Si
dice . . . “ andare di conserva “
Ha
il significato di andare insieme, di comune accordo ; di procedere
ordinatamente. La frase proviene dal gergo marinaro catalano :
“anar en conserva”, (ossia navigare di conserva, dal latino
conservus, compagno). In altre parole si potrebbe dire navigare in
compagnia. Il riferimento era alla navigazione in convoglio
intrapresa dalle antiche imbarcazioni per evitare pericoli ed
inconvenienti, (maltempo, abbordaggi, panne a bordo ecc.), a cui
sarebbe potuta andare incontro una sola unità in navigazione
solitaria.
Si
dice . . . “ essere vecchio come il cucco “
Questo
detto definisce qualcosa di davvero vetusto e sorpassato e avrebbe
due possibili origini. Una è il riferimento al “cucco”, ovvero
il cucù o cuculo, l'uccello dal caratteristico richiamo che secondo
l'antica fantasia popolare poteva vivere anche mille anni. Per
altri studiosi l'espressione ricalca quella di “vecchio bacucco”
e il riferimento in questo caso è ad Abacuc, uno dei 12 profeti
minori della Bibbia, vissuto tra il VII e il VI secolo a. C. e del
quale vi è un libro costituito da 3 capitoli a 56 versetti. Oltre
a questo libro il nome di Abacuc è legato ad altri antichi
manoscritti ebraici e a leggende. Il suo culto è giunto fino al
cristianesimo e una sua celebre statua orna il campanile di S. Maria
del Fiore a Firenze.
Si
dice . . . “ giudizio salomonico “
Intende
un giudizio saggio ed equilibrato e si riferisce a Salomone, antico
re d'Israele. L'espressione è tratta da un celebre episodio della
Bibbia contenuto nel Primo Libro dei Re, in cui due donne si
presentano al monarca ognuna di esse sostenendo di essere la madre
dello stesso bambino. Mancando elementi certi per capire chi delle
due abbia ragione, il re decide di sacrificare il piccolo. A quel
punto una delle due donne supplica il re di salvare la creatura e di
lasciarla all'altra donna. E' così che Salomone capisce che la
madre che rinuncia è quella autentica, poiché ama davvero il suo
piccolo.
Si
dice . . . “ avere il ballo di San Vito “
Vuol
dire essere in continua agitazione, non stare fermi un momento. La
definizione deriva da come la gente indica la corea di Sydenham, o
corea reumatica. Si tratta di un disturbo temporaneo del sistema
nervoso che compare in soggetti, spesso bambini, che hanno presentato
affezioni reumatiche, ed è caratterizzata da movimenti involontari,
scoordinati, bruschi e irregolari e da disturbi psichici di varia
gravità. Il morbo è stato associato a San Vito Martire poiché
secondo la leggenda il santo da bambino avrebbe guarito
dall'epilessia il figlio dell'imperatore Diocleziano.
Si
dice . . . “ dire in soldoni “
Significa
spiegare in parole povere, con chiarezza e semplicità. Questa
frase risale alle antiche monete in uso in Italia. Il soldo era in
origine una moneta d'argento emessa per la prima volta alla fine del
XII secolo a Milano dall'imperatore Enrico VI e corrispondeva a 12
denari e ad 1/20 di lira. Dal XIII secolo il soldo si diffuse
rapidamente in tutta Italia ed ebbe lunga vita. In seguito, quando
all'argento venne sostituito il rame, la moneta divenne più grossa a
causa del minor valore del metallo e a partire da Venezia venne
ribattezzata soldone. Più di recente, sino all'inizio della
seconda guerra mondiale, soldo fu la moneta di rame da 5 centesimi e
soldone quella da 10 centesimi.
Si
dice . . . “ essere un utile idiota “
Si
intende chi con la propria azione involontariamente procura vantaggi
a qualcun altro. E' una definizione che viene dal gergo politico,
usata per descrivere chi sembri essere manipolato suo malgrado da
forze politiche o poteri economici esterni. L'espressione è
comunemente attribuita a Vladimir Lenin, (1870-1924). Il leader
della rivoluzione usava in verità nei suoi scritti il termine
edulcorato di “sordomuti” per descrivere giornalisti, viaggiatori
ed elementi culturali dell'Occidente che sostenendo ingenuamente
l'Unione Sovietica e le sue politiche, mettevano le basi per
l'espansione della rivoluzione comunista in occidente.
Nessun commento:
Posta un commento