forti e può assumersene la responsabilità, intendendo spesso lo stato o un ente importante. Il modo di dire risale al tempo della Commedia dell'Arte. Pantalone, detto anche il Magnifico, è la celebre maschera veneziana nata verso la fine del 500'. Essa incarnava la figura del mercante del tempo, anziano, ricco e avaro, datore di lavoro e rivale dello Zanni, maschera del servo furbo, e spesso da quest'ultimo raggirato, ritrovandosi infine a dover pagare conti salati a sua insaputa.

Si dice : “ piantare grane “

Significa arrecare noie, seccature o anche semplicemente sollevare questioni fastidiose da gestire. Il modo di dire è una commistione di due immagini. La “grana” in questo caso va intesa come granello di sostanza granulosa, ossia una particella indesiderata capace di far inceppare un ingranaggio. “Piantare” invece, deriva dal latino “planta”, (pianta del piede), e si riferisce al gesto dei braccianti agricoli che, stando chini sulle piante dei piedi, conficcano le sementi o le piantine nel suolo, ponendo dunque, nell'immagine figurata, un ostacolo che crescerà.

Si dice : “ stare in campana “

E' l'avviso di stare all'erta, con occhi e orecchie bene aperti contro eventi imprevisti. L'origine della frase è naturalmente riferita al suono delle campane che, fino a non molto tempo fa, scandiva ogni momento della giornata di un centro abitato. Il loro uso ecclesiastico in occidente è documentato già a partire dai secoli V e VI dopo Cristo, inizialmente per convocare i fedeli alle funzioni religiose e in seguito per scandire i vari momenti della giornata, (mattutino, angelus e vespro). Inoltre annunciavano gli avvenimenti più importanti, compreso i pericoli incombenti.

Si dice : “ portare il cappello sulle ventitre “

Vuol dire indossare il copricapo storto da un lato, per vezzo, per moda o, nel caso del basco dei soldati, per estetica militare. Il motivo va cercato nel modo di contare le ore di un tempo. Occorre sapere infatti che, fino al XIX secolo, il conto delle ore della giornata, variava da paese a paese e in Italia, per secoli, fu preso per termine il tramonto del sole, quale che fosse la stagione. Allora le ventitre erano dunque un'ora prima del tramonto, quando il sole era basso all'orizzonte e conveniva inclinare il cappello per difendersi dai raggi obliqui.

Si dice : “ fare dello spirito di patata “

Vuol dire fare delle battute di bassa lega, che non fanno ridere o sono di gusto discutibile. L'origine va cercata nell'ambiguità del termine “spirito”, dal latino “spiritus” cioè “soffio”, che un tempo si riferiva alle acquaviti ottenute per distillazione dei vegetali. Di tutti quelli usati a questo scopo, (uva, mele, pere, cereali, erbe varie), la patata era considerata in Italia nettamente la più scarsa, anche se è tra le principali componenti della popolarissima vodka russa e polacca. Dunque inadatta a produrre buon spirito, che diventa, per rapporto causa-effetto, la capacità di provocare buonumore.

venerdì 13 aprile 2012

I blogger ? Un giro di sfigati, by Gianluca Nicoletti, il più deficiente degli speaker !

