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domenica 7 dicembre 2014

A Natale che cosa regalo ? Il mito dell' handyman tool.

Uno strano rumore si alza dai caminetti e dagli addobbi natalizi americani. È una cacofonia di ronzii e tonfi, un frinire di motorini elettrici, un grattare di lime e battere di martelli che domina la colonna sonora delle feste, duellando con l'ormai insopportabile Jingle Bells e le nenie sciroppose e della tradizionale càrole.
Comincia a essere udibile, come il brontolio di un temporale lontano, alla fine di ottobre, quando i venditori gettano i semi che sperano di vedere poi fruttificare a Natale, specialmente nelle ore del panico finale e degli acquisti con il cuore in gola.
È l'arsenale di trapani elettrici che oramai chiamare trapani è come definire la Filarmonica di Berlino una banda della polizia municipale, perché dall'originale attrezzo con punte per fare buchi di vario calibro, quell'arnese è diventato un mostruoso "transformer" capace di ricostruire un'intera casa.
Dopo la scellerata cravatta, il maglioncino destinato per direttissima ai cassetti o la boccetta di profumo che la vittima si spruzzerà una volta per lasciarla poi essiccare serenamente, per la gioia di parenti e amici, lo handyman tool, l'attrezzo per colui che vuol fare tutto da solo, è il regalo più diffuso per uomini, compresi quelli che hanno tutto.
Il trapano elettrico, chiamiamolo così, è come i telefonini o i tablet : trova sempre modo di ripresentarsi in versioni diverse e apparentemente più capaci, per creare l'incentivo a comperarlo. In nessuna altra nazione questo regalo è altrettanto diffuso come negli Stati Uniti, anche se la cultura del bricolage - o del "DIY" (do it yourself, fai-da-te), è radicata ovunque.
L'industria dell'arrangiarsi da soli e riparare o modificare la propria abitazione, produce più di 150 miliardi di dollari all'anno in vendite, per le dozzine di aziende che si sgomitano per dotare ogni maschio americano di uno handyman tool e illustrano l'irrisoria facilità con la quale il loro attrezzo permette di fare qualsiasi cosa.
Finiti i tempi della semplice punta per trapanare, si arriva a 150 possibili accessori, assortimenti capaci di far vergognare il più colto dei coltellini svizzeri.
Il pretesto per acquistarli e regalarli a Natale, (o per la festa del papà), è naturalmente il risparmio, quel mito del "ghe pensi mi" che induce i consumatori a buttare tonnellate di soldi credendo di spendere meno. E se effettivamente qualche superdotato riesce a evitare l'occasionale ricorso all'idraulico, al carpentiere, al muratore, generalmente il miracoloso transformer è destinato a languire nella cassetta degli attrezzi, perdendo nel labirinto della vita accessori, pezzi, adattatori, chiavette, batterie.
O, peggio, finisce per produrre lavori incompiuti che costringono all'ingaggio di un professionista che dunque costerà il doppio, per porre rimedio ai guasti e poi fare quello che si sarebbe dovuto fare. Più alto è il costo dell'attrezzo e più lo sarà la spesa in liti, discussioni e medicinali, per controllare l'ipertensione e le cefalee.
Ma naturalmente non è l'utilità pratica di questi arnesi a spiegarne il successo. Come famosi show televisivi di grandissimo successo hanno raccontato con grande ironia, il trapano elettrico è un simbolo fin troppo ovvio di virilità, un Viagra a motore per la vacillante vanità degli uomini.
Impugnando quel coso, anche se soltanto il giorno di Natale, papà tornerà a sentirsi, per qualche ora, insieme il lupo Alfa, l'homo faber, lo stallone instancabile, dotato di 150 prolunghe e accessori.
Se poi servirà realmente ad appendere un quadro, a segare la gamba di un tavolo, a rimettere in sesto l'anta di un pensile in cucina, tanto meglio. Ma l'utilità pratica è un accessorio, un bonus.
La sua vera funzione è restituire al depresso maschio americano, insidiato nella propria crepuscolare supremazia, l'effimero brivido di sentirsi per un istante di nuovo “il macho” e il pioniere che conquistò un continente con un martello, una sega è una Colt.
Si somigliano quando vengono impugnati, i trapani e i revolver, ma fanno - anche tra le dita di imbranati totali come me - meno danni di una Colt. Almeno agli altri.


Vittorio Zucconi

1 commento:

  1. ahahaha quando ho chiesto a mia moglie un set di cacciaviti professionali mi ha riso in faccia dicendomi che non sarebbe stato un vero regalo e che avrei potuto comprarmeli da solo!!!

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