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giovedì 6 dicembre 2012

Disperati mai, incazzati sempre !


Non smetterò mai di ringraziare Oscar Giannino per la sua meritoria opera di giornalista, assolutamente sopra le righe, che quotidianamente porta avanti dai microfoni di “Radio24” e dai post del “Chicago Blog”. Voce completamente fuori dal coro dell'edulcorata e sotto-proporzionata informazione italiana, Giannino per primo e con fermezza, grida “Stato ladro e assassino”, ed è la verità vera !
Come rimanere impassibili a tutti i casi di suicidi legati alla crisi, agli attacchi di Equitalia, alle banche che rendono impossibile il lavoro anche a chi i soldi li ha o a chi ha perso il lavoro e non né trova un altro ?
Lo sapevate che dall'inizio dell'anno 2012, c'è stato quasi un suicidio al giorno legato alla crisi e allo “Stato ladro e assassino”, e allo”Stato ladro e assassino” che non fa nulla per cercare di creare delle misure di ripresa, perchè il suo unico scopo è perpetuare il suo potere filo-mafioso, di ricchezza e privilegi alla faccia della gente onesta che lavora e che fa impresa seriamente, senza sussidi statali, UE o vari fondi strutturali pescati qua e la ?
Pochissimi altri giornalisti, nell'italico pantano della cosiddetta informazione, hanno affrontato questi argomenti. Che dire poi della fantastica iniziativa “disperatimai@radio24.it”, quel canale sempre aperto e rivolto a tutti quelli in procinto di compiere l'ultimo gesto, oramai stremati dall'indifferenza, dallo stato ladro e dai suoi servitori nazisti. E si, perchè anche coloro che giurano fedeltà allo stato, sono ladri e assassini alla sua stessa stregua, anzi, sono il suo braccio armato e violento.
A Rovigo, tanti anni fa, c'era un galantuomo, tale Lino Bedendo, che a fronte di un controllo fiscale perpetrato dalla GESTAPO, oops ..., pardon ..., leggi GUARDIA DI FINANZA, vedendosi accerchiato e trattato peggio di un delinquente da ben 18 (diciotto) finanzieri piombati nel suo negozio di biciclette, probabilmente preso dal panico e dalla disperazione, ingerì dell'acido per batterie e morì due mesi dopo, leggi QUI.
Leggetevelo l'articolo datato febbraio 1997, e vi renderete conto di come in 15 anni le cose non siano cambiate per niente, anzi di come siano peggiorate.
Questo è stato il ns. grande errore ! L'aver lasciato correre, il non esserci incazzati prima, l'aver girato la testa dall'altra parte e aver quindi permesso che simili oscenità e violenze si perpetrassero praticamente impunite.
Fino ad arrivare ai disperati estremi di questo sciagurato anno 2012.
Lo stato è quel subdolo criminale che ti ruba 50 Euro perchè hai superato di 2 km il limite di velocità, e poi ti nega la sicurezza a fronte dei continui furti notturni nelle case e all'incessante aumento della microcriminalità, altra nostra attuale piaga !
Ho voluto ricordare Lino Bedendo, uno perchè mi sembra un caso emblematico sulla prepotenza e criminale violenza dello stato ladro, e due perchè proprio il 12 dicembre di quest'anno saranno trascorsi ben 16 anni da quel blitz che subì nel suo negozio, nel suo mondo, nella sua vita, che improvvisamente gli apparve insopportabile tanto da negarsela, da compiere quell'estremo e razionale gesto, che a qualcuno suscita sdegno, ma che ai più suscita rispetto, e che è il suicidio, la lucida intenzione di togliersi la vita.
Anch'io ho massimo rispetto per il suicida, non penso si tratti di una vigliaccata. Di una debolezza sicuramente, ma chi non ha fragilità e debolezze ? Forse i supereroi patinati dei Comics, ma quella non è realtà, non è vita ! La vita è una continua lotta, una continua sopportazione e chi è il vincitore se non colui che non ha mai smesso di sognare ?!
Ecco, Lino Bedendo smise di sognare quel 12 dicembre del 1996, aggredito dalla Guardia di Finanza al soldo dello stato ladro italiano !
E quest'anno migliaia di persone hanno smesso di sognare, perchè sono migliaia le persone che si sono tolte la vita o hanno tentato di farlo, per cause riconducibili allo stato ladro, alle tasse esose, ai crediti inrecuperabili, al lavoro che non c'è !
Anch'io qualche volta, sono sincero, ho pensato di farla finita !
Ho pensato a come sarebbe meglio e senza problemi la vita nel limbo della non-vita. Ma poi qualcosa dentro di me mi diceva “No cazzo, devo fargliela vedere, devo spaccarli i denti, devo fargli sputare sangue !”
Ecco perchè mi sento di dire “disperati mai, incazzati sempre”, perchè solamente l'incazzatura ti può aprire il cervello. E' quella scarica di adrenalina che ti consente di avere la forza e la lucidità per andare avanti, sempre più motivato che mai !
Certo, probabilmente è una ricetta troppo personale, ma non ne ho altre !
Per cui Vi ripeto : “Disperati mai, incazzati sempre!”


Ascoltate QUI la trasmissione di Oscar Giannino su Radio 24, di giovedì 6 dicembre 2012. Ne vale la pena !
Un ringraziamento veramente di cuore anche a Simona Pedrazzini, per il grande lavoro di sensibilizzazione che sta svolgendo su questo spinoso argomento, anche grazie alla pagina Facebook “Piccoli imprenditori e i suicidi di stato”. Clicca QUI.


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