Tiene
banco la scoperta del malaffare capitolino: una congrega di varie
anime, (underground nero, Magliana, trame mafiose), infiltrata nel
PD, gestisce appalti lucrando su raccolta dei rifiuti, campi di
immigrati, manutenzione del verde pubblico. Stupore, scandalo,
sdegno: ed essendo sinora 101 i variamente coinvolti, molti in
custodia cautelare, sa d'eufemismo la metafora "mela marcia".
Matteo
Renzi reagisce nel solito stile, a imperiosi gesti verbali, nominando
un commissario: Matteo Orfini, presidente del partito, ex capo dei
“giovani turchi” ; né poteva mancare una task force. Ventitre
anni fa Bettino Craxi definiva "mariuolo" il presidente del
Pio Albergo Trivulzio, sorpreso col denaro caldo in tasca. Il
risanatore del partito era un ex sindacalista Psi, poi ministro e
presidente dell'antimafia, Ottaviano Del Turco : nel luglio 2008, il
governatore dell'Abruzzo, finisce in
vinculis,
quale tangentocrate d'una sanità vertiginosamente gonfia ; da Parigi
nell'anniversario della Bastiglia l'allora premier Silvio Berlusconi
inveisce contro l'ultimo "teorema" di invadenti toghe; le
imbriglierà.
Esiste
una campagnia degli impuniti : campagne mediatiche lo lodavano
innocente, assolto a colpo sicuro ; il processo pende in appello dopo
una condanna a nove anni e sei mesi. L'argomento invita all'analisi
storica : come mai fioriscano tali commerci e quanto vi sia
organicamente coinvolta la classe politica.
L'evento
milanese 17 febbraio 1992 ha effetto domino : dovunque
l'inquirente
scavi, brulica politica infetta. Gli ottimisti sperano in una
metamorfosi virtuosa, oltre la palude democristiana e il plumbeo
dogmatismo comunista, (squalificato dalla crisi nella chiesa madre
moscovita). La mutazione genetica era illusoria. In Sicilia Cosa
Nostra ha subitò duri colpi e risponde uccidendo in forme
spettacolari chi la perseguiva : sabato 23 maggio, mentre le camere
eleggono un presidente della Repubblica, saltano in aria Giovanni
Falcone, sua moglie, la scorta ; 57 giorni dopo, tocca a Paolo
borsellino ; lo Stato reagisce isolando i boss detenuti, (articolo 41
bis: comunicavano facilmente con l'esterno) ; misura molto sofferta
dalla cupola.
In
settembre, Vito Ciancimino voleva stabilire contatti : lo sappiamo da
Luciano Violante, testimone tardivo ; allora presiedeva l'antimafia.
Tra maggio e luglio 1993 esplodono autobombe a Roma, Firenze, Milano
: morti, feriti, offesa al patrimonio artistico ; l'esplosivo dirocca
due basiliche nel cui titolo figurano i nomi dei presidenti delle
camere, (la mafia è semiologa).
Nell'udienza
al quirinale del 28 ottobre 2014, Giorgio Napolitano racconta che
l'allusione fosse perfettamente intesa nel mondo politico : saltava
agli occhi l'intervento estorsivo, liquidare l'articolo 41 bis ; non
rammenta però uno Stato transigente. Gli archivi suonano altra
musica. Fin da giugno il nuovo vertice penitenziario consigliava la
“distensione” carceraria conseguibile a quel modo : varie voci
contraddicono segnalando i pericoli d'una maniera molle ma
provvedimenti ministeriali del 5 novembre restituiscono al regime
consueto 334 importanti mafiosi. Non è routine. Scelte simili
coinvolgono il governo.
Nei
mesi seguenti nasce una mai vista creatura politica : ponti o celle
con le sbarre sono dimore scomode, (parla Fedele Confalonieri,
custode dei segreti) ; così diventa statista l'uomo che s'era
fondato un impero economico e mediatico praticando falso, frode,
corruzione, plagio. Gli sta al fianco l'inseparabile Marcello
dell'Utri, i cui legami con la piovra constano dalla condanna a sette
anni (li espia) : "Dobbiamo convivere", esorta un ministro
del secondo governo forzaitaliota ; e convivono proficuamente, visti
i 60 seggi su 60 vinti nell'isola. Il modus vivendi tra Repubblica
d'Italia il dominio mafioso richiedeva qualche ritocco alle norme.
Re lanterna spaccia garantismi criminofili : perde i colpi un ferro
vecchio penale faticoso, lento, sistematicamente inibito. Ogni anno
sfumano 150.000 casi, prescritti, ossia estinti da termini
iugulatori. La criminalità white collar è una prediletta
berlusconiana.
L'universo
mafioso vi rientra nella parte in cui assume figure finanziarie,
commerciali, industriali : gigantesca impresa, allunga i tentacoli.
Ma colletti bianchi malfattori patiscono le spie meccaniche occulte,
e qui l'Olonese non è ancora soddisfatto : l'ideale sarebbe che
nessuno vi interferisse, affinché comunichino sicuri, essendo tabù
qualunque cosa dicano privatamente. Le intercettazioni sono bestia
nera in quest'allegra ideologia.
I
parlamentari godono d'un privilegio : chi vuole intercettarli chiede
l'assenso della camera competente : solenne "en garde" e
sarebbe meno ipocrita l'assoluta immunità ; l'avvertito non parla
più o misura le parole. Quando poi l'onorevole locutori si infili in
linee altrui, soggette a controllo, l'assemblea concede o nega l'uso
dei reperti, sovranamente. Regna la casta.
Giovedì
4 dicembre Palazzo Madama sottrae all'indagine e al futuro eventuale
processo le emissioni vocali di Antonio Azzolini, presidente Ncd
della commissione bilancio ; ballano 147 milioni d'una truffa allo
Stato, frode in pubbliche forniture, associazione a delinquere, reati
ambientali eccetera ; così la procura di Trani configura i fatti.
L'interessante
è che, tolto qualche dissenso, niente distinguerà i senatori PD dai
berluscones delle due famiglie : con distintivi diversi sotto il
bavero conducono lo stesso gioco ; vedi Kafka "Il processo",
in fondo al secondo capitolo. Gli "emblemata" erano un
genere letterario, figure simboliche, talvolta accompagnate da chiose
o versi ; è famosa la raccolta di Andrea Alciato, luminare della
giurisprudenza colta cinquecentesca.
Volano
o rampano grifone, Aquila, cavallo, Leone, ma dovendo definire
emblematicamente il parassitismo fiorente in Italia, sceglieremo
animali meno nobili, quali pidocchio e vampiro.
Franco
Cordero
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