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venerdì 14 dicembre 2012

I Maya erano polesani ? Il 21/12 alluvione del Po !


Mi viene un dubbio. Ma che i Maya fossero di Taglio di Po o di Adria ?
Già perchè tutti quanti gli danno originari del Sud-America, ma giù di là, a parte qualche sparatoria e qualche piccola rivoluzione, non succede mai nulla di particolarmente disastroso.
Mentre in Polesine potrebbe purtroppo accadere una grave sciagura, nella totale indifferenza del mondo politico e civile : un'altra alluvione del Po !
Da tempo sto notando la situazione di totale abbandono e incuria, di argini, golene, rive, anse, non solo del grande fiume, ma di tutti quelli a lui collegati, in particolar modo l'Adige e il Canalbianco.
Senza parlare poi della totale assenza dei lavori di dragaggio, severamente vietati con legge dello stato, legge caldeggiata dal partito dei Verdi, che segnalavano nei dragaggi come una distruzione dell'eco-sistema del fondale e del fiume in generale.
Niente di più falso ! I lavori di dragaggio sono assolutamente necessari per mantenere quella quota ragionevole di fondale, atta a garantire il corretto scorrere della massa d'acqua, che contrariamente, forzerebbe pericolosamente sugli argini ; come infatti sta facendo ora.
Il dragaggio è fondamentale inoltre per facilitare il più possibile la navigazione delle unità fluviali, le bettoline ; anche se da decine di anni si parla del potenziamento della navigazione fluviale che toglierebbe migliaia di camion dalle già intasate strade, ma nulla si è fatto in questo senso.
In Italia, c'è la società autostrade che deve prendere i soldi del pedaggio, mi pare ?!
Il dragaggio è oltremodo necessario, perchè rappresenta l'unico sistema di difesa che abbiamo attualmente per fronteggiare i periodi di piena.
Se è poi vero, come sembra lo sia, visto che la maggior parte dei meteorologi concordano, e cioè che l'evoluzione del clima globale sta andando verso la tropicalizzazione, quindi l'eliminazione delle cosiddette mezze stagioni e considerevole aumento delle precipitazioni, dobbiamo premunirci con cura e intelligenza a quello che potrebbe significare un lungo periodo di piogge incontrollabili, accompagnate poi da venti contrari da mare che rallentano il naturale deflusso delle acque dolci.
Se in tutto questo scenario, umido ma apocalittico, ci aggiungiamo un fondale del fiume alto, carico di detriti e sabbia, anse trabocchetto che assomigliano alle curve di Monza, la frittata è fatta !
L'acqua, non trovando un suo sfogo naturale, finirebbe inevitabilmente per straripare dagli argini, rompendoli anche, come già fece il grande fiume a Occhiobello nella disastrosa alluvione del 51'.
Si perchè c'è un limite all'innalzamento degli argini ; un limite tecnologico e un limite fisico. Non si possono certo fare argini alti fino alla Luna !
L'unica strada percorribile è il dragaggio dei fiumi, oltre alla normale manutenzione di argini e anse di cui accennavo prima.
Dragaggio che viene periodicamente effettuato in tutti i grandi fiumi europei, Danubio, Reno, Senna ecc. E non si capisce perchè in Italia non si possa fare. Forse che in Italia i militanti del partito dei Verdi sono più responsabili e preparati dei loro colleghi d'Europa ? O forse in giro per l'Europa aleggia un vento di dittatura filo-mafiosa, per cui i dragaggi vengono effettuati in barba a tutte le più elementari norma di sicurezza e di tutela ambientale ?
Io affermo, in maniera categorica ed assoluta, che i dragaggi sono necessari per la salvaguardia e la sicurezza dei corsi d'acqua e, nello specifico, del fiume Po.
In tutti questi anni di incuria, milioni di tonnellate di detriti, si sono depositati sui fondali dei fiumi, alzando pericolosamente il livello dell'acqua, fin quasi a lambire le estremità degli argini. Le foto che seguono a questo post, scattate tra l'Adige il Po e il Canalbianco, sono sufficientemente eloquenti.
Sono altresì convinto che se non si effettueranno lavori di dragaggio del grande fiume, o prima o dopo assisteremo ad un evento disastroso.
E non sarà disastroso solamente per il Polesine, badate bene. Ma sarà disastroso per tutta Italia, visto che la stragrande maggioranza dei traffici nord-sud si svolge lungo direttrici che hanno ponti sul grande fiume, la cui chiusura o peggio distruzione, significherebbe la paralisi dell'intero paese.
La politica e anche la Protezione Civile non stanno facendo niente in materia.
Ma si sà, la politica preferisce i disastri, perchè poi con la ricostruzione riesce ad acchiappare voti, mentre con la prevenzione i voti non si prendono.
Non voglio fare l'uccello del malaugurio ma in questa “atmosfera Maya” da pre-fine del mondo, un pensiero da parte mia non poteva che andare al grande fiume, al Po, che è un pezzo fondamentale della mia vita.
Vederlo ridotto così, nell'ignoranza e nell'incompetenza delle istituzioni, mi addolora tantissimo.

Il pontestradale sul Po c/o Bottrighe. Notate come in mezzo al grande fiume si sia formato un isolotto di sabbia, attualmente parzialmente allagato.


Il livello dell'acqua è alto.

Le golene lungo il Po completamente allagate.

Questo è il Canalbianco c/o Baricetta. Anche qui il livello dell'acqua è alto e arriva quasi a lambire l'argine stradale.

Sempre l'Adige a S. Pietro di Cavarzere

Ponte sull'Adige c/o Cavanella d'Adige. Livello sempre alto






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