Sergio
Marchionne è stato senza ombra di dubbio un pioniere della crisi.
Per primo ha denunciato in questo schifo di paese che si chiama
Italia, l'enorme divario di costi che l'imprenditore è costretto a
sopportare sul fronte del lavoro, dell'energia, della burocrazia
paragonato a quegli degli altri paesi dell'area Euro.
Per
primo ha avuto il coraggio di dire, lui, manager dell'azienda simbolo
del paese, che proprio l'Italia è da considerarsi “non strategica
per FIAT”.
Per
primo si è contrapposto in maniera netta, muscolosa, alla prepotenza
e all'ottusità del sindacato.
Ovviamente,
in una specie di paese abitato da mediocri, invidiosi e vigliacchi,
viene apostrofato con i peggiori epiteti e poi, ricorrente, la
questione dei finanziamenti statali ; andiamo per ordine.
Un
manager si giudica dai numeri e non dal maglione o dal taglio di
capelli e per quanto riguarda i numeri, Marchionne li ha fatti
salire, eccome !
In
periodo pre-crisi subprime il gruppo FIAT aveva conseguito dei
notevolissimi incrementi di fatturato, tant'è che la scalata
Chrysler e Opel ne sono la dimostrazione ; la prima andata a buon
fine, la seconda no per l'evidente intercessione negativa dello stato
tedesco che, nazisti come sono i crucchi, mai e poi mai avrebbero
consentito che un “mangiaspaghetti” venisse a fare il padrone a
casa loro.
La
scalata Chrysler è stata supportata per un buon 50 % dalle banche,
che mai avrebbero fatto questo se non vi fossero state delle solide
garanzie patrimoniali e di business plan.
Dall'altro
lato, Marchionne, ha approfittato del favorevole momento di
svalutazione Dollaro/Euro sfruttando altresì la rete vendita
Chrysler in nord,centro, sud America e parte del Far East.
Notoriamente
l'american automotive, e nella fattispecie Chrysler, sono deboli
sulle piccole cilindrate, attualmente particolarmente richieste
nell'impoverito mercato nord americano, che deve anche lui fare i
conti con recessione e prezzo del carburante alle stelle.
Ecco
quindi l'ottimo posizionamento di FIAT, che è al contrario
estremamente forte sulle piccole cilindrate, economiche e versatili.
Quindi,
in netta controtendenza europea, i fatturati americani di FIAT sono
alti e con numeri in costante progressione. Non solo : la
partnership americana ha consentito il trasferimento di know how dal
di là, al di qua dell'Atlantico, consentendo a FIAT la realizzazione
di importanti progetti di vetture e fuoristrada, che, anche se
destinati attualmente ad una ristretta clientela, rappresentano
ugualmente una fascia attraente del mercato, soprattutto SUV e
CrossOver.
Quindi
la strategia di Marchionne si è dimostrata vincente.
Secondo
punto : quello dei finanziamenti pubblici. Dal mio modesto punto di
vista il problema non si pone per un semplice motivo : i soldi alla
FIAT gli hanno sempre dati e lei gli ha sempre presi. Sarebbe come
se passeggiassimo per la strada e un signore ci avvicinasse
offrendoci del denaro. Voi che fareste ? Gli direste no grazie,
gli dia a qualcun altro ? Certamente no, e lo stesso è successo
con FIAT. Un sistema di clientele politiche ha favorito i
finanziamenti, che sono stranamente terminati in coincidenza della
scesa in campo di Berlusconi e della nomina della Marcegaglia a
presidente di Confindustria.
Coincidenze
? Impoverimento delle casse pubbliche ? Sfaldamento di quel
sistema clientelare alimentato e sostenuto dalla classe politica
della Prima Repubblica, poi miseramente terminata con i fatti di
Tangentopoli ?
Sinceramente
non lo so, so solamente che la FIAT si è scrollata di dosso quel
grigiore politico che l'ha tormentata e rincoglionita dai tempi di
Romiti.
Io
so solamente che Marchionne per primo ha reso pubblici quei problemi
che tormentano gli imprenditori italiani : la mancanza totale di
competitività del sistema paese, l'elevata burocratizzazione e
sindacalizzazione del lavoro, l'assenza di regole certe e stabili per
la pianificazione d'azienda.
E'
per questo, secondo me, che si parla poco e male di Marchionne.
Poco perchè certi argomenti il potere non li vuole affrontare, male
perchè se è un personaggio importante e autorevole come lui a
sollevarli, il pericolo che vengano seriamente affrontati è ancora
maggiore, quindi in qualsiasi maniera conviene delegittimarlo.
E
in questa dittatura dell'ignoranza è meglio parlare di Belen e delle
sue notti brave.
Fatturato
FIAT-Chrysler 2011
Fatturato
FIAT 2010
Fatturato
FIAT 2007
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. . e mi fermo qui !