E'
proprio vero che non si è mai finito di imparare. E la
disavventura che mi sta accadendo ne è la dimostrazione. Sarò
breve e chiaro.
L'anno
scorso 2012, commissionai tre spazi pubblicitari sul “Resto del
Carlino” di Bologna, per reclamizzare la mia agenzia “est
consulting”.
Ora
la concessionaria della pubblicità sul “Resto del Carlino” è la
SPE, Società Pubblicità Editoriale, un gruppo consolidato in tutta
Italia che a Rovigo è rappresentata da un tale Gherardo Boccato, che
mi conosce da oltre 20 anni, uno per essere già stato cliente di SPE
e di altri circuiti pubblicitari, due perchè siamo entrambi di Adria
e spesso e volentieri ci “incocciamo” a spasso.
Con
il Boccato concordai 3 uscite per complessivi 600 Euro, più
ovviamente IVA, alche' chiesi al Boccato se
era possibile
ottenere fattura regolarmente intestata alla mia società estera “est
consulting”. Ora voi sapete benissimo che per la fatturazione a
società estere europee è obbligatoria la dicitura “fuori campo
IVA art. 7 ter”, che praticamente significa la compilazione della
fattura al netto dell'IVA, che va poi versata dalla società
destinataria del servizio, nel suo paese d'origine. Ma siccome
tantissimi in Itaglia questa cosa non la sanno o non la vogliono
sapere, (la fatturazione Intrastat richiede due scartoffie in più),
questo è il motivo del perchè al Boccato chiesi se
era
possibile
, appunto. Questi raggiante mi rispose di sì, e allora io gli
fornii tutti i dati fiscali per ottenere l'agognata fattura,
necessitandomi per la contabilità 2012.
Passò
qualche mese e mi vidi recapitare a casa la fattura IVA compresa e
intestata a me, persona fisica, quindi assolutamente inutilizzabile
dal punto di vista fiscale. Mi recai allora in ufficio dal Boccato
e questi mi rassicurò dicendomi di ignorare il documento, che c'era
stato un errore da parte di SPE e che presto avrei avuto la mia
fattura regolarmente intestata e IVA esclusa.
Bene,
a stò punto passarono altri mesi, dopodiché una signorina molto
cortese di SPE, un bel giorno mi chiamò al telefono dicendomi che
c'era un insoluto, relativamente proprio a questa fattura. Allora,
un po' incazzato, devo dire la verità, le spiegai tutta la situation
; lei finse di capire e tutta quanta la responsabilità della cosa
parve ricadere sul Gherardo Boccato, che venne da me prontamente
richiamato al termine della conversazione con l'operatrice di SPE.
Questi mi disse di non preoccuparmi poiché l'errore risiedeva in
sede centrale SPE.
Passano
altri mesi e mi vedo recapitare a casa una lettera di un avvocato di
Bologna, tale Sergio Taddei, che mi invita a pagare la fattura più
sopravvenute spese legali. A questo punto vado definitivamente
fuori di testa, primo perchè non sono abituato a ricevere lettere di
avvocati che mi dicono di pagare fatture insolute, secondo perchè io
voglio pagare, ma il pattuito e regolarmente fatturato alla mia
società.
Contatto
immediatamente sia l'avvocato Taddei, assolutamente inutile, che il
Gherardo Boccato, che sembra oramai affetto da demenza senile ed è
proprio a questo punto che entra in gioco Emilio Gadaleta,
amministrativo-quadro della SPE, come si definisce sul suo profilo
Facebook, che per voce di Boccato, (i funzionari non parlano mai
direttamente ma tramite portavoce), dice che devo pagare
anticipatamente più le spese legali.
Ora,
la questione del pagamento anticipato è assolutamente inusuale,
perchè il pagamento come prassi SPE, avviene rimessa diretta alla
consegna della fattura, e la questione spese legali è assolutamente
improponibile, poiché non sono di mia pertinenza.
Inizia
uno scambio di mail tra me e l'Emilio Gadaleta, che contraddistingue
la sua intransigenza, (pagamento anticipato + spese legali) e anche
la mia, (fatturazione IVA esclusa e niente spese legali).
Ovviamente il tutto si risolve con un nulla di fatto, Gadaleta rimane
nella sua posizione e io nella mia ; e in tutta questa bagarre la
posizione di Gherardo Boccato, da buon comunista, e quella del famoso
e mai fuori moda, "utile idiota",
poiché mi sembra lapalissiano, che la genesi di questa situazione è
la mancanza o l'inadeguata comunicazione tra l'agente, Boccato, e la
società SPE, e viceversa.
A
febbraio di quest'anno 2013, mi vedo recapitare a casa un decreto
ingiuntivo di oltre 1000 Euro, 600 l'imponibile + IVA + 300 spese
legali + altro.
Ovviamente
potete immaginarvi la mia reazione. Immediatamente vado da Gherardo
Boccato, nel pallone più totale, che mi dice, molto
paraculisticamente ma non professionalmente, che se ne lava
completamente le mani e che la querelle ormai è tutta in mano
all'avvocato il che presuppone da parte mia il pagamento delle spese
legali.
Si,
d'accordo, io pago le spese legali, ma del mio avvocato di fiducia,
poiché gli ho passato tutti gli incartamenti necessari uno per
l'annullamento del decreto ingiuntivo e due per una causa contro SPE.
Ma
quello che mi domando e che mi fa veramente incazzare, era proprio
necessario arrivare a questo punto ?
Secondo
la logica del buon commerciante e padre di famiglia sicuramente no ;
pensate che proposi al Boccato, tanto per chiudere bonariamente la
faccenda, di farmi fare regolare fattura italiana sempre intestata
alla mia società, IVA compresa comunque, quindi facilmente
comprensibile dai contabili SPE, ma completamente inutile per la mia
contabilità, poiché quell'IVA che pago, è persa definitivamente.
Questo
farebbe il buon padre di famiglia, ma siccome in Itaglia le famiglie
non esistono più, e la maggior parte sono tutte martoriate,
ovviamente anche il tanto agognato padre di famiglia non esiste più.
E poi di quale famiglia andiamo parlando, quando in Itaglia esiste
un transessuale che conduce un programma televisivo ?
Esiste
anche un'altra logica, che è quella folle del “meglio fare
l'ingiunzione”, così ci campa anche l'avvocato, poverino !, che ha
bisogno anche lui di mangiare, e Gadaleta in questo, originario di
Molfetta, fa rima e anche “pendant”.
Solamente
la follia può essere la logica-illogica che genera queste
situazioni, perchè nella normale conduzione aziendale e umana,
questi atti non trovano nessuna giustificazione : uno ti vuole
giustamente pagare perchè gli hai fornito un servizio, e tu non
accetti il denaro !
Questo
mi porta infine a fare una riflessione sui grossi gruppi commerciali
e nella fattispecie su SPE, Società Pubblicità Editoriale : la
peggiore azienda con la quale ho avuto a che fare in Italia !
Vi
terrò informati sugli sviluppi della vicenda, nel frattempo fate
attenzione a tutte le proposte commerciali che vi vengono sottoposte
e diffidate di SPE ; la recessione fa strani e pericolosi effetti !
ma in ditta lo sanno?
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