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domenica 22 marzo 2015

Cacao Meravigliao, quanto mi costi.

I paesi del Nord Europa si confermano i più golosi di cioccolato e prodotti derivati : Svizzera, Germania e Norvegia guidano la classifica europea, con un consumo medio pro capite che va dai nove ai dieci chili di dolce cacao l'anno. I paesi mediterranei occupano invece la parte bassa della lista, probabilmente poiché l'afoso caldo estivo non ne incentiva l'acquisto e il consumo almeno per alcuni mesi.
Nonostante l'Italia sia la sede di una delle più grandi aziende mondiali nella produzione e distribuzione di prodotti dolciari al cacao, la Ferrero, gli abitanti del bel paese si classificano quindi terzultimi, con poco meno di tre chili pro capite l'anno. La Grecia chiude la classifica con un consumo per persona di meno di due chili.
Ora veniamo a noi. Già nel 2014 le vendite di uova di Pasqua hanno subito una battuta d'arresto, perdendo circa il 9% nelle vendite. Tuttavia, con l'avvicinarsi dei festeggiamenti per la Pasqua, come sempre i supermercati si riempiranno di deliziose uova al cacao. Alla vigilia dei festeggiamenti, quando verranno acquistate decine di migliaia di dolciumi al cacao, i consumatori potranno però trovarsi con delle sorprese non piacevoli.
Dal 2014 il prezzo del cacao sta subendo degli aumenti considerevoli, causati da una sfortunata serie di eventi che si sono scatenati sulla sua catena produttiva. Da un lato infatti molte piantagioni di cacao sono state sostituite con il caucciù che è molto più remunerativo, contribuendo in modo considerevole alla contrazione delle tonnellate prodotte, dall'altro un fungo sta decimando i raccolti e, purtroppo, la coltivazione di piante più resistenti è un processo lungo, che può richiedere anche degli anni prima che venga portato a termine.
Gli effetti dell'aumento dei prezzi si sono già fatti sentire in America. Il New York Times riporta che il prezzo di alcune marche di cioccolata, è già salito negli Stati Uniti di circa l'8%, e immediatamente è stato osservato un repentino cambio nelle abitudini dei consumatori : gli analisti si sono stupiti di quanto velocemente i clienti abbiano da subito preferito cioccolato di qualità inferiore, piuttosto che consumarne di meno a prezzi superiori.
Che cosa faranno i cittadini europei? Continueranno a comprare il loro cioccolato preferito o cambieranno marca?


lunedì 16 marzo 2015

La rivincita di Corto Maltese.

Un Corto Maltese da record. Battuto all'asta di Parigi. Sabato scorso (7 marzo 2015), un originale firmato Pratt, cioè una copertina acquarellata diffusa in Francia, mai messa in vendita, che l'artista veneziano regalò al suo editore per la copertina di "Les Celtiques" è stata aggiudicata da Sotheby's per 315.000 euro. Mostra Corto con le braccia incrociate dietro la schiena e al suo fianco una gigantesca arpa. Faceva parte di un lotto di tavole dedicate all'arte del fumetto. Sicuramente un nuovo record mondiale.
Già nell'ottobre di tre anni fa un disegno originale di Corto, il mitico marinaio uscito dalla penna e dalla fantasia di Hugo Pratt, (si trattava di una striscia di due soli quadretti, in matita e china, appartenente ad uno dei capolavori del romanziere veneziano : "Favola di Venezia"), era stata offerta dalla casa d'aste torinese Little Nemo a 12.000 euro. Già una cifra consistente. Per tasche ben fornite.
Il fumetto di Pratt gode in Francia di particolare simpatia. Ma non è il solo. Alla stessa asta una copertina del settimanale Le Petit Vingtieme datata 1938, del belga Hergè, (Georges Remì, creatore di Tintin), ha superato i 450.000 euro. Si sa che le aste di Sotheby's sono aperte al pubblico, gratuitamente senza obbligo di offerta.
Sarebbe curioso poter interrogare, ora, quegli intellettuali parigini che a fronte del successo crescente oltralpe del narratore per immagini disegnate veneziano, lo classificarono con l'epito "inutile". Ufficialmente perché non ritenuto sufficientemente impegnato ideologicamente nel versante marxista, ma più verosimilmente per semplice invidia.
Erano i giorni in cui (1977), Hugo riceveva all'Operà di Parigi da Mitterand il Gran Premio Nazionale delle Arti Grafiche. E lui rispose da par suo, titolando un suo libro, (fatto d'una intervista fiume assieme al suo biografo ufficiale Dominique Petitfaux), "Il desiderio di essere inutile".
Da notare che il settimanale "Pif", che pubblicava la serie di racconti con protagonista Corto Maltese, era una filiazione del partito comunista francese.
Tornando a Sotheby's, attendiamo la prossima asta ancora dedicata al fumetto di qualità. Nel giro di tre anni ha triplicato le valutazioni. Una domanda. Chi sta godendo, ora, a vent'anni dalla scomparsa di Hugo Pratt, della pioggia di euro che sempre più in onda i suoi disegni?


Pietro Zanotto

giovedì 12 marzo 2015

Italiani, popolo di Santi, poeti e ... telespettatori.

Sole, mare, paesaggi e un patrimonio artistico da primato mondiale. Tuttavia, molti italiani preferiscono il divano.
Medaglia di bronzo ai cittadini del Bel Paese nella graduatoria mondiale per minuti giornalieri passati a guardare la televisione : la classifica, redatta dal sito statista.com , vede gli italiani passare davanti al piccolo schermo circa 261 minuti al giorno, più di quattro ore mezza.
L'Italia è prima tra le nazioni europee con Polonia e Spagna che occupano il quarto e quinto posto con gli svedesi che chiudono la classifica con circa due ore e mezza di zapping, quasi la metà degli italiani, nonostante le rigide temperature nordiche. Tuttavia il primato appartiene agli Stati Uniti. Gli americani brillano in questa classifica con ben 293 minuti passati davanti alla tv, che equivalgono a poco meno di cinque ore al giorno. Che sia forse a causa di una qualità di intrattenimento decisamente e oggettivamente superiore?
Il mercato dell'intrattenimento televisivo, ha subito una serie di enormi rivoluzioni in questi ultimi due anni. I consumatori, soprattutto i più giovani abituati a navigare tra i contenuti on-line, cominciano domandare di poter scegliere cosa, quando e come vedere un determinato programma.
È solo di poche settimane fa l'annuncio dell'arrivo in Italia di Netflix, televisione a pagamento on-line, leader mondiale nello streaming di film e serie televisive. Il palinsesto potrà così essere scelto direttamente dai divani dei telespettatori e non più programmato nei minimi dettagli dai manager, (pubblici o privati), e infarcito di interruzioni pubblicitarie.
Grazie alle sempre più diffuse smart tv che permettono l'accesso a internet dalla televisione, gli utenti potranno accedere ai contenuti delle tv a pagamento on-line e gestire finalmente la qualità della programmazione. L'arrivo nel nostro paese del colosso americano è parte di un lento percorso di ammodernamento, che ha già coinvolto società come Sky, Mediaset e Telecom, ma che da anni guida il mercato statunitense e definisce i nuovi standard di qualità dei programmi.
La battaglia nel nostro paese è appena cominciata, l'offerta sta per ampliarsi e le possibilità si moltiplicano : diventeremo i primi in classifica?