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domenica 17 marzo 2013

Facciamo vaping ? Il boom della e-cigarette.


Si fuma meno e si “svapa” di più : la tendenza iniziata in sordina qualche anno fa è esplosa negli ultimi mesi. Dati alla mano, anche in Italia è boom delle sigarette elettroniche ; tra i quasi 11 milioni di fumatori, uno su cinque a provato a dire basta ricorrendo ai nuovi dispositivi, oppure è intenzionato a farlo.
Da Sergio Marchionne a Vasco Rossi, da Costantino Vitagliano a Morgan, sono diversi i VIP nostrani immortalati con un esemplare in bocca. E anche Hollywood ha i suoi estimatori, da Katherine Heigl a Johnny Depp, a Leonardo Di Caprio, solo per citarne alcuni.
Emesso da dispositivi del tutto simili nell'aspetto alle tradizionali sigarette, ma con un funzionamento completamente diverso che ne riduce, in teoria, i rischi per la salute, il “vaping” promette di disincentivare il vizio delle bionde senza soffrire troppo. Ma l'invito degli esperti è alla massima cautela : le offerte sul mercato non sono tutte uguali.
A Genova nelle ultime settimane sono stati sequestrati 3000 pezzi non idonei alla vendita. Uno di questi, arrivato dalla Cina, è esploso nelle mani di un 25enne provocandogli danni agli occhi. E i prodotti certificati ? Al momento, mancano studi che ne dimostrino la reale efficacia e sicurezza.
Esistono diversi tipi di sigarette elettroniche, tutte composte da tre parti : l'atomizzatore, che serve a generare il vapore, la cartuccia, (corrispondente al filtro), che contiene acqua distillata più varie sostanze, (nicotina e aromi), e la batteria ricaricabile. Quando si aspira, l'atomizzatore si attiva trasformando il liquido in vapore. Questo, passando attraverso il filtro, assume un gusto gradevole. Una piccola luce si illumina durante l'aspirazione, simulando la combustione del tabacco, e segnala se la batteria è scarica.
Ogni ricarica di liquido consente dalle 70 alle 120 aspirazioni, il numero varia a seconda del modello. Difficile fare una stima precisa dei costi : si parte dai 15 Euro per i più semplici, fino a superare i 100 Euro per i kit completi di caricabatterie e ricariche.
Il segreto di tanto successo ? L'idea che l'e-cigarette sia meno nociva per la salute, (anche se questa proprietà è ancora tutta da dimostrare), perchè si aspirano minori quantità di nicotina, (esiste anche la versione nicotina free), e soprattutto vengono eliminati i prodotti della combustione, catrame, ossido di carbonio e altre sostanze irritanti, molto pericolose per la salute. In più la e-cigarette permette di “mimare” il rituale caro al tabagista. E può essere utilizzata anche nei luoghi in cui le bionde sono vietate.
In attesa di studi definitivi l'OMS, (Organizzazione Mondiale della Sanità), non ha mai dato al sua approvazione : le pseudo sigarette non solo non sono innocue, ma metterebbero a repentaglio le campagne anti-fumo. In Italia, l'Istituto Superiore di Sanità, ha espresso tutte le sue perplessità : “Non disponendo ancora dei risultati di alcuni studi, attualmente in corso, non sappiamo se le sigarette elettroniche siano un presidio utile, né se comportino o meno dei rischi”, sottolinea la dottoressa Roberta Pacifici, direttore dell'Osservatorio Fumo Alcool e Droga dell'istituto Superiore di Sanità. E' presto, dunque, per il via libera definitivo. “Nel frattempo non si possono vantare proprietà terapeutiche in assenza di un riscontro scientifico certo e di una regolamentazione adeguata”, continua l'esperta. “Di questi prodotti si sa ancora troppo poco : le proposte sono numerose, accomunate solo dal meccanismo d'azione. Le sostanze contenute, invece, sono le più diverse e non sempre note al consumatore. Al momento, quella della e-cigarette sembra più una moda che un presidio di tutela della salute.
Se ne verranno dimostrate efficacia e sicurezza le sigarette elettroniche potranno entrare nel corredo delle strategie anti-fumo raccomandate, magari in abbinamento ai metodi già collaudati”, prosegue la dottoressa Pacifici. “Dovranno però essere inquadrate come farmaci a tutti gli effetti, come già accade in diversi paesi tra cui Belgio, Germania e Portogallo. Del tutto equiparabili, dunque, ai prodotti sostitutivi della nicotina, come compresse, cerotti, gomme da masticare e spray, in cui le sostanze contenute e in particolare la quantità di nicotina sono rigorosamente quantificate. Per ora il consiglio, se si vuole provare questa opzione, è di rivolgersi ai centri anti-fumo, che sono oltre 400 in Italia, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Li operano professionisti qualificati che possono indirizzare il fumatore verso scelte consapevoli e oculate”.

I dubbi da chiarire.

La presenza di nicotina.
Alcuni prodotti contengono nicotina in quantità variabile. Innanzitutto è importante conoscere le quantità esatte anche per permettere al fumatore di diminuire progressivamente l'assunzione senza scatenare i sintomi dell'astinenza. Perplessità suscita anche il fatto che questo percorso possa essere seguito da soli. Con il fai-da-te si rischia di ricadere nella spirale della dipendenza : secondo alcuni studi, succede nel 90% dei casi.

