Questa
lettera pubblicata da “La Voce di Rovigo” il lunedì 29 dicembre
2014, a firma di Gianluca Cappello, emigrante italiano in
Inghilterra, mi fa fare una riflessione sull'incredibile livello di
degrado e sull'inarrestabile declino che sta vivendo il “non paese”
italiano. Fino a farmi arrivare alla conclusione che fra vent'anni
l'Italia non esisterà più !
Un
paese che non vuole impresa, un paese dove lo scollamento tra
istituzioni e società civile è totale, un paese affamato di denaro,
non può considerarsi una nazione ma un girone dantesco.
Bene
hanno fatto coloro che se ne sono andati e presto devono fare coloro
che sono ancora indecisi, perché un paese che non rispetta la sua
gente non merita di essere vissuto.
Io
mi auguro che arrivi la Troika, così finalmente finirà questa farsa
sulla democrazia e sui diritti, dei quali non abbiamo mai goduto. E
sicuramente la Troika manderà a casa tutto quell'esercito di
malfattori e incompetenti che da 40 anni governa il “non paese”
italiano.
Gentile
direttore, sono un italiano, (nato a Badia Polesine - RO, nel 1967),
residente è domiciliato in Inghilterra da oltre 20 anni e
regolarmente iscritto AIRE ; sono sposato con una cittadina inglese e
padre di due figli che sto crescendo bilingue.
Ancora
oggi soffro di nostalgia e di un amore sviscerato per la mia terra,
che solo un emigrante attaccato alle proprie radici può provare.
Naturalmente non manco di tornare nella mia città natale ogni
qualvolta gli impegni me lo permettono, anche perché a Rovigo ho
lasciato i miei genitori, gli amici e ... il cuore.
Forte
di una formazione scolastica per la commercializzazione con l'estero
e di altre importanti esperienze lavorative in Italia o qui fondato,
e sto portando avanti un'azienda con un mio marchio intesa, a
promuovere e divulgare prodotti made in Italy che commercializzo in
tutto il Regno Unito e non solo. Seguo da vicino le vicende del mio
paese che, soprattutto in questi ultimi tempi, lasciano purtroppo
spazio ai continui scandali che fanno di noi un popolo di ladri e
mafiosi.
So
bene che non è così ! So bene che milioni di italiani come e più
di me sudano sangue da decenni e, se ne valesse la pena, darebbero
anche la vita, (molti l'hanno data), per riportare in auge un paese
da sempre tra i più lodati e invidiati del mondo ma che ultimamente,
grazie ad una classe dirigenziale ... indefinibile, ha portato la
nazione alla rovina.
L'eco
su quanto sta succedendo giunge qui a volte amplificato, ma spesso le
notizie sono più complete di quanto non siano a vostro sapere e
creano notevoli difficoltà di credito alle nostre iniziative e
soffocando anche l'orgoglio delle nostre origini. Particolarmente in
questi giorni veniamo scherniti e umiliati per la ramificazione
mafiosa che ha coperto tutto lo stivale ; che si è infiltrata in
ogni istituzione e luogo e che la fa da padrona alla luce del sole.
Una
piovra i cui tentacoli si stanno muovendo su tutti i fronti
accalappiando anche il respiro e soffocando la speranza di un'Italia
migliore e, tra le altre schifezze, egregio direttore, secondo lei
c'era proprio bisogno che nel recente caos delle tasse sulla casa,
noi residenti all'estero che la "pagnotta" la guadagniamo
fuori dai confini, per portare il nostro sangue in Italia, si dovesse
essere tassati come fossimo dei Rockfeller ?
A
nessuno, proprio a nessuno di questi "luminari" che così
spudoratamente hanno legiferato, è venuto in mente che l'italiano
all'estero potrebbe anche essere un povero Cristo senza beni e vivere
in affitto senza proprietà alcuna nel paese che lo ospita ?
O
forse sempre e comunque l'emigrante deve essere considerato la
gallina dalle uova d'oro da spremere in ogni e qualsiasi occasione
senza che nessuna voce si alzi a sua difesa ?
Perché
una proprietà sfitta dell'emigrante, a prescindere, viene
considerata seconda casa e come tale "tartassata" da
imposizioni, tasse, tributi, eccetera, con l'applicazione del massimo
delle aliquote ?
Come
viene raggiunto dalle schede elettorali, perché l'emigrante
regolarmente iscritto AIRE non viene informato dal proprio comune sul
quanto in essere ?
Perché
tanti amministratori, politici, industriali che in Italia frodano milioni, se scoperti vengono premiati con ridicoli patteggiamenti e
si trattengono il resto del maltolto, (vedi non ultimo Galan e
company), mentre l'emigrante che con il sangue porta la sua
"ricchezza" in Italia viene tartassato e spolpato ?
Quanti
perché gentile direttore e quanti altri ne avrei ancora, ma lei
avrebbe la bontà di ascoltarli ?
Io
sognavo di tornare un giorno nel mio paese per sempre e, in
previsione, avevo da poco acquistato casa. Mai l'avessi fatto !
Sempre
nel caos che accompagna ogni anno la norma sui tributi, nel 2013
risultando proprietario di una prima casa, ho versato la bella cifra
di 320 euro, (per me è un furto), mentre quest'anno 2014 il furto
trasformato in rapina è quadruplicato a 1390 euro ! Sono
terrorizzato ! Non è che nel 2015 me la ottuplicheranno ?
Ho
deciso ! Sperando di vendere al più presto questa mia lussuosa
proprietà, i miei futuri investimenti li farò qui ; prenderò la
cittadinanza inglese e ai miei figli racconterò la fiaba dell'Italia
... "C'era una volta un paese ... che ora non c'è più ...".
La
ringrazio davvero per l'accoglienza e porgendole i miei migliori
saluti auguro a lei e collaboratori un sincero buon Natale.
Gianluca
Cappello
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