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sabato 27 ottobre 2012

Il coraggio di Gabriele Andriotto, novello San Francesco "



Ultimamente Adria e il Polesine sono passate alla ribalta dei media nazionali per vicende molto tristi.
Vi voglio raccontare invece una storia simpatica che ha avuto come protagonista un mio conoscente, Gabriele Andriotto.
Gabriele scompare da Adria, alla fine di marzo di quest'anno 2012. Scompare praticamente nel nulla, lasciando pochi e vaghi indizi che lasciano presagire niente di buono.
Contemporaneamente alla sua scomparsa, segnalata anche dalla famosa trasmissione televisiva “Chi l'ha visto”, inizia sulla piazza di Adria, il famoso TOTOFINE, cioè ognuno esprime la sua opinione su che cosa possa essere accaduto al povero Gabriele ; il tutto condito dagli immancabili pettegolezzi che contraddistinguono l'italica provincia. Chi lo vuole morto suicida, chi invece lo vuole scappato in qualche paradiso tropicale, a pancia all'aria e immancabile long drink.
Io ovviamente propendevo per questa seconda ipotesi, se non altro perchè sono uno sporco materialista legato al denaro, e parlando di Gabriele non potevo non pensare al suo lavoro in banca all'ufficio investimenti, e quindi a un probabile “colpo di vita”.
Intimamente lo invidiavo e gli auguravo tanta buona fortuna e divertimento.
Dopodichè, questa settimana, e più esattamente il 23 di ottobre, la notizia ufficiale riportata dai media locali : Gabriele Andriotto è stato ritrovato ! Viveva in Puglia, come un eremita, in un vecchio trullo abbandonato e pericolante, nutrendosi dei prodotti della terra, zappettando la terra.
Ora ammetto il mio iniziale sbigottimento. Per un bel minuto abbondante sono rimasto senza parole, poi ho ripreso a connettere e Gabriele mi è piaciuto ancora di più !
Mi è piaciuta questa sua scelta consapevole, autonoma, importante e radicale : mollare tutto !
Mollare una vita agiata, apparentemente tranquilla, sicuramente normale secondo i parametri convenzionali, per proiettarsi in una dimensione completamente nuova, quella della precarietà continua, del vivere alla giornata, a contatto si con la natura ma soprattutto con l'umanità.
Insomma lui ha mollato un posto sicuro in banca e una famiglia per andare a zappettare la terra e per “magnà le radici”, come diceva il buon Alberto Sordi.
E' una scelta di grande coraggio ! Chi di voi sarebbe in grado di farla ?!
Probabilmente la sua vita non deve essere stata un granchè : 48 anni di età, da sempre dipendente della banca più pallosa del mondo, BANCADRIA, sposato con una consigliere comunale del PD, (leggi partito comunista). Io personalmente non sarei resistito più di qualche mese !
Ma comunque, a parte le battute, che devo fare altrimenti dite che mi sono rincoglionito, la scelta di Gabriele è stata importante, e ci lascia tutti quanti sbigottiti. Ognuno reagisce ovviamente a modo suo, ma personalmente lo ammiro e rispetto perchè la sua scelta va a scavare inevitabilmente nel nostro intimo, nella nostra capacità di porci con noi stessi prima e con chi ci circonda poi.
Una scelta radicale, senza se e senza ma, che fa comunque capire a tutti che un'alternativa è possibile, una vita diversa c'è, una dimensione nuova esiste, dove non conta l'IPHONE e il SUV, ma conti solamente tu e il Mondo !
Dovremo ringraziare Gabriele che ci ha consentito di fermarci un attimo a pensare e a sforzarci di capire, certo perchè Gabriele non è un matto, ma solamente la punta di un iceberg.
O meglio, una vedetta, che dal suo punto di vista superiore e privilegiato, ha avvistato Moby Dick e che per ricompensa riceverà il doblone d'oro dal capitano Achab.
O meglio ancora come Francesco, che abbandona l'agio e il benessere della sua nobile e ricca famiglia di Assisi, per cercare la luce, per cercare Dio, nella natura e nelle creature del creato, per diventare poi San Francesco.
Grazie Gabriele, ti stimo e ti rispetto, e la prossima volta che decidi di staccare “lo spinotto”, (almeno momentaneamente), vieni con me in Rep. Ceca e Slovacchia. Mi sarai di grande aiuto.


lunedì 22 ottobre 2012

Laura Fusetti vigilessa : “La sostenibile pesantezza della divisa”.





