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sabato 16 maggio 2015

Paura di volare ? Vi insegno a vincerla.

Impiegai un anno per convincere mia madre a venire a trovarmi in America. Con grande sprezzo del magro conto bancario, le regali un biglietto di prima classe, sul volo da Milano a New York.
Convinsi la sorella Cecilia ad accompagnarla e il volo naturalmente andò benissimo. Con un solo, grave rischio di esplosione. Per le otto ore del viaggio, la mia mamma, signora raffinata e colta, rifiutò di alzarsi dal sedile per andare alla toilette. Temeva che i 58 chili del suo peso, in movimento all'interno di un Boeing 747 "Jumbo" da 330.000 chili, potessero squilibrarlo e condannarlo a una spirale senza controllo, precipitandolo.
Poiché si dice che la mela non cada mai lontana dall'albero, da lei ho ereditato una invincibile, una insopprimibile paura di volare. Ho viaggiato per milioni di miglia, sono appontato è decollato da una portaerei, (non fatelo, date retta), sono sobbalzato dentro elicotteri in zone di guerra e in aerei militari fra ceffi armati e profughi stralunati, ma la paura continua a farmi compagnia.
Pretendo sempre il posto al finestrino perché - ecco l'istinto del vero giornalista - voglio essere il primo a vedere l'ala che si stacca e informare gli altri passeggeri e l'equipaggio. L'ultimo scoop.
Se negli ultimi anni la paura di volare si è leggermente attenuata, è perché un'altra fobia l'ha ridimensionata. Non è più l'aerofobia, ma l'aeroportofobia, l'odio inteso per ciò che le aerostazioni sono diventate.
Da quelli più grandi, trasformati in sguaiati shooping center che costringono a camminamenti in trincee di cianfrusaglie di ogni genere spacciate come affaroni "tax free", a quelli più spartani, ogni aeroporto è ormai un odioso, garrulo imbuto che conduce al rituale della catena di smontaggio e rimontaggio del proprio abbigliamento, giusto per rammentarci che potremmo esplodere in volo.
La paura di volare si può controllare partendo da una semplice ammissione. Tutti, a bordo di un tubo di alluminio od ormai di plastica, solennemente ribattezzato "materiale composito", sentono che viaggiare a 11.000 mt. di altezza a circa 650 km all'ora è qualcosa a cui milioni di anni di evoluzione non ci avevano predisposto. Hanno paura piloti e assistenti di volo, racconta James Wysong, assistente di volo per 35 anni, nel suo libro Sopravvivere alla paura. Ha paura quel vostro vicino che ostenta indifferenza ma si aggrappa al bracciolo appena l'aereo comincia sobbalzare. Ha paura quella che sembra dormire il sonno del neonato, ma si è probabilmente impasticcata di sonniferi e tranquillanti alla partenza.
Ci sono utili consigli, per gli afflitti da Pteromerhanophobia, questo sarebbe il nome scientifico. Non bere caffè, che eccita.
Bere molta acqua perché la disidratazione innervosisce. Scegliere, se possibile, sedili nella parte anteriore dell'aereo, perché le turbolenze si avvertono di più in coda. Studiare e capire i rumori che provengono dall'aereo, per sapere che non sono segni di imminente catastrofe ma parte delle normali operazioni di volo. E ricordare, mentre seguite con il cuore in gola i dettagli morbosi di un disastro aereo scodellati dai media che si nutrono delle nostre paure, che se quella catastrofe fa tanta notizia è perché è un evento rarissimo, quanto la vittoria di milioni alla lotteria : esiste una probabilità su 11 milioni di essere coinvolti in un serio incidente aereo.
Ogni anno, negli Usa, muoiono 36.000 persone per l'influenza e non fanno notizia. Nel 2013, sugli oltre 850 milioni di passeggeri che hanno volato soltanto nei cieli degli Stati Uniti, si sono avuti i 168 feriti nell'atterraggio "corto" di un aereo a San Francisco e una giovane donna uccisa da un veicolo di soccorso mentre vagava incolume sulla pista, efferata ironia.
Ci sono più probabilità di morire per una reazione allergica violenta al cibo servito a bordo, che in uno schianto. È più alto il rischio di infarto per il trasporto di valigioni sovraccarichi, di incavolature acute alla fila del check in, di panico per il ritardo sul pavimento dell'aeroporto che di morire in volo.
Consiglio sicuro : arrivate sempre con grande anticipo sull'orario di partenza. La noia, droga potente, vince la paura. E soprattutto, per l'amor di Dio, se vi scappa andate alla toilette.


Vittorio Zucconi

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