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venerdì 30 agosto 2013

Continua la lotta al contante. Libertà sempre più a rischio.

Dell'amico Leonardo Facco voglio sottoporVi questo pezzo che denuncia l'ennesima deriva statalista. Dal I° gennaio 2014 sarà obbligo di pagamento delle parcelle tramite POS per tutti gli studi professionali. Non mi dilungo oltre nel commentare questa insensata e distruttiva normativa, sapete tutti come la penso a proposito. Io personalmente non ho mai smesso di aderire a “Contante Libero”, perchè penso sia una crociata importante e sacrosanta. Non esclusivamente per il diritto ad avere in tasca tutto il contante che vogliamo, e altresì pagare come più ci aggrada, ma perchè proprio la libertà individuale viene continuamente e seriamente calpestata in questa specie di paese chiamato Italia. E queste norme folli, che non hanno antefatti in giro per l'Europa e il mondo, vanno proprio nella direzione della totale eliminazione della libertà individuale. ATTENZIONE !
 
I “sanculotti” tricoloriti, ergo i più radicali tra i partigiani dell’involuzione fiscale italiana, probabilmente non hanno mai visto in tv programmi tipo “Affari di famiglia”, “Fast & Loud”, “Affari a tutti i costi” o “Affari al buio”. Sono dei format spassosi – nell’America in cui se si evade si va in galera, come piace raccontare alle zecche nostrane – dove le parti contraenti (venditore e compratore) si scambiano oggetti, o automobili, pagando anche decine di migliaia di dollari… orgogliosamente in contanti!
I nipotini di Robespierre, alla Tinti e Travaglio per capirci, invece, hanno come loro immaginetta televisiva Milena Gabanelli, una sottospecie di “Giovanna d’Arco” della lotta al denaro liquido, banconote o monete che siano. Per questi ignoranti economici, la lotta all’evasione non si fa abbassando le tasse e semplificando quel putrido sistema fiscale che fa dell’Italia una barzelletta mondiale ed un paese in via di sottosviluppo. Niente affatto, per eliminare il “nero” (impresa utopica e insensata) bisogna – secondo loro – far sparire i pagamenti in contanti.
Ebbene, tra non molto, questi onanisti equitaliani avranno motivo di gioire e continuare a scrivere qualche articolessa “demo-proletaria” intingendo la penna nel curaro di Stato. Tra le scadenze che riguarderanno i Professionisti, infatti, c’è quella del Capodanno prossimo, giorno a partire dal quale tutti gli Studi Professionali saranno costretti a utilizzare il POS (Point of Sale) per ricevere i pagamenti dai clienti. Riporta il sito www.ediltecnico.it : “Il motivo della decisione, confermata definitivamente tramite la pubblicazione del decreto sviluppo bis in Gazzetta Ufficiale avvenuta nel dicembre 2012, è da ricercare nella volontà di aumentare i pagamenti in moneta elettronica per combattere l’evasione fiscale. Tutto porterà a utilizzare meno i contanti e quindi a una maggiore tracciabilità dei pagamenti”.Il famoso divieto di usare più di 999 euro in bigliettoni continua ad essere il mantra insomma.
Qualche dettaglio del provvedimento a titolo informativo. “Bancomat, carte di credito e carte prepagate: con l’introduzione del POS obbligatorio, il professionista dovrà accettare il pagamento tramite moneta elettronica. Il POS permetterà agli studi di leggere e accettare pagamenti tramite carte di debito (bancomat) accreditando l’importo direttamente in conto corrente. Oltre al bancomat, se l’onere a loro carico non supera quello di quest’ultimo, i professionisti dovranno accettare le carte di credito e le carte prepagate.
Il POS, le banche e i professionisti: le banche chiederanno con ogni probabilità l’aumento delle commissioni: per ciascun pagamento effettuato elettronicamente scatta l’obolo telematico e aumentano le entrate nelle casse delle banche. L’acquisto del POS comporta inoltre una spesa non da poco per il professionista, sia per l’acquisto e l’installazione, sia per il canone da pagare mensilmente”.
 
Scrive ancora www.ediltecnico.it : “Alla luce di questa considerazioni, l’introduzione del POS ha suscitato molto interesse sulla rete. Uno dei motivi della “protesta” via web consiste nel fatto che molti clienti pagano con bonifici bancari o assegni, attraverso i quali le transazioni sono comunque tracciabili, senza ricorrere al POS. E allora perché l’obbligo? Si tratta secondo molti, di un aiutino dato alle banche. D’altro canto, però, l’utilizzo del POS potrebbe servire per fare pagare subito i clienti che scompaiono dopo aver promesso bonifici”. Ancora: “Precisiamo comunque che, come spesso succede nei casi in cui in Italia si stabilisce con chiarezza l’obbligo ma non i termini che ti permettono di rispettarlo, modalità e termini di pagamento sono stati rimandati a un non meglio definito decreto interministeriale. Quel decreto, forse, introdurrà anche la possibilità di pagare tramite dispositivi mobili”. Tra un “forse” ed un “non meglio definito decreto”, a bananaland Italia la cosa funzionerà così in pratica: la legge c’è, per taluni si applicherà e per altri si interpreterà… capisciammè!
Come ebbi modo di scrivere tempo fa, con Monti si è cominciato ad abituare le greggi alla soglia dei mille euro. Prima o poi, la ridurranno. Ora, si insiste con la panzana della necessità del denaro elettronico per poter controllare meglio come spendiamo i nostri soldi (Loro, dei nostri soldi possono impunemente farne strame). Domani – col supporto infame dei cannoni mediatici dei loro lacché – riusciranno a convincere che essere schiavi è bello.
Lo torno ad urlare a squarciagola: l’abolizione del contante è una misura liberticida, totalitaria, da Stato ladro. Marshall McLuhan sosteneva che “i soldi sono la carta di credito di un uomo povero”. Rick Harrison è il titolare di quel negozio di pegni di Las Vegas (Gold & Silver) in cui si gira “Affari di Famiglia”. Lascio alle sue parole la chiosa di questo pezzo: “Il governo ci sta distruggendo”!

Leonardo Facco

Leggi QUI l'articolo originale.

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