Si
fuma meno e si “svapa” di più : la tendenza iniziata in sordina
qualche anno fa è esplosa negli ultimi mesi. Dati alla mano, anche
in Italia è boom delle sigarette elettroniche ; tra i quasi 11
milioni di fumatori, uno su cinque a provato a dire basta ricorrendo
ai nuovi dispositivi, oppure è intenzionato a farlo.
Da
Sergio Marchionne a Vasco Rossi, da Costantino Vitagliano a Morgan,
sono diversi i VIP nostrani immortalati con un esemplare in bocca.
E anche Hollywood ha i suoi estimatori, da Katherine Heigl a Johnny
Depp, a Leonardo Di Caprio, solo per citarne alcuni.
Emesso
da dispositivi del tutto simili nell'aspetto alle tradizionali
sigarette, ma con un funzionamento completamente diverso che ne
riduce, in teoria, i rischi per la salute, il “vaping” promette
di disincentivare il vizio delle bionde senza soffrire troppo. Ma
l'invito degli esperti è alla massima cautela : le offerte sul
mercato non sono tutte uguali.
A
Genova nelle ultime settimane sono stati sequestrati 3000 pezzi non
idonei alla vendita. Uno di questi, arrivato dalla Cina, è esploso
nelle mani di un 25enne provocandogli danni agli occhi. E i
prodotti certificati ? Al momento, mancano studi che ne dimostrino
la reale efficacia e sicurezza.
Esistono
diversi tipi di sigarette elettroniche, tutte composte da tre parti :
l'atomizzatore, che serve a generare il vapore, la cartuccia,
(corrispondente al filtro), che contiene acqua distillata più varie
sostanze, (nicotina e aromi), e la batteria ricaricabile. Quando si
aspira, l'atomizzatore si attiva trasformando il liquido in vapore.
Questo, passando attraverso il filtro, assume un gusto gradevole.
Una piccola luce si illumina durante l'aspirazione, simulando la
combustione del tabacco, e segnala se la batteria è scarica.
Ogni
ricarica di liquido consente dalle 70 alle 120 aspirazioni, il numero
varia a seconda del modello. Difficile fare una stima precisa dei
costi : si parte dai 15 Euro per i più semplici, fino a superare i
100 Euro per i kit completi di caricabatterie e ricariche.
Il
segreto di tanto successo ? L'idea che l'e-cigarette sia meno
nociva per la salute, (anche se questa proprietà è ancora tutta da
dimostrare), perchè si aspirano minori quantità di nicotina,
(esiste anche la versione nicotina free), e soprattutto vengono
eliminati i prodotti della combustione, catrame, ossido di carbonio e
altre sostanze irritanti, molto pericolose per la salute. In più
la e-cigarette permette di “mimare” il rituale caro al tabagista.
E può essere utilizzata anche nei luoghi in cui le bionde sono
vietate.
In
attesa di studi definitivi l'OMS, (Organizzazione Mondiale della
Sanità), non ha mai dato al sua approvazione : le pseudo sigarette
non solo non sono innocue, ma metterebbero a repentaglio le campagne
anti-fumo. In Italia, l'Istituto Superiore di Sanità, ha espresso
tutte le sue perplessità : “Non disponendo ancora dei risultati di
alcuni studi, attualmente in corso, non sappiamo se le sigarette
elettroniche siano un presidio utile, né se comportino o meno dei
rischi”, sottolinea la dottoressa Roberta Pacifici, direttore
dell'Osservatorio Fumo Alcool e Droga dell'istituto Superiore di
Sanità. E' presto, dunque, per il via libera definitivo. “Nel
frattempo non si possono vantare proprietà terapeutiche in assenza
di un riscontro scientifico certo e di una regolamentazione
adeguata”, continua l'esperta. “Di questi prodotti si sa ancora
troppo poco : le proposte sono numerose, accomunate solo dal
meccanismo d'azione. Le sostanze contenute, invece, sono le più
diverse e non sempre note al consumatore. Al momento, quella della
e-cigarette sembra più una moda che un presidio di tutela della
salute.
“Se
ne verranno dimostrate efficacia e sicurezza le sigarette
elettroniche potranno entrare nel corredo delle strategie anti-fumo
raccomandate, magari in abbinamento ai metodi già collaudati”,
prosegue la dottoressa Pacifici. “Dovranno però essere
inquadrate come farmaci a tutti gli effetti, come già accade in
diversi paesi tra cui Belgio, Germania e Portogallo. Del tutto
equiparabili, dunque, ai prodotti sostitutivi della nicotina, come
compresse, cerotti, gomme da masticare e spray, in cui le sostanze
contenute e in particolare la quantità di nicotina sono
rigorosamente quantificate. Per ora il consiglio, se si vuole
provare questa opzione, è di rivolgersi ai centri anti-fumo, che
sono oltre 400 in Italia, distribuiti su tutto il territorio
nazionale. Li operano professionisti qualificati che possono
indirizzare il fumatore verso scelte consapevoli e oculate”.
I
dubbi da chiarire.
La
presenza di nicotina.
Alcuni
prodotti contengono nicotina in quantità variabile. Innanzitutto è
importante conoscere le quantità esatte anche per permettere al
fumatore di diminuire progressivamente l'assunzione senza scatenare i
sintomi dell'astinenza. Perplessità suscita anche il fatto che
questo percorso possa essere seguito da soli. Con il fai-da-te si
rischia di ricadere nella spirale della dipendenza : secondo alcuni
studi, succede nel 90% dei casi.
Le
sostanze contenute.
