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giovedì 10 gennaio 2013

Lettera aperta al signor Putin.


Gentile sig. Putin Vladimir, illustre presidente della federazione Russa, chi le scrive è Ersilio Gallimberti, anagraficamente e giuridicamente domiciliato c/o la cosiddetta Repubblica Italiana, situata verso il centro sud del continente europeo, con quella strana protuberanza, somigliante ad uno stivale, nel mare Mediterraneo.
Descrizione probabilmente inutile poiché lei già conoscerà la repubblica essendo la terra natale del suo grande amico, Cav. Silvio Berlusconi e altresì terreno di conquista dei suoi ricchi imprenditori e investitori,neo-convertiti al capitalismo, nonché grandi amanti ed estimatori della cucina e della moda italiana.
Traggo spunto per questa mia a fronte del suo recente immenso atto di donazione del passaporto russo, e della successiva nazionalità, all'ex cittadino francese nonché noto attore e produttore vinicolo, Depardieu Gerard, il quale in maniera assolutamente legittima reclamava, a fronte della vittoria elettorale nel suo ex paese di una coalizione di sinistra, il diritto per l'uomo maturo e consapevole, di scegliere in maniera autonoma la sua nazionalità, allorchè intercedano gravi e importanti fatti quali, in primis, la immotivata ingerenza dello stato nella sfera personale dell'individuo e, in secondis, l'elevata tassazione.
Ora, io sottoscritto Ersilio Gallimberti, pur non avendo la notorietà e nemmeno le capacità recitative e drammaturgiche del famoso attore francese, al quale mi accomuna un grande amore per il vino ed i suoi derivati, vado a narrarle l'insostenibile situazione finanziaria e sociale che si sta verificando nel mio paese anagrafico quale :
_pedissequa e incontrollabile ingerenza dello stato nella sfera individuale del cittadino come limitazione dell'uso del contante e sorveglianza con successivo obbligo di rendicontazione di tutte le spese considerate extra dallo stato stesso,
_volume della tassazione diretta e indiretta assolutamente al di fuori di ogni controllo e paragone europeo e a totale discapito del cittadino-utente, oops.. pardon, volevo dire suddito, senza che allo stesso cittadino-utente-suddito vengano consegnati adeguati servizi e facilitazioni,
_totale assenza di giustizia, dalla più semplice commistione di pene ai rei dichiarati o accertati, alla più complicata, almeno relativamente, fissazione di udienza sia per quanto riguarda la cosiddetta giustizia penale, sia soprattutto per quella denominata civile,
_totale assenza di rappresentatività della classe politica, assoluta espressione di lobby e gruppi di potere economico e sociale,
_totale assenza di educazione e senso civico da parte dei cittadini-sudditi, dotati di identico mio documento anagrafico, per il quale il semplice parcheggio dell'autovettura, nell'apposito spazio assegnato, diventa un'impresa quasi impossibile, soggetta a strisciamenti, ammaccature e dispetti vari, figli della più assoluta inciviltà e disprezzo del prossimo.
Ora, gentile sig. Putin, a fronte di questi brevi punti che ho voluto narrarle e tutti relativi alla mia nativa “patria” Italia, nella quale ho serie difficoltà di inserimento, le chiedo, imitando il noto attore francese e appellandomi alla sua enorme magnanimità, se anche per la mia persona fisica, ella potesse quanto prima approntarmi un documento tipo passaporto e donarmi, o almeno affittarmi, la nazionalità russa. Dimodochè anche per la mia persona sia possibile inserirmi nel consesso russo, magari aprendo chissà, una pizzeria, estremamente gradite nel paese, dandomi così una possibilità di sopravvivenza attualmente difficilissima nel suolo italico.
Sono altresì consapevole di non penetrare nel paradiso in terra, essendo la Russia, patria di qualche ingiustizia e di qualche limitazione della libertà e del pensiero, ma accetto di buon grado il prezzo.
Accetto di non poter mandarla “affanculo” illustre presidente, ma di avere 1000 Euro in tasca, e accetto altresì la visita mensile di 4 energumeni ceceni in negozio, piuttosto che la visita annuale del primo testa di cazzo di finanziere o funzionario dell'agenzia delle entrate, che insieme fanno 2 teste di cazzo !
Guardi, meno che la sodomizzazione, accetto tutto signor Putin, pur di scappare da questa valle di lacrime che si chiama Italia, o meglio Itaglia.
Faccio altresì appello all'enorme amicizia che la lega al mio ex presidente del consiglio, della rep. Itagliana, il sig. Berlusconi Silvio, per il quale lei stesso non ha mai nascosto stima e fiducia in diverse interviste, e che rappresenta in maniera inequivocabile, lo stereotipo dell'italiano medio, quell'italiano alla Alberto Sordi, che lei sicuramente conoscerà sig. Putin.
Quell'italiano furbo, opportunista, senza scrupoli, arrampicatore che è stato comunque ed indiscutibilmente, uno dei motori dell'economia italica per almeno 60 anni ; quell'uomo medio arricchito che rimane sempre “peracottaro”, come dicono a Roma, quindi sorione, bonario, clemente, mai cattivo e vendicativo.
Si perchè, se Berlusconi non fosse così com'è, e con tutti i soldi che ha, a quest'ora avrebbe già pagato un piccolo esercito di mercenari per sterminare almeno metà dei giudici e metà dei giornalisti italiani, e in questo lei, caro sig. Putin, gli sarebbe molto prezioso.
Chi più di lei, gentile sig. Putin, illustre presidente della Russia, è competente in materia di eliminazione del dissenso e cancellazione delle voci contrarie.
Ma ha perfettamente ragione e nel tempo la sua strategia si è dimostrata vincente ! Cosa sono tutti questi dissensi ? Tutte queste opinioni differenti,
quando si persegue l'obbiettivo comune del 13 % di tax flat e lo stato non rompe le balle ?!
Questa è vita, sig. Putin, mentre in Italia lo stato è ladro !, ti ruba i soldi in banca o quando vai per strada e si permette pure di fare la morale.
Vede come sono malmesso io in Italia ?
E' per questo che le chiedo la nazionalità sig. Putin. Mi faccia diventare russo per carità, ma non per simpatie verso il comunismo, tutt'altro. Voi che l'avete vissuto per quasi un secolo sapete bene di cosa parlo, ma andatelo a spiegare ai mie connazionali che a 50 anni suonati di età vanno ancora in piazza con la bandiera rossa gridando : “ Comunismo vuol dire tutto per tutti ! ”
Anche se non sono importante e famoso come Depardieu, la prego sig. Putin, conceda anche a me la nazionalità russa.
Per lei è un piccolo gesto, ma per me può rappresentare la vita.
Si la vita, ha capito bene, perchè sperare di arrivare alla pensione per poi andare a mangiare alla mensa poveri dello “stato etico itagliano”, non è propriamente vivere, gentile sig. Putin.
Fiducioso che la presente verrà considerata con la dovuta benevolenza, porgo deferenti ossequi.



1 commento:

  1. adesso capisco che il disprezzo che ho provato nei confronti di Deardieu per il suo gesto....altro non era che rodimento di culo perchè lui c'è riuscito ed io continuerò a soccombere in questo stato di schiavitù....Bravo Gerard!!!

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