Tante mattine capita, che quando sono in viaggio in macchina, ascolto Radio 24. Mi piace il suo tipo di programmazione e mi piace sentire Oscar Giannino. Stamattina, tanto per cambiare, ero in macchina e, sintonizzato sulla frequenza di Radio 24, ho ascoltato “Melog la realtà condivisa”, di Gianluca Nicoletti, quell'antipaticissimo speaker radiofonico che conduce quell'altrettanto antipatico programma dalle 10.00 alle 11.00. Oggi, venerdì 13 aprile 2012, si parlava di rete, di social network e di nuove tecnologie. Ad un certo punto, il Nicoletti, se né uscito con le sparate : “ Il blog è datato “, “ la sacralizzazione dei blog “, “ blogger, classe di neo-eletti “ e, ciliegina sulla torta, “ i blogger, un giro di sfigati “, “ li chiama ogni tanto qualche azienda . . . “ Inutile dire che mi sono sentito chiamato in causa e il Nicoletti, che già sottostimavo precedentemente, ora lo definisco come “ Il più deficiente dei conduttori radiofonici italiani “ ! Come si fa a fare affermazioni del genere ? Come si fa a dire che i blogger sono un giro di sfigati ? Chi decide di scrivere in un blog è una persona che innanzitutto ha qualcosa da dire, e compie un importante esercizio di rimodulazione della sua vita, nel senso che, dopo una dura giornata di lavoro, si siede dietro al pc per scrivere dei pensieri, senza la benché minima ambizione di sacralità, di essere considerato un neo-eletto, ne tantomeno di beneficio economico ; e proprio per questo non è assolutamente uno sfigato, perché ogni sacrificio, ogni esercizio mentale rappresenta inequivocabilmente quell' apertura e quella disponibilità al confronto, alla riflessione, alla speculazione, che è tipica di ogni persona di buona volontà e intelligente. Nella liturgia filosofica specifica, il blogger, può essere considerato come un buon pescatore, che cala la lenza e pazientemente aspetta che i pesci abbocchino ; uno per il piacere della comunicazione in senso lato e due, perché no !, per il piacere dei contatti. E questo è proprio il motivo del perché, “ li chiama ogni tanto qualche azienda “. Ci sono certi blog che fanno 80, 100.000 contatti l'anno, senza spendere un centesimo di pubblicità su Google. Ecco perchè le aziende li chiamano ! Perchè le aziende sono curiose e vogliose di capire, come avere così tanti riscontri, spendendo il meno possibile se non zero. Quali sono i motivi che portano un blog ad avere 100.000 contatti in un anno ? Quali sono le sue argomentazioni ? E questa è la grandissima attualità dei blog, caro Nicoletti, visto che tu li consideri “ datati “. Questa è la grande forza del blog ! Siamo nel 2012, e ancora rappresentano un serbatoio di idee e di discussione incredibile. E il bello è che sono complementari e mai in competizione con i social network. Sono solamente due piattaforme differenti, due sistemi differenti, ma con la stessa finalità : la comunicazione ! Considerare datati i blog, vuol dire considerare datata la stessa internet e la sua filosofia, perchè ad ogni indirizzo di blog, corrisponde quel catalizzatore di idee, di immagini, di informazioni che è la stessa cosa di un qualsiasi indirizzo, di un qualsiasi dominio web. I blog rappresentano l'essenza stessa di internet, nel bene e nel male. Proprio per questo mi sento di affermare che, dietro il buon 50 % dei blog che popolano la rete, c'è o la politica, ( partiti politici, associazioni, gruppi neo-comunisti e neo-nazisti), o la religione, (vari fondamentalismi cristiani, mussulmani e altri), o economico-finanziari, oppure di qualche non meglio specificata setta, loggia o strampalata corrente umanistica. Ma è pur vero che l'altro 50 % è “quasi “ sano, e siccome l'internauta è una persona intelligente, contrariamente a te caro Nicoletti !, riesce a capire la bontà, l'integrità e l'imparzialità o meno di un determinato contenitore. Tutto questo alla “ facciaccia “ tua, Gianluca Nicoletti, e delle “ fregnacce “ che spari quotidianamente in radio. Lo “ sfigato “ e “ datato “ sei sicuramente tu !

Ascolta qui il programma di Nicoletti e presta attenzione dal minuto 34.

lunedì 9 aprile 2012

Diamonds are the girls . . . and men, best friends !

