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martedì 7 febbraio 2012

Bamboccioni e posto fisso : incompetenza della politica

Le ultime dichiarazioni delle ministre Cancelieri e Fornero sui bamboccioni, il posto fisso e la disponibilità a viaggiare dei giovani lavoratori, sono sintomatiche di una situazione che da tempo vado predicando e che ora voglio scriverVi.   Uno stato che si definisca veramente tale, cioè un consorzio umano di mutuo soccorso, una casa comune dove condividere la vita con i tuoi simili, i connazionali, (termine poco usato al giorno d'oggi), si preoccupa innanzitutto di creare tutte le condizioni necessarie per poter vivere al suo interno, in armonia e benessere, nel rispetto reciproco e nella consapevolezza di un futuro tranquillo.   E queste condizioni sono forse soddisfatte in Italia ?   Assolutamente no.   Non esistono posti di lavoro, perchè il lavoro è iper-tassato e iper-sindacalizzato.   Nel pubblico impiego vengono assunti solo i raccomandati, “gli amici di”; la raccomandazione è l'unico metro di misura nella qualità dell'individuo, il tutto a scapito della meritocrazia, che in Italia è praticamente carta straccia.   Ma allora è così anche all'estero ?   Assolutamente no.   Le aziende assumono perchè hanno pochissimi vincoli fiscali, il sindacato non è arrogante, chi è capace va avanti.   Quanti ragazzi tedeschi, quanti ragazzi francesi, quanti ragazzi olandesi vanno in giro per il mondo a lavorare ?   Certamente pochissimi e solamente per scelta, non perchè sono obbligati dal fatto che nel loro paese il lavoro non c'è e non si fa nulla per crearlo.   Parliamoci chiaro : negli ultimi 100 anni, l'Italia ha sofferto un'emorragia di persone, di esseri umani, di connazionali, che è sottostimata in 50 milioni di persone.   Ripeto, 50 milioni di italiani, di nostri connazionali, praticamente un'altra Italia, che hanno dovuto emigrare all'estero per lavorare, per vivere, non per cercar fortuna, ma soltanto per sopravvivere.   Questo perchè nel loro paese non c'erano le condizioni necessarie per permetterli di condurre una vita decente, cioè un lavoro, una casa, la possibilità di mettere al mondo dei figli.   Siamo uno dei pochissimi paesi al mondo ad avere una percentuale di emigrazione così alta ; solamente i paesi del terzo mondo ci superano.   E in 100 anni non è cambiato assolutamente nulla, anzi, è peggiorato.   Ora sull'incompetenza e l'incapacità della classe politica, gli storici artefici di questo incancrenimento, mi ero abituato da tempo, ma il fatto che questi personaggi si permettano anche di fare degli apprezzamenti sulla gente, proprio non mi va giù.   Come si permette la ministra Fornero di parlare di bamboccioni, quando sua figlia Silvia è assistente universitaria a Torino, a 50 metri da casa  ?   Mi rendo sempre più conto che l'Italia è una specie di paese fondato sull'egoismo e l'individualismo.   Siamo un'accozzaglia di persone messe assieme per forza, dove l'interesse di pochi e l'interesse prevalente, a scapito dell'interesse collettivo.   Le ministre Cancelieri e Fornero avessero la compiacenza di stare zitte.  
Saremo certamente il Belpaese, ma per pochi !



7 commenti:

  1. Minchia, emigrassi te, Ersilio, saremmo tutti più felici

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  2. Mi scusi Ersilio,preso atto delle sue considerazioni, lei cosa propone come soluzione a questo stato di cose?

    Firmato Ersilio Gallimberti

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  3. Giusto, mi sembra un'ottima domanda: lei cosa propone?
    Firmato: Ersilly Gallymberty

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  4. Ho già preventivato di emigrare. E che ho qualche interesse e una famigliola che mi trattiene ancora in Italia ; seppure ogni 30/40 gg emigro per circa una settimana, corroborandomi. Quando emigrerò qualcuno se ne dispiacerà : qualche barista, qualche ristoratore, qualche commerciante, qualche donna e qualche amico. Qualcuno sarà felice, compreso lei, sig. minchia, ma si sa : la minchia è sempre felice ! Soluzioni ? Innanzitutto il rispetto per gli altri. Senza rispetto per il prossimo, inteso come facente parte e utilizzatore di quella grande famiglia che si chiama paese, non è possibile costruire niente. A casa tua ruberesti il pane a tua madre, a tuo fratello, o ad un ospite ? Ma è difficile parlare di rispetto a chi fa cagare il cane sul marciapiede o a quel automobilista che non si ferma alle striscie. La politica è lo specchio della società e i nostri politici sanno bene con chi hanno a che fare, e ci sguazzano benissimo nell'anarchia, nell'incompetenza e nell'individualismo imperante. Una soluzione alternativa potrebbe essere ridurre la famiglia. Fare la Repubblica Veneta, resettare tutto e partire da zero, nella consapevolezza della necessità di quel rispetto di cui parlavo. Manzoni, De Amicis e Cavour, si saranno rigirati nella tomba milioni di volte, e non certo per colpa mia.

    P.S.
    Non ho capito le firme (?)

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  5. Tutto chiaro.


    Camillo Benso Conte di Cavur.

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  6. Si scrive Cavour, ignorante. Studia la storia d'Italia e impara chi sono i grandi uomini e patrioti che l'hanno creata. Io sono un uomo positivo e di spirito, ma in certi casi lo humor è assolutamente fuori luogo. Almeno che per te, la vita sia tutta una vaccata ! Ma non è così per me !

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  7. Emigra Ersilio che qui è pieno di ignoranti, maleducati, rozzi e invidiosi. Solo tu puoi capirti!

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