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venerdì 2 gennaio 2015

Fra vent'anni l'Italia non esisterà più !

Questa lettera pubblicata da “La Voce di Rovigo” il lunedì 29 dicembre 2014, a firma di Gianluca Cappello, emigrante italiano in Inghilterra, mi fa fare una riflessione sull'incredibile livello di degrado e sull'inarrestabile declino che sta vivendo il “non paese” italiano. Fino a farmi arrivare alla conclusione che fra vent'anni l'Italia non esisterà più !
Un paese che non vuole impresa, un paese dove lo scollamento tra istituzioni e società civile è totale, un paese affamato di denaro, non può considerarsi una nazione ma un girone dantesco.
Bene hanno fatto coloro che se ne sono andati e presto devono fare coloro che sono ancora indecisi, perché un paese che non rispetta la sua gente non merita di essere vissuto.
Io mi auguro che arrivi la Troika, così finalmente finirà questa farsa sulla democrazia e sui diritti, dei quali non abbiamo mai goduto. E sicuramente la Troika manderà a casa tutto quell'esercito di malfattori e incompetenti che da 40 anni governa il “non paese” italiano.


Gentile direttore, sono un italiano, (nato a Badia Polesine - RO, nel 1967), residente è domiciliato in Inghilterra da oltre 20 anni e regolarmente iscritto AIRE ; sono sposato con una cittadina inglese e padre di due figli che sto crescendo bilingue.
Ancora oggi soffro di nostalgia e di un amore sviscerato per la mia terra, che solo un emigrante attaccato alle proprie radici può provare. Naturalmente non manco di tornare nella mia città natale ogni qualvolta gli impegni me lo permettono, anche perché a Rovigo ho lasciato i miei genitori, gli amici e ... il cuore.
Forte di una formazione scolastica per la commercializzazione con l'estero e di altre importanti esperienze lavorative in Italia o qui fondato, e sto portando avanti un'azienda con un mio marchio intesa, a promuovere e divulgare prodotti made in Italy che commercializzo in tutto il Regno Unito e non solo. Seguo da vicino le vicende del mio paese che, soprattutto in questi ultimi tempi, lasciano purtroppo spazio ai continui scandali che fanno di noi un popolo di ladri e mafiosi.
So bene che non è così ! So bene che milioni di italiani come e più di me sudano sangue da decenni e, se ne valesse la pena, darebbero anche la vita, (molti l'hanno data), per riportare in auge un paese da sempre tra i più lodati e invidiati del mondo ma che ultimamente, grazie ad una classe dirigenziale ... indefinibile, ha portato la nazione alla rovina.
L'eco su quanto sta succedendo giunge qui a volte amplificato, ma spesso le notizie sono più complete di quanto non siano a vostro sapere e creano notevoli difficoltà di credito alle nostre iniziative e soffocando anche l'orgoglio delle nostre origini. Particolarmente in questi giorni veniamo scherniti e umiliati per la ramificazione mafiosa che ha coperto tutto lo stivale ; che si è infiltrata in ogni istituzione e luogo e che la fa da padrona alla luce del sole.
Una piovra i cui tentacoli si stanno muovendo su tutti i fronti accalappiando anche il respiro e soffocando la speranza di un'Italia migliore e, tra le altre schifezze, egregio direttore, secondo lei c'era proprio bisogno che nel recente caos delle tasse sulla casa, noi residenti all'estero che la "pagnotta" la guadagniamo fuori dai confini, per portare il nostro sangue in Italia, si dovesse essere tassati come fossimo dei Rockfeller ?
A nessuno, proprio a nessuno di questi "luminari" che così spudoratamente hanno legiferato, è venuto in mente che l'italiano all'estero potrebbe anche essere un povero Cristo senza beni e vivere in affitto senza proprietà alcuna nel paese che lo ospita ?
O forse sempre e comunque l'emigrante deve essere considerato la gallina dalle uova d'oro da spremere in ogni e qualsiasi occasione senza che nessuna voce si alzi a sua difesa ?
Perché una proprietà sfitta dell'emigrante, a prescindere, viene considerata seconda casa e come tale "tartassata" da imposizioni, tasse, tributi, eccetera, con l'applicazione del massimo delle aliquote ?
Come viene raggiunto dalle schede elettorali, perché l'emigrante regolarmente iscritto AIRE non viene informato dal proprio comune sul quanto in essere ?
È tenuto l'emigrante a rispondere alle successive eventuali sanzioni se non informato del quanto ?
Perché tanti amministratori, politici, industriali che in Italia frodano milioni, se scoperti vengono premiati con ridicoli patteggiamenti e si trattengono il resto del maltolto, (vedi non ultimo Galan e company), mentre l'emigrante che con il sangue porta la sua "ricchezza" in Italia viene tartassato e spolpato ?
Quanti perché gentile direttore e quanti altri ne avrei ancora, ma lei
avrebbe la bontà di ascoltarli ?
Io sognavo di tornare un giorno nel mio paese per sempre e, in previsione, avevo da poco acquistato casa. Mai l'avessi fatto !
Sempre nel caos che accompagna ogni anno la norma sui tributi, nel 2013 risultando proprietario di una prima casa, ho versato la bella cifra di 320 euro, (per me è un furto), mentre quest'anno 2014 il furto trasformato in rapina è quadruplicato a 1390 euro ! Sono terrorizzato ! Non è che nel 2015 me la ottuplicheranno ?
Ho deciso ! Sperando di vendere al più presto questa mia lussuosa proprietà, i miei futuri investimenti li farò qui ; prenderò la cittadinanza inglese e ai miei figli racconterò la fiaba dell'Italia ... "C'era una volta un paese ... che ora non c'è più ...".
La ringrazio davvero per l'accoglienza e porgendole i miei migliori saluti auguro a lei e collaboratori un sincero buon Natale.

Gianluca Cappello

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