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venerdì 6 gennaio 2012

Arsenico e nuovi insaccati : il killer dei salami


Il killer dei “ salami “ !

Sta riscuotendo un discreto interesse sui giornali locali ed ha avuto anche l' onore del TG 3 Veneto, la notizia di questo agricoltore polesano che, stufo di subire continui furti dei suoi salami fatti in casa, ha deciso di contaminarne alcuni con del veleno per volpi.   Almeno come gesto di ripicca verso questi ladri farabutti.   Ovviamente, come spesso succede in questi casi, l' opinione pubblica si è subito divisa tra innocentisti e colpevolisti ; parliamoci chiaro, è l' argomento principe nei numerosi bar adriesi, dopo crisi e mancanza di soldi.   C'è chi dice che sia un cretino, un “ ebete “, un irresponsabile, insomma un “ killer dei salami “ !   Altri invece, più benevoli, lo considerano un povero cittadino vessato come sempre dai continui furti, dalla polizia che non li prende, dai magistrati che non li tengono dentro ma li mollano il giorno dopo, dalla crisi imperante e dalla necessità di farsi da mangiare in casa !   Insomma le più varie umanità prendono posizione al proposito, alimentate altresì dall' endemica penuria di notizie in Polesine, per cui i poveri giornalisti si attaccano proprio su tutto, per riempire i larghi spazi dei loro giornali.   C'è da dire comunque, che il povero agricoltore, subito dopo aver subito il furto, ha comunicato prontamente alla polizia di averne avvelenati tre, ( un cotechino, un salame e una bondola n. d. r. ), dimostrando quindi un certo buon cuore e forse anche una certa forma di ravvedimento per il gesto, perlomeno particolare, che ha compiuto ; chi lo sa ?, complice forse il clima natalizio, dovremo ringraziare Babbo Natale.   Me lo immagino il ns. amico agricoltore, con il cappello in testa, seduto davanti alla scrivania dell' appuntato, che fa : “ ma mi . . . el me scusa . . . a gavrià na roba da dire “.   “ Dicesse, me dicesse, non avesse timore “, risponde l' appuntato in un impeccabile dialetto siculo, naturalizzato Veneto.   “ Mi insoma, sicome a me so roto i cuiun . . . “, “ avanti parlasse, dicesse . . . “, replica seccato l' appuntato,   “ Bè insoma, mi a ghe no invelenà tri, chissà chi li magnasse e chi se cagasse dosso per na stimana ! “   Eh be, si sa, noi polesani con l' italiano non siamo molto avvezzi, però siamo dopo tutto brava gente, e il ns. amico agricoltore c'è l' ho dimostra.   Messo alle strette dalla sua coscienza, anche dopo aver subito l' ennesimo furto, crolla e dice la verità : “ ne ho avvelenati tre “, per fargliela pagare, per dimostrare a quei ladri, che non la possono fare sempre franca.   Ora bisogna dire che il veleno utilizