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mercoledì 16 maggio 2012

Investimenti " POP-olari "



Ormai non e solo un vociferare. La data dell'asta sulla collezione di Gunter Sachs è ufficiale : martedì 22 e mercoledì 23 maggio 2012 a Londra, Sotheby's offrirà infatti circa 300 opere ed oggetti appartenuti al famoso playboy tedesco ed ex marito di Brigitte Bardot. La stima della raccolta di opere è calcolata attorno ai 20 milioni di sterline, circa 24 milioni di Euro, ed il nucleo centrale della collezione è rappresentato dai capolavori della Pop Art, con artisti del calibro di Andy Warhol, Tom Wesselmann e Roy Lichtenstein.
La passione per la Pop Art sta infatti dilagando nel mercato dell'arte : le opere del 900 vantano spesso prezzi eccezionali e attirano l'attenzione dei collezionisti di tutto il mondo.
La Pop Art nacque in America negli anni 50, dall'incontro tra arte e mass-media, per documentare la cultura popolare americana e trasformare in icone le immagini più note dei mass-media stessi, (packaging, televisione, pubblicità, cinema). Il nome Pop deriva infatti proprio dalla parola “popolare”, di cui è il diminutivo. In realtà il termine è stato coniato in Gran Bretagna nel 1955, ma non sorprende che gli americani presero a cuore la causa consumista con maggiore convinzione e divennero così i pionieri del movimento.
Dopo la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti stavano diventando rapidamente un consumatore vorace. Era l'inizio dell'era della manipolazione commerciale, della celebrità, dell'esibizionismo, del successo facile e della omogeneizzazione. Così anche molti artisti, improvvisamente, non vollero creare più pezzi unici, ma opere in serie, per farne un prodotto di consumo replicabile come le merci dei supermercati.
Tra i maggiori esponenti di questo movimento i principali sono Andy Warhol, (1928-1987), il creatore assoluto, Claes Oldenburg, (1929), che ideò la Pop Art in 3D, Richard Hamilton, (1922-2011), famoso per la sua pittura a collage, Roy Lichtenstein, (1923-1997), la cui immagine si lega indissolubilmente ai fumetti e Tom Wesselmann, (1931-2004), popolare per gli audaci e sbalorditivi nudi femminili.
Tutti questi artisti non vivevano di stenti come i loro predecessori, ma adottavano uno stile di vita lussuoso e spesso trasgressivo : Andy Warhol, per esempio, era solito circondarsi di personaggi eccentrici che passavano per il suo studio di New York, la “Factory”, luogo di ritrovo di artisti e superstar, dove vennero girati anche numerosi film dell'artista.
Fu proprio così che durante un suo viaggio a Saint Moritz, Andy Warhol, incontrò per la prima volta Gunter Sachs e ne divenne presto amico. Il ricco playboy organizzò ad Amburgo, nel 1972, la prima mostra europea dell'artista americano e divenne il proprietario di gran parte delle opere esposte, che acquistò in silenzio per non ferire l'artista e amico americano, visto che l'evento fu un fallimento totale. Questo gesto d'amicizia, probabilmente, verrà a breve riconosciuto come uno dei più profittevoli nella storia dell'arte.
Quello di Londra non è l'unico appuntamento con Andy Warhol. A New York infatti, il 9 maggio, è stata messa all'asta, sempre da Sotheby's, l'opera intitolata “Double Elvis”, che è stata aggiudicata per la “popolare” cifra di 37 milioni di dollari. Il dipinto ritrae il re del rock vestito da cowboy ; la parola double, del titolo, fa riferimento all'ombra dello stesso cantante che appare di fianco a lui. Questo è solo uno dei 22 dipinti serigrafici di Elvis e venne esposto alla Ferus Gallery di Los Angeles alla fine del 1963. Nove di loro sono attualmente in collezioni museali, tra cui il Museum of Modern Art di New York. Nel 2004 Christie's aveva venduto un dipinto simile, “Single Elvis”, per 3,4 milioni di dollari.
Le opere di Warhol sembrano quindi continuare a essere tra le più ricercate dagli appassionati d'arte e dai collezionisti. Tuttavia vi sono anche opere di artisti italiani appartenenti al movimento della Pop Art, come Mario Schifano, (1934-1998), Mimmo Rotella, (1918-2006) e Piero Manzoni, (1933-1963), che offrono interessanti occasioni a cifre più contenute rispetto ai colleghi americani.
Il maggior numero di opere battute al martello è quello raggiunto da Schifani con 2668 passaggi in asta, contro i 1083 di Rotella e i solo 428 di Manzoni. Nell'ultimo decennio le quotazioni di questi artisti sono state in crescita, con punte massime sui 350.000 dollari per Schifano e sui 850.000 dollari per Rotella. Il prezzo massimo sul mercato secondario italiano, raggiunto da Manzoni, è invece di 988.000 Euro nel 2007 mentre, nello stesso anno, all'estero, una sua opera è stata venduta per 4,5 milioni di dollari, il doppio della stima iniziale.
Il nome sembra quindi proprio essere stato di buon augurio : la Pop Art è infatti popolare non solo di nome e contenuti, ma col passare del tempo sembra esserlo anche tra collezionisti e investitori. A parte i prezzi, non proprio “popolari” !




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