Sembrerebbe che lo slogan di DeBeers “ un diamante è per sempre “ sia vero. Lo dimostra la crescita a lungo termine del prezzo dei diamanti, che sembra risentire poco della crisi. Il diamante sembra essere un bene rifugio, persino migliore dell'oro.
Le ragioni della popolarità di questa pietra e della sua crescente domanda, sono in realtà numerose : innanzitutto i diamanti sono facili da nascondere e possono essere trasformati velocemente in contante in molte banche. L'instabilità di numerosi paesi nel Medioriente quindi, influisce sulla domanda.
Tuttavia è l'Asia il paese che più mostra un insaziabile appetito per i diamanti, favorito dalla sempre più rapida crescita economica. In Cina e in India si stanno formando sempre nuovi strati sociali medio-alti, particolarmente sensibili al consumo, che influiscono sui prezzi di mercato a livello mondiale. Gli esperti ritengono che queste due nazioni, in cinque anni, avranno raggiunto all'incirca il volume del mercato statunitense, che si attesta attualmente al 38 % della domanda mondiale.
Anche in Europa, alle prese con la crisi del debito, gli investitori sono sempre più alla ricerca di investimenti alternativi e lo stesso accade dall'altra parte dell'Atlantico.
Così come il petrolio, anche i diamanti sono una risorsa esauribile. Se aumenta la domanda e non viene trovata alcuna nuova miniera, aumentano anche i prezzi. Negli ultimi anni non vi sono state scoperte significative. Peraltro, secondo un'analisi dell'operatore di diamanti Petra Diamonds, nel 2010 sono stati prodotti 133 milioni di carati, ( un carato è pari a 0,2 grammi ), meno quindi che negli anni 2005/2006, quando erano stati dissotterrati circa 176 milioni di carati.
Inoltre anche le metodologie di escavazione più innovative e in grado di aumentare la produzione, pretendono un pedaggio, e più sono complesse e impegnative, come per esempio la ricerca nei fondali marini, più alto è il prezzo del diamante grezzo. “ Allo stato attuale è probabile quindi che non vi sia un enorme aumento di produzione ; molte miniere sono già ai limiti delle proprie capacità, e i loro giacimenti tra alcuni anni potrebbero esaurirsi completamente. Inoltre, non ci sono prospettive di nuove miniere nel prossimo futuro. E anche se dovesse venirne scoperta una, sono necessari tra i cinque e i dieci anni, prima che le pietre trovate siano pronte a entrare nel mercato “, dice Ulrich Freiesleben, commerciante di diamanti ad Anversa, in Belgio.
Pertanto, al momento, la costellazione per gli investimenti in diamanti è positiva : meno offerta, più domanda e quindi prezzi in ascesa. Inoltre, anche per gli investitori privati, vi sono modi di acquisto e vendita nuovi, che sopperiscono alle difficoltà passate.
Importante rimane però la qualità della pietra, che deve essere assolutamente certificata, idealmente senza imperfezioni e di colore D e F, ( in una scala di valori che va dalla lettera D, per i più perfetti, alla Z per i più impuri ).
Per chi ha un budget limitato, anche le meno care e meno perfette, ( per esempio, quelle catalogate come VS1 e VS2 e colore G-I ), possono essere interessanti. Attenzione però anche al taglio e alla misura. Più un diamante è perfetto, più è raro e più ha valore.
Allo stesso tempo però un taglio inusuale o una grandezza eccessiva, ( per esempio sopra i tre carati ), può rendere la pietra difficilmente rivendibile. Infine, prima di un investimento, è bene informarsi sulle quotazioni attuali sul listino Rapaport, (www.diamonds.net ). 


lunedì 2 aprile 2012

La Tatra 87 ispirò Bertoni per la Citroen DS ?