Il
fumatore potrebbe essere ingannato dalla presunta innocuità del
prodotto : in realtà non si fuma solo vapore acqueo, ma una miscela
di sostanze la cui sicurezza è ancora da dimostrare. In quasi
tutte le soluzioni è presente dipropilenglicole, usato per conferire
al vapore l'aspetto del fumo vero. Di questa sostanza, però, non è
mai stata provata la sicurezza per inalazione. Stesso discorso per
aromi e sapori aggiunti. Uno studio aveva dimostrato come lo scopo
degli additivi inseriti nelle sigarette comuni fosse aumentare la
dipendenza : la stessa accusa potrebbe essere mossa ai produttori
delle sigarette a vapore. Diversi paesi, in linea con le
raccomandazioni dell'OMS, si stanno impegnando per eliminare queste
sostanze.
L'efficacia.
Mancano
dati certi anche sull'impatto a lungo termine sul comportamento dei
fumatori : con il tempo la gestualità del fumo potrebbe addirittura
essere favorita, anziché disincentivata. Le e-cigarette non si
consumano, sono piacevoli da “assaggiare”, (oltre al gusto simile
al tabacco si spazia dai frutti esotici fino al cioccolato e al
cappuccino), e, in teoria, si possono utilizzare ovunque. Per
questo, tra le raccomandazioni dell'Istituto Superiore di Sanità,
c'è quella di estendere la legge anti-fumo anche a questi strumenti.
Le
indicazioni d'uso.
Più
precisione e puntualità sono richieste pure sul fronte informativo :
il prodotto deve essere accompagnato da un foglietto con le
condizioni d'uso, come il “bugiardino” dei farmaci. Per
esempio, la concentrazione di nicotina deve essere segnalata, con le
avvertenze sugli effetti per la salute. Da evidenziare anche la
pericolosità dello strumento per i bambini, che possono scambiarlo
per un giocattolo, così come il divieto di vendita ai minori di 16
anni. Queste disposizioni sono già state adottate dal ministero.
La
reperibilità.
Acquistando
su internet, la possibilità di incorrere in prodotti contraffatti è
alta, un pericolo soprattutto per i più giovani, attratti dai costi
bassi. Meglio rivolgersi ai rivenditori autorizzati, (farmacie e
negozi specializzati), e controllare la presenza del marchio di
garanzia della Comunità Europea, (indica la conformità del prodotto
alle direttive internazionali), che deve riguardare sia la parte
elettronica che quella chimica.
In
attesa di conferme dalla scienza, sono i numeri a decretare il
successo delle e-cigarette nel nostro paese. In soli 12 mesi, il
giro d'affari del fumo elettronico ha fatto registrare numeri da
capogiro : 200 operatori, 1500 addetti, 20 nuovi negozi alla
settimana, 100 milioni di fatturato.
Mentre
decresce il consumo di sigarette tradizionali, in calo del 15%. Un
dato positivo, se si pensa che, secondo diverse ricerche, gli
italiani fanno sempre più fatica a smettere di fumare. Per la
Fondazione Veronesi ci è riuscito meno di un fumatore su 4.
Intanto, aumenta la dipendenza nelle donne e nei giovani : secondo i
sondaggi, le prime fumano per rilassarsi, i secondi per gestire
l'ansia per il futuro.
Un
aspetto confermato dal Codacons : una ricerca ha rilevato che la
crisi economica spinge gli italiani ad accendere più sigarette.
Effect of an electronic nicotine delivery device (e-Cigarette) on smoking reduction and cessation: a prospective 6-month pilot study
RispondiEliminaReceived: 25 November 2010
Accepted: 11 October 2011
Published: 11 October 2011
© 2011 Riccardo Polosa ; licensee BioMed Central Ltd.
This is an Open Access article distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0), which permits unrestricted use, distribution, and reproduction in any medium, provided the original work is properly cited.
Abstract
Background
Cigarette smoking is a tough addiction to break. Therefore, improved approaches to smoking cessation are necessary. The electronic-cigarette (e-Cigarette), a battery-powered electronic nicotine delivery device (ENDD) resembling a cigarette, may help smokers to remain abstinent during their quit attempt or to reduce cigarette consumption. Efficacy and safety of these devices in long-term smoking cessation and/or smoking reduction studies have never been investigated.
Methods
In this prospective proof-of-concept study we monitored possible modifications in smoking habits of 40 regular smokers (unwilling to quit) experimenting the 'Categoria' e-Cigarette with a focus on smoking reduction and smoking abstinence. St proof-of-concept udy participants were invited to attend a total of five study visits: at baseline, week-4, week-8, week-12 and week-24. Product use, number of cigarettes smoked, and exhaled carbon monoxide (eCO) levels were measured at each visit. Smoking reduction and abstinence rates were calculated. Adverse events and product preferences were also reviewed.
Results
Sustained 50% reduction in the number of cig/day at week-24 was shown in 13/40(32.5%) participants; their median of 25 cigs/day decreasing to 6 cigs/day (p < 0.001). Sustained 80% reduction was shown in 5/40(12.5%) participants; their median of 30 cigs/day decreasing to 3 cigs/day (p = 0.043). Sustained smoking abstinence at week-24 was observed in 9/40(22.5%) participants, with 6/9 still using the e-Cigarette by the end of the study. Combined sustained 50% reduction and smoking abstinence was shown in 22/40 (55%) participants, with an overall 88% fall in cigs/day. Mouth (20.6%) and throat (32.4%) irritation, and dry cough (32.4%) were common, but diminished substantially by week-24. Overall, 2 to 3 cartridges/day were used throughout the study. Participants' perception and acceptance of the product was good.
Conclusion
The use of e-Cigarette substantially decreased cigarette consumption without causing significant side effects in smokers not intending to quit (http://ClinicalTrials.gov webcite number NCT01195597).
Modesto Greco