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domenica 19 febbraio 2012

Ragazze, non imitate Belen ! L'interessante opinione di Maria Rita Parsi


La misoginia maschile è un fenomeno che rimane sotterraneo ed emerge periodicamente ; ma si manifesta anche nel vincolare le donne e a misurare il proprio valore ed i propri talenti, secondo il metro della seduttività.   La misoginia femminile sorge, ritengo, solo quando s'instaura una competitività rispetto alla propria capacità attrattiva verso gli uomini, schiacciata su quelli che sono definiti “attributi” : non credo, pertanto, che siano state molte le donne italiane e, poiché si era in Eurovisione, europee, che si siano potute riconoscere nel modello femminile così esasperatamente esibito, che ha preso corpo nello spacco abissale accessoriato di farfalla tatuata di Belen, sul palcoscenico di Sanremo.   L'alibi dell' “epater les bourgeois”, che lei stessa confessa non regge, se si pensa ai talenti in empatia, energia, capacità affabulatoria che possiede questa donna affascinante e che accantona, limitandosi al troppo facile ricorso alla sua fisicità.   La sua dichiarata sfida, sotto il profilo psicologico, è ben lungi dall'essere manifesto di libertà ; è persino dimostrazione di una sua subalternità ad un supposto immaginario maschile della femmina, che non è donna, ma un simulacro di donna, e rischia soltanto di imprimersi, come modello di comportamento e di obiettivi, in coloro che sono più deboli e influenzabili, essendo in loro ancora in itinere gli anticorpi della maturità razionale, ovvero le pre-adolescenti e le adolescenti.   Dare alle giovani generazioni di donne, dei punti cardinali per la valorizzazione della loro persona e della loro personalità, di cui l'aspetto fisico è solo una delle componenti, rappresenta un dovere sociale a cui tutto deve contribuire, ivi compresi i media e coloro che dai media vengono incoronati, con  meccanismi complessi e incomprensibili, come modelli da imitare.   Non c'è nulla da imitare nella coppia Corona-Belen, nel loro ostentato disprezzo delle convenzioni e persino, per lui, delle leggi che regolano la convivenza civile.   Concordo con le ministre Cancelieri e Fornero quando invocano un approccio diverso alla valorizzazione dell'immagine femminile ; ciò, infatti, non vuol dire condannarsi ad ideali estetici sciatti e sgradevoli alla vista, bensì la ricerca di una maggiore attenzione verso un'armonia virtuosa fra corpo ed anima.

Maria Rita Parsi

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