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giovedì 2 gennaio 2014

Orizzonte rosa. Io sono l'orgasmo !

"Qui non insegniamo a raggiungere l'orgasmo, ma a divenire orgasmo", dichiara Rachel Cherwitz durante l'introduzione del seminario "Turned-on Women's class" organizzato dall'associazione Onetaste al numero 47 di Moss street, San Francisco. Ed è proprio questo uno dei climax che rappresentano meglio l'organizzazione, fondata nel 2004 dalla sex-guru Nicole Daedone con l'impegno di diffondere in California, e in America, la cultura, la filosofia dello "Slow Sex" attraverso l'OMing, Orgasmic Meditation.
La tecnica attinge ai principi della meditazione, che riguardano la consapevolezza e l'attenzione di ciò che succede all'interno del corpo e della mente. Non ha nulla di medico, ma si basa su una filosofia che - mescolando principi mutuati da yoga, kabbalah e meditazione buddista - mette in relazione la coscienza con la sessualità, passando attraverso il piacere. Si apprende in due sedi Onetaste : San Francisco, dove ci troviamo, e New York. Siamo andati a lezione, per capirne qualcosa di più.
"L'amplesso - dice Rachel - è una piccola parte del programma". "La pratica comincia fuori dalle lenzuola con la riscoperta del desiderio, per trasformare il potere dell'energia sessuale in una condizione onnipresente". Come il movimento dello slow food introduce la coscienza nel cibo, insegnando da dove viene e quali proprietà abbia, così lo slow sex insegna ad acquistare consapevolezza in fatto di sesso.
La lezione inizia con un primo compito affidato alle otto partecipanti del workshop : scrivere su post-it un desiderio e attaccarlo al muro. In 15 minuti le pareti della sala si riempiono : "vorrei essere sedotta quotidianamente in modo amorevole", scrive Maddie sul post-it verde; "Vorrei che la mia sensualità guidasse la mia vita", rivela Rose su quello fucsia.

"È fondamentale educare la donna a essere protagonista della propria sessualità. Troppe volte, per senso di inadeguatezza, inferiorità, negazione del diritto a godere, si mette da parte. Qui, invece, la invitiamo a sdraiarsi e a ricevere", spiega Cherwitz. Per creare il contesto ideale, però, sono necessarie due condizioni : fiducia e senso di protezione, che solo il giusto partner può garantire. Per questo c'è Ingroups, sessione di incontri di coppia organizzati ogni mercoledì dalle 19 alle 21. La serata ruota attorno a tre "hot games" : insight out, basato sulla condivisione delle proprie sensazioni; hot seat, in cui a turno i partecipanti rispondono a domande scomode; e intimacy, in cui ciascuno esprime le emozioni che la persona seduta accanto le suscita.
"I seminari - spiega Justine, insegnante e coach di Onetaste - servono per preparare i presenti, soprattutto le donne, alla pratica vera e propria dell'Om, e creare o aumentare l'intimità fra i partner". Alle coppie alle prime armi con l'Om, Justine consiglia di contattare un coach disposto a illustrare il metodo e ad accompagnarli passo passo nella sua esecuzione. Il cambiamento del rapporto lo si vede già dalla prima sessione, ma per risultati più efficaci si consiglia di esercitarsi per 10 giorni di fila, due volte al dì.
Per capire gli effetti della cura, siamo andati in visita presso la comunità degli Orning, un ex hotel a South Market, San Francisco, dove vivono i 50 membri di Onetaste. Una vera comune in cui si condividono pasti e attività : c'è chi si dedica all'organizzazione degli eventi, chi alla redazione dei blog, chi ai coach training. “Onetaste”, racconta Aubrey Fuller, residente, "ha cambiato la mia esistenza. Ora mi sento padrona del mio potere e non ho più timore di esibirlo. Appena ho messo piede qui dentro ho sentito che questo era il mio posto".

Anna Volpicelli

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