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sabato 22 giugno 2013

I magistrati non pagano le contravvenzioni.

Ho letto con molto interesse, l'articolo pubblicato sul Gazzettino di Rovigo di giovedì 20 giugno 2013. Il titolo: "Multe irregolari, Canaro nei guai". In estrema sintesi, l'articolo racconta che il giudice di pace di Rovigo ha annullato tutti i verbali di contravvenzione rilevati dall'autovelox di Canaro, gestito dalla polizia locale di Polesella, poichè compilati in maniera non corretta. Uno nella fattispecie, quello elevato a Giampaolo Schiesaro, ex pretore, magistrato con un trascorso nella politica a sinistra e attualmente avvocato dello Stato, sarebbe proprio da buttare nel cestino se non in un altro luogo innominabile in questa sede.
Il dottor Schiesaro infatti, pizzicato mentre schiacciava un po' troppo il pedale dell'acceleratore, rileva una serie di vizi procedurali che vado ad elencarvi, e che vengono citati nell'articolo: il servizio di rilevamento con autovelox fisso viene svolto in forma associata, e tale modalità non viene indicata sul benedetto verbale; non viene altresì indicata la data di attivazione del velox e non è certificata la presenza di un pubblico ufficiale che si sia assunto questa incombenza; tutta l'attività di sviluppo delle foto e riversamento sui cd verrebbe svolta da un'azienda privata, sempre senza la presenza del pubblico ufficiale; infine, per un periodo, l'attività del velox si sarebbe svolta senza che il Comune avesse la disponibilità giuridica dell'apparato.
Ora, tutto questo bel enunciato, mi porta a fare due considerazioni: la prima è che occorre mettere fuorilegge almeno il 90% degli autovelox italiani, poiché sempre il 90% degli autovelox italiani, non ottempera a nessuna delle disposizioni sopra citate; quella che mi fa più sorridere è proprio l'attività di sviluppo delle foto e riversamento su cd.
La seconda considerazione che faccio è che il dottor Schiesaro, o meglio i magistrati italiani, non pagano le contravvenzioni.
Della serie: "non andare a rubare a ...!"

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