Quando
John Adamek, Rainer Homan e Uwe Schomann si incontrano nelle loro
case ad Amburgo, danno il via alle loro sessioni di consultazione e
scambio, dispiegando con fare liturgico le stuoie di velluto rosso
che proteggono le spille tra le loro morbide pieghe. I tre
collezionisti hanno raccolto finora 22.000 esemplari. Questi sono
riposti in maniera ordinata in speciali contenitori che, per quanto
pieni, non precludono mai la possibilità di accogliere nuovi pezzi.
Una volta aperti i raccoglitori si immergono in una vera e propria
venerazione.
John
confessa: "Le spille hanno sempre fatto parte della mia vita.
Sono cresciuto con loro. A casa ne ho di provenienti da tutto il
mondo, ma le mie preferite sono quelle legate al calcio, per via del
mio lavoro di arbitro. Quindi prevalentemente distintivi di club".
Nella sua collezione annovera per esempio un'antica spilla dell' FC
Viktoria datata 1895, il cui valore attuale si aggira intorno ai 200
euro.
Da
soli e in compagnia, i tre amici passeggiano spesso nei mercatini di
Amburgo, a caccia di nuovi esemplari e come tutti i collezionisti
sono sempre alla ricerca di pezzi rari. In genere sono due i fattori
che fanno nascere l'interesse nei confronti di una spilla : i
materiali e la storia. Alcune spille infatti, possono essere
considerate vere e proprie opere d'arte con i loro metalli, le pietre
e gli smalti. Altre invece colpiscono il cuore del collezionista,
provocando inevitabili palpitazioni, con gli aneddoti che le
coinvolgono.
Il
valore di una spilla è calcolato specialmente in base alla cura
delle parti smaltate e all'anno di fabbricazione. Secondo molti
collezionisti l'elemento più affascinante è la ricercatezza nei
dettagli. Purtroppo, però, oggi la maggior parte viene prodotta a
basso costo nei paesi asiatici, con un inevitabile perdita di qualità
e quindi, di appeal per i collezionisti presenti e futuri.
Molto
ricercate sono soprattutto le spille prodotte dai partiti politici in
passato. Più di 150 anni fa Abraham Lincoln le introdusse come mezzo
pubblicitario, utilizzandole per la prima volta come metodo di
comunicazione per la sua campagna presidenziale del 1860. Da quel
momento la spilla diventa veicolo di propaganda politica è uno
strumento per rafforzare il senso di appartenenza al partito. Una
tradizione che si è conservata fino ad oggi : Barack Obama con il
suo "Yes we can" appuntato sul petto, nel 2008 è diventato
il 44º presidente degli Stati Uniti.
Le
spille si sono ritagliate il loro spazio anche all'interno dei canali
di comunicazione e promozione delle grandi aziende. Se si indossa la
spilla di un marchio o di un prodotto, significa che se ne
condividono i valori o che si vuole esprimere apprezzamento nei suoi
confronti. Indossare il simbolo di una Ferrari può essere il vanto
di un proprietario o lo sfizio di un appassionato.
Il
mondo del collezionismo ha le sue regole e tradizioni, perlopiù
stabilite dagli appassionati stessi. Fanno eccezione le spille
Disney. Il colosso americano, sebbene abbia sempre venduto spille
promozionali, dal 1999 ha deciso di gestire in prima persona le
regole per lo scambio : nel "pins trading", (commercio di
spille), sono accettate solo quelle di metallo, non è possibile
scambiarle con denaro o con altri regali, ed è vietato toccare
quelle di un altro collezionista.
La
gestione diretta del trading presso i parchi tematici Disney, ha
contribuito alla diffusione del fenomeno, con la fidelizzazione di un
gran numero di collezionisti, bambini ed adulti, e la possibilità di
organizzare eventi speciali e controllarne il mercato.
Una
semplice spilla, però, può avere significati anche molto più
profondi. Per esempio, l'Associazione spille d'oro Olivetti, riunisce
veterani della storica azienda piemontese e tutti coloro che ne
condividono i valori aziendali. La Olivetti è stata tra le prime
società in Italia a voler premiare con la "spilla d'oro"
istituita dal fondatore Camillo Olivetti, la fedeltà al lavoro
all'azienda dei propri dipendenti e manager. Nel 1933 Camillo
Olivetti insigni con una spilla d'oro i dipendenti presenti in
società sin dalla sua fondazione. La tradizione continuò con la
loro assegnazione a tutti i lavoratori con 25 anni di anzianità.
L'associazione,
fondata nel 1946, continuò a operare sul territorio, curando la
memoria storica dell'azienda italiana. Ogni lavoratore custodisce la
propria spilla d'oro con la cura di un vero e proprio collezionista.
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