Mi
viene un dubbio. Ma che i Maya fossero di Taglio di Po o di Adria ?
Già
perchè tutti quanti gli danno originari del Sud-America, ma giù di
là, a parte qualche sparatoria e qualche piccola rivoluzione, non
succede mai nulla di particolarmente disastroso.
Mentre
in Polesine potrebbe purtroppo accadere una grave sciagura, nella
totale indifferenza del mondo politico e civile : un'altra alluvione
del Po !
Da
tempo sto notando la situazione di totale abbandono e incuria, di
argini, golene, rive, anse, non solo del grande fiume, ma di tutti
quelli a lui collegati, in particolar modo l'Adige e il Canalbianco.
Senza
parlare poi della totale assenza dei lavori di dragaggio, severamente
vietati con legge dello stato, legge caldeggiata dal partito dei
Verdi, che segnalavano nei dragaggi come una distruzione
dell'eco-sistema del fondale e del fiume in generale.
Niente
di più falso ! I lavori di dragaggio sono assolutamente necessari
per mantenere quella quota ragionevole di fondale, atta a garantire
il corretto scorrere della massa d'acqua, che contrariamente,
forzerebbe pericolosamente sugli argini ; come infatti sta facendo
ora.
Il
dragaggio è fondamentale inoltre per facilitare il più possibile la
navigazione delle unità fluviali, le bettoline ; anche se da decine
di anni si parla del potenziamento della navigazione fluviale che
toglierebbe migliaia di camion dalle già intasate strade, ma nulla
si è fatto in questo senso.
In
Italia, c'è la società autostrade che deve prendere i soldi del
pedaggio, mi pare ?!
Il
dragaggio è oltremodo necessario, perchè rappresenta l'unico
sistema di difesa che abbiamo attualmente per fronteggiare i periodi
di piena.
Se
è poi vero, come sembra lo sia, visto che la maggior parte dei
meteorologi concordano, e cioè che l'evoluzione del clima globale
sta andando verso la tropicalizzazione, quindi l'eliminazione delle
cosiddette mezze stagioni e considerevole aumento delle
precipitazioni, dobbiamo premunirci con cura e intelligenza a quello
che potrebbe significare un lungo periodo di piogge incontrollabili,
accompagnate poi da venti contrari da mare che rallentano il naturale
deflusso delle acque dolci.
Se
in tutto questo scenario, umido ma apocalittico, ci aggiungiamo un
fondale del fiume alto, carico di detriti e sabbia, anse trabocchetto
che assomigliano alle curve di Monza, la frittata è fatta !
L'acqua,
non trovando un suo sfogo naturale, finirebbe inevitabilmente per
straripare dagli argini, rompendoli anche, come già fece il grande
fiume a Occhiobello nella disastrosa alluvione del 51'.
Si
perchè c'è un limite all'innalzamento degli argini ; un limite
tecnologico e un limite fisico. Non si possono certo fare argini
alti fino alla Luna !
L'unica
strada percorribile è il dragaggio dei fiumi, oltre alla normale
manutenzione di argini e anse di cui accennavo prima.
Dragaggio
che viene periodicamente effettuato in tutti i grandi fiumi europei,
Danubio, Reno, Senna ecc. E non si capisce perchè in Italia non si
possa fare. Forse che in Italia i militanti del partito dei Verdi
sono più responsabili e preparati dei loro colleghi d'Europa ? O
forse in giro per l'Europa aleggia un vento di dittatura
filo-mafiosa, per cui i dragaggi vengono effettuati in barba a tutte
le più elementari norma di sicurezza e di tutela ambientale ?
Io
affermo, in maniera categorica ed assoluta, che i dragaggi sono
necessari per la salvaguardia e la sicurezza dei corsi d'acqua e,
nello specifico, del fiume Po.
In
tutti questi anni di incuria, milioni di tonnellate di detriti, si
sono depositati sui fondali dei fiumi, alzando pericolosamente il
livello dell'acqua, fin quasi a lambire le estremità degli argini.
Le foto che seguono a questo post, scattate tra l'Adige il Po e il
Canalbianco, sono sufficientemente eloquenti.
Sono
altresì convinto che se non si effettueranno lavori di dragaggio del
grande fiume, o prima o dopo assisteremo ad un evento disastroso.
E
non sarà disastroso solamente per il Polesine, badate bene. Ma
sarà disastroso per tutta Italia, visto che la stragrande
maggioranza dei traffici nord-sud si svolge lungo direttrici che
hanno ponti sul grande fiume, la cui chiusura o peggio distruzione,
significherebbe la paralisi dell'intero paese.
La
politica e anche la Protezione Civile non stanno facendo niente in
materia.
Ma
si sà, la politica preferisce i disastri, perchè poi con la
ricostruzione riesce ad acchiappare voti, mentre con la prevenzione i
voti non si prendono.
Non
voglio fare l'uccello del malaugurio ma in questa “atmosfera Maya”
da pre-fine del mondo, un pensiero da parte mia non poteva che andare
al grande fiume, al Po, che è un pezzo fondamentale della mia vita.
Vederlo
ridotto così, nell'ignoranza e nell'incompetenza delle istituzioni,
mi addolora tantissimo.
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Il pontestradale sul Po c/o Bottrighe. Notate come in mezzo al grande fiume si sia formato un isolotto di sabbia, attualmente parzialmente allagato. |
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Il livello dell'acqua è alto. |
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Le golene lungo il Po completamente allagate. |
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Questo è il Canalbianco c/o Baricetta. Anche qui il livello dell'acqua è alto e arriva quasi a lambire l'argine stradale. |
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Sempre l'Adige a S. Pietro di Cavarzere |
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Ponte sull'Adige c/o Cavanella d'Adige. Livello sempre alto |
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