Ho
amici di vecchia data a Cipro, ancora dai tempi dell'Istituto
Nautico. Io marinaretto e loro, Nico e Oriana, laureandi in
Architettura.
Ovvio
che con quello che si è sentito ultimamente sulla crisi di Cipro,
abbia ripreso i vecchi numeri di telefono e li abbia sentiti quasi
ogni sera, capendo la loro preoccupazione, il loro disagio, la loro
paura.
Una
frase di Nico mi ha colpito più di qualsiasi altra : “Questa è la
terza guerra mondiale !” E io la penso esattamente nella stessa
maniera.
Qui
di seguito un articolo interessante che ho scritto per est
consulting, e che ho deciso di riportare anche qui sul blog, perchè
la situazione cipriota, scatenata da quegli animali barcollanti che
sono la Comunità Europea e l'Euro, possa servirci da momento di
riflessione sulla reale opportunità e utilità della comune moneta
unica.
Ci
avevano detto che sarebbe stata una grande opportunità di benessere
e ricchezza e invece si è dimostrato essere un fallimento ! Si
esatto, non esito a definirlo così. Ci sono i ¾ dei paesi del
mondo che “tirano”, nonostante le loro deboli monete e le loro
minuscole banche centrali, mentre tutti i paesi di Eurolandia vivono
la più grande depressione finanziaria dai tempi della seconda guerra
mondiale.
Questo
io lo chiamo fallimento !
Oppure,
come dice Nico, siamo nel bel mezzo di un teatro di guerra, la terza
guerra mondiale. Una guerra non combattuta con i mitra e i cannoni,
una guerra silenziosa, combattuta con la moneta e le banche.
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