Voglio precisare che quello che andrete a leggere è frutto di una mia personale opinione, non suffragata ne' da dati precisi e ne' tantomeno da dichiarazioni ufficiali. Ebbene io penso che la Tatra 87, abbia ispirato Flaminio Bertoni nel concepimento della mitica Citroen DS. Tutti gli appassionati d'auto italiani conoscono la Citroen DS, la Dea, prodotta dal 55'al 75', un'auto rivoluzionaria ai suoi tempi per le soluzioni tecniche adottate, le sospensioni oleopneumatiche e il telaio portante, ma soprattutto per la sua linea assolutamente fantascientifica, futuristica, completamente diversa dal resto della produzione mondiale, tanto da farla sembrare ai più, quasi un'astronave che un'auto. Ma non tutti sanno che un'auto molto simile, almeno dal punto di vista stilistico, era già stata fatta in Cecoslovacchia nel 1936, e che nelle varie versioni restò in produzione fino al 1950 : sto parlando della Tatra 87, progettata da Hans Ledwinka ed Eric Ubelacker. Ovviamente la somiglianza è solamente stilistica, poiché tecnicamente la Tatra 87 e la Citroen DS sono agli antipodi. Motore posteriore, trazione posteriore per la Tatra ; motore anteriore e trazione anteriore per la DS, ma quello che mi ha sempre colpito è la straordinaria somiglianza tra i due veicoli e considerando il particolare periodo storico, l'assoluta unicità della Tatra 87. Talmente unica e futuristica, ( erano gli anni delle V1 e delle V2 ), che Hitler stesso pare abbia detto al suo progettista Ledwinka ad una cena : “ Questa sarà la macchina della grande Germania “. Nel 1936 la Tatra 87 poteva vantare un'eccezionale aerodinamicità, con un CX misurato negli anni 70' pari a 0,36, ottenuto grazie alle grandi conoscenze in campo aeronautico dagli ingegneri cecoslovacchi, tra i quali fece parte anche l'ungherese Paul Jaray, stretto collaboratore di Zeppelin. Sua infatti fu la trovata della pinna centrale posteriore per dividere equamente i filetti d'aria. Non solo. Il disegno dei parafanghi perfettamente inseriti nella linea della carrozzeria, era un' altro elemento stilistico che rendeva la Tatra 87, e le successive Tatraplan, l'auto più rivoluzionaria e più avveniristica del suo periodo. Che dire poi di quel eccezionale motore da 2,9 litri di cilindrata che le faceva toccare la velocità di 160 km/ora, valore assolutamente da capogiro per l'epoca. Voglio ricordare che tantissime soluzioni stilistiche e tecniche della Tatra 87, furono riprese proprio negli anni 80, quando la corsa per auto sempre più economiche, impose ai costruttori l'abbattimento di tutti gli ostacoli aerodinamici. Una sorte differente ebbe il motore posteriore, oggi definitivamente abbandonato dalla stragrande maggioranza dei costruttori. Per via di una minore dispersione di potenza e per un maggior equilibrio di pesi, rimane ancora oggi l'impianto principale per alcuni prodotti particolarmente performanti come le Porsche e le Ferrari. Si dice proprio che la Tatra 87 abbia ispirato Ferdinand Porsche per l' impostazione motoristica di tutte le future vetture della serie 900. E il maggiolino Volkswagen che per oltre 50 anni copiò le stesse soluzioni tecniche della Tatra, tanto da subire una causa per furto di brevetti ? Causa che si concluse a favore di Tatra, con un risarcimento stragiudiziale di 3.000.000 di marchi degli anni 50'. Solamente un veloce accenno al raid “Kordillery”, la traversata della cordigliera delle Ande effettuata negli anni 40 su Tatra 87 ; oltre 6000 km, con le strade di un tempo, e mai una noia. Io penso proprio, ma ripeto, è una mia opinione personale, che la storia del design e dell'automobilismo mondiale, sia stata fatta negli anni 30' proprio nello stabilimento Tatra di Koprivnice, in Moravia, ex Cecoslovacchia e attuale Rep. Ceca. E grazie a due grandi ingegneri come Hans Ledwinka ed Eric Ubelacker. Peccato che una storia infame, non vi abbia dato il giusto merito.


Per rifarsi gli occhi, appuntamento al castello di Zbiroh (CZ), dal 17 al 20 maggio 2012 per il consueto raduno Tatraplan. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati

Per saperne di più :  www.tatraplan.co.uk