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domenica 26 giugno 2011

Orologi che passione ! Investire nel "tempo"


Investire nel “ tempo “ !

E' nato come accessorio femminile e si è diffuso come strumento di guerra : l'orologio da polso fu inventato da Patek Philippe alla fine del XIX secolo per le signore, ma venne prodotto in scala durante la prima guerra mondiale. Venne distribuito ai soldati per aiutarli a sincronizzare le azioni belliche in modo comodo ed efficiente. Da quel momento in poi l'orologio da polso divenne un accessorio portato su scala globale e prodotto in quantità di massa. L' orologio come strumento capace di indicare il tempo e' antichissimo ed ha continuato ad evolversi nei secoli : i modelli più creativi sono però recenti. Con l' invenzione dei microprocessori infatti ci si è potuti sbizzarrire in creatività, inserendo calcolatrici, videogiochi e fotocamere. Anche se la tecnologia ha certamente permesso di creare orologi originalissimi, il fascino dei vecchi modelli è insormontabile. I più apprezzati e quotati sul mercato sono quelli appartenenti al “ Golden Trio “: Patek Philippe, Rolex e Vacheron Constantin. In aggiunta a questi marchi classici vengono considerati interessantissimi anche IWC, Audermars Piguet, Hublot, Breguet, Girard-Perregaux, Chronoswiss e A. Lange & Sohne. Tuttavia è il gusto del proprietario a svolgere un ruolo cruciale nella scelta dell' orologio da polso : chi investe in questo oggetto infatti generalmente sente un' affinità speciale con il modello scelto. Il potenziale aumento di prezzo è quindi per lo più un fattore secondario nell' acquisto. A tal proposito tuttavia, è consigliabile ai nuovi collezionisti e agli investitori di concentrarsi in particolare su una marca, un settore (come i cronografi) o su un certo periodo storico. Tra i criteri di scelta non bisogna sottovalutare la marca (se l' orologio non è firmato ha meno potenziale di rivalutazione) e, soprattutto, bisogna tenere sempre presente che quanto più è raro il modello tanto maggiore sarà il potenziale aumento di valore. Per esempio, nel 2010 la casa d' aste Christie's ha venduto per 6.259.000 franchi svizzeri (circa 4.947.884 Euro) un Patek Philippe, un raro cronografo a calendario perpetuo del 1943 appartenente a un museo privato. L' aumento di valore nel tempo può essere notevole : per esempio, un Regulateur di Chronoswiss del 1988 in oro all'epoca costava circa 7 milioni di vecchie lire. Oggi costa almeno 7 volte tanto. Oppure : il Rolex Oyster Perpetual Stelline con cinturino in oro rosa oggi costa circa 200.000 Euro, un prezzo di certo non paragonabile con quello al quale veniva venduto appena prodotto. Il WorldWatch Report 2011, ricerca di mercato commissionata dall' azienda di lusso digitale IC-Agency, ha evidenziato il ruolo sempre più importante che hanno i paesi del Bric (Brasile, Russia, India e Cina) per questo mercato. La Cina è diventata il secondo mercato per la produzione di orologi preziosi ( 20 %), sconfitta solamente dagli stati Uniti (32 %). I consumatori cinesi sono appassionati in particolare delle marche Vacheron Constantin, IWC e Patek Philippe. E' importante però assicurarsi sempre che l'orologio sia professionalmente ispezionato e autentico in tutti i suoi dettagli. Le contraffazioni in Cina, ma non solo, sono, infatti, moto diffuse tanto che a volte è quasi più facile trovare un falso invece che un originale. Per esempio, questo è il caso del Rolex Daytona con il cosiddetto quadrante Paul Newman ( dall'attore che lo indossò nel film “Indianapolis, pista infernale”), uno degli orologi più falsificati al mondo. Un Daytona autentico prodotto prima del 1988 è molto difficile da trovare. All'epoca della sua produzione costava circa 1 milione di lire ; oggi chi lo desidera può arrivare a pagare tra i 20.000 e i 25.000 Euro : anche questa è una prova che il tempo che passa diventa sempre più prezioso.

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