Le sostanze contenute.
Il fumatore potrebbe essere ingannato dalla presunta innocuità del prodotto : in realtà non si fuma solo vapore acqueo, ma una miscela di sostanze la cui sicurezza è ancora da dimostrare. In quasi tutte le soluzioni è presente dipropilenglicole, usato per conferire al vapore l'aspetto del fumo vero. Di questa sostanza, però, non è mai stata provata la sicurezza per inalazione. Stesso discorso per aromi e sapori aggiunti. Uno studio aveva dimostrato come lo scopo degli additivi inseriti nelle sigarette comuni fosse aumentare la dipendenza : la stessa accusa potrebbe essere mossa ai produttori delle sigarette a vapore. Diversi paesi, in linea con le raccomandazioni dell'OMS, si stanno impegnando per eliminare queste sostanze.

L'efficacia.
Mancano dati certi anche sull'impatto a lungo termine sul comportamento dei fumatori : con il tempo la gestualità del fumo potrebbe addirittura essere favorita, anziché disincentivata. Le e-cigarette non si consumano, sono piacevoli da “assaggiare”, (oltre al gusto simile al tabacco si spazia dai frutti esotici fino al cioccolato e al cappuccino), e, in teoria, si possono utilizzare ovunque. Per questo, tra le raccomandazioni dell'Istituto Superiore di Sanità, c'è quella di estendere la legge anti-fumo anche a questi strumenti.

Le indicazioni d'uso.
Più precisione e puntualità sono richieste pure sul fronte informativo : il prodotto deve essere accompagnato da un foglietto con le condizioni d'uso, come il “bugiardino” dei farmaci. Per esempio, la concentrazione di nicotina deve essere segnalata, con le avvertenze sugli effetti per la salute. Da evidenziare anche la pericolosità dello strumento per i bambini, che possono scambiarlo per un giocattolo, così come il divieto di vendita ai minori di 16 anni. Queste disposizioni sono già state adottate dal ministero.

La reperibilità.
Acquistando su internet, la possibilità di incorrere in prodotti contraffatti è alta, un pericolo soprattutto per i più giovani, attratti dai costi bassi. Meglio rivolgersi ai rivenditori autorizzati, (farmacie e negozi specializzati), e controllare la presenza del marchio di garanzia della Comunità Europea, (indica la conformità del prodotto alle direttive internazionali), che deve riguardare sia la parte elettronica che quella chimica.


In attesa di conferme dalla scienza, sono i numeri a decretare il successo delle e-cigarette nel nostro paese. In soli 12 mesi, il giro d'affari del fumo elettronico ha fatto registrare numeri da capogiro : 200 operatori, 1500 addetti, 20 nuovi negozi alla settimana, 100 milioni di fatturato.
Mentre decresce il consumo di sigarette tradizionali, in calo del 15%. Un dato positivo, se si pensa che, secondo diverse ricerche, gli italiani fanno sempre più fatica a smettere di fumare. Per la Fondazione Veronesi ci è riuscito meno di un fumatore su 4. Intanto, aumenta la dipendenza nelle donne e nei giovani : secondo i sondaggi, le prime fumano per rilassarsi, i secondi per gestire l'ansia per il futuro.
Un aspetto confermato dal Codacons : una ricerca ha rilevato che la crisi economica spinge gli italiani ad accendere più sigarette.







1 commento:

  1. Effect of an electronic nicotine delivery device (e-Cigarette) on smoking reduction and cessation: a prospective 6-month pilot study

    Received: 25 November 2010
    Accepted: 11 October 2011
    Published: 11 October 2011
    © 2011 Riccardo Polosa ; licensee BioMed Central Ltd.
    This is an Open Access article distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0), which permits unrestricted use, distribution, and reproduction in any medium, provided the original work is properly cited.

    Abstract
    Background
    Cigarette smoking is a tough addiction to break. Therefore, improved approaches to smoking cessation are necessary. The electronic-cigarette (e-Cigarette), a battery-powered electronic nicotine delivery device (ENDD) resembling a cigarette, may help smokers to remain abstinent during their quit attempt or to reduce cigarette consumption. Efficacy and safety of these devices in long-term smoking cessation and/or smoking reduction studies have never been investigated.
    Methods
    In this prospective proof-of-concept study we monitored possible modifications in smoking habits of 40 regular smokers (unwilling to quit) experimenting the 'Categoria' e-Cigarette with a focus on smoking reduction and smoking abstinence. St proof-of-concept udy participants were invited to attend a total of five study visits: at baseline, week-4, week-8, week-12 and week-24. Product use, number of cigarettes smoked, and exhaled carbon monoxide (eCO) levels were measured at each visit. Smoking reduction and abstinence rates were calculated. Adverse events and product preferences were also reviewed.
    Results
    Sustained 50% reduction in the number of cig/day at week-24 was shown in 13/40(32.5%) participants; their median of 25 cigs/day decreasing to 6 cigs/day (p < 0.001). Sustained 80% reduction was shown in 5/40(12.5%) participants; their median of 30 cigs/day decreasing to 3 cigs/day (p = 0.043). Sustained smoking abstinence at week-24 was observed in 9/40(22.5%) participants, with 6/9 still using the e-Cigarette by the end of the study. Combined sustained 50% reduction and smoking abstinence was shown in 22/40 (55%) participants, with an overall 88% fall in cigs/day. Mouth (20.6%) and throat (32.4%) irritation, and dry cough (32.4%) were common, but diminished substantially by week-24. Overall, 2 to 3 cartridges/day were used throughout the study. Participants' perception and acceptance of the product was good.
    Conclusion
    The use of e-Cigarette substantially decreased cigarette consumption without causing significant side effects in smokers not intending to quit (http://ClinicalTrials.gov webcite number NCT01195597).

    Modesto Greco

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