E'
proprio vero che non c'è mai fine al cattivo gusto !
Domenica
pomeriggio, (domenica 13 maggio 2012 h 15 su Iris), ho avuto la
sfortuna di assistere al film “ The Producers. Una gaia commedia
neonazista “.
Praticamente
si favoleggiava in autentico stile Broadway, cioè il “musical”,
sulla messa in scena di una commedia musicale su una quanto mai
fantomatica “Primavera di Hitler”.
E'
proprio questo infatti il titolo del musical prodotto dai
“Producers”, che intenzionalmente vuole essere un fiasco, per
poter fregare soldi al fisco.
Ovviamente,
nel rispetto di tutti i canoni operistici, l'opera che si auspicava
un fiasco, finisce per essere un grande successo, i “Producers”
beccano un sacco di soldi e una lieve condanna, poi condonata, per
apologia di nazismo. E vorrei ben vedere !
Si
perché il tema del “musical”, se non l'avete capito, è proprio
Adolf Hitler e suoi asseriti trascorsi da ballerino bisessuale.
Ecco
quindi entrare in scena una sgangherata band di gay, che ha l'arduo
compito di rendere ballabile e soffice, quindi “gaio”, il nazismo
e il suo capo all'interno della commedia, stravolgendo altresì il
corso della storia, facendo quindi vincere la guerra ai nazisti, che
festeggiano il dominio del mondo in divisa, in parata e ballando i
motivetti tanto cari alla “Musica Hall”, con tanto di
sculettamento e “sciubidù”.
A
parte certe trovate, non per altro originali ma sempre simpatiche,
contenute qua e là nel film, ma c'era proprio bisogno di utilizzare
un soggetto simile per fare un film musicale ?
C'era
proprio bisogno di ridicolizzare e quasi “umanizzare” quella che
è stata la più grande catastrofe dell'umanità ?
C'era
proprio bisogno di “camuffare” con l'arma del musical e
dell'operetta, quella che è stata la più grande aberrazione
dell'intelligenza e dell'anima umana ?
Sinceramente
penso proprio di no e devo dire che mi ha disgustato molto quel film,
soprattutto mi ha disgustato la pochezza di argomenti e ispirazione
di questi guru americani della comunicazione.
Vado
controtendenza rispetto la critica degli esperti di MyMovies, (leggi qui), ma si sa, la critica a volte è ispirata da altri fattori che
non dalla reale bontà dell'opera.
Si
è vero, anche “Sturtruppen” ridicolizzava il nazismo e il suo
capo, ma tutto era fatto in una atmosfera estremamente più moderata,
mai urlata e altamente, squisitamente e palesemente comica.
Trovo
veramente di cattivo gusto la spettacolarizzazione di questa
tristissima pagina della storia dell'umanità.
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