E' psichiatricamente provato : le vigilesse femmine sono particolarmente severe ed intransigenti nei confronti dell'utente della strada maschio, in quanto portatore di “fallo”. Mentre dall'altro lato sono molto indulgenti nei confronti dello stesso sesso.
Non è il caso della nostra beneamata vigilessa adriese Laura Fusetti in Lodo, in quanto “ella” è assolutamente severa, intransigente e rigida con entrambi i sessi : “ Non vè scampo alcuno, per te viandante, se incroci la Laura Fusetti vigilessa ! “
Ma che cosa sarà mai successo nella sua psiche che l'ha ridotta così ?
Certo ambizioni di carriera non sembra averne, ben radicata nella sua Adria, che poco offre agli ambiziosi ma molto ai buongustai, ai bevitori di buon vino e ai “sessomattisti”.
E' felicemente sposata con il suo Gianni, facoltoso proprietario terriero, agricoltore diretto e massimo esponente della cultura adriese ; certamente non serviva un bel stipendio fisso da vigile in casa Lodo, ma si sa, piove sempre sul bagnato !
Per chi ha letto Kundera, o a visto il bel film di Kaufman, Laura assomiglia molto a Tomas, il protagonista de “L' insostenibile leggerezza dell'essere”; d'altronde noi italiani con la nostra commedia sexy dobbiamo solo inchinarci al confronto delle avventure dei ceco-slovacchi degli anni 80'.
Nel senso che loro sono abituati a “fare”, mentre noi abbiamo dato l'immagine, probabilmente distorta, di essere tutti guardoni e impotenti : ve le ricordate le gag di Banfi, Vitali, D'Angelo con le varie “bonazze” di turno, dalla Fenech, alla Rizzoli, alla Cassini ?!
Ecco è proprio la potenza il denominatore di Laura ; attenzione la potenza e non l'impotenza ! Lei è una vigilessa/vigile, un uomo/donna che ha ormai superato le barriere psichiche dell'introspezione “Kegheliana”, per buttarsi a capo fitto nella “Dolce Vitaj” di Tomas, irrequieta, irrefrenabile, inarrestabile staffetta a cavallo di un mondo in involuzione dove il valore dell' IO prevarica al disopra di tutto e di tutti, alla ricerca dell'incommensurabile e dell'assoluto piacere.
Non dimentichiamoci che Laura è stata educata dal vecchio comandante Cascone, che Dio c'è ne scampi e liberi !
Eh si, dal vecchio Cascone Laura ha sugato, (dal latino exsucare), tanto ma tanto sapere. Ma ora l'era Cascone è fortunatamente terminata.
Il terrore degli automobilisti, colui il quale rese tristemente famosa Adria in tutto il Veneto per la spietatezza dei suoi vigili, (ha fatto la multa anche a Marco Columbro che recitava in teatro), è finalmente andato in pensione e sembra ritornato nella sua sicula terra natia.
Ad Adria si respira un' aria più leggera e pensate, Voi viandanti, che il sabato pomeriggio non si pagano nemmeno i posteggi.
Venite quindi ad Adria il sabato pomeriggio, per fare il Vs. shopping e anche, soprattutto, per vedere la mitica vigilessa/vigile Laura Fusetti, che dopo queste quattro righe avrà spero capito che con la dolcezza si fa molta più strada, si vive più tranquillamente e si evita anche di scomodare fantomatici Dei per esaudire tanto fantomatiche vendette !

Make Love, not Contravvension ! “


Attenzione

Ersilio Gallimberti condanna l'ennesimo atto di teppismo che ha visto bruciare l'autovelox di Pontinovi nella notte tra il 9 e il 10 giugno. Atti come questi, che vanno a gravare esclusivamente sulla tasca del cittadino, denotano la più totale vigliaccheria e criminale stupidità di chi li commette.
Sono altresì solidale con i vigili adriesi alle prese con “bambini tredicenni” che vanno in bicicletta nelle zone pedonali. La legge è legge, e va rispettata anche dai “bambini tredicenni”.

Laura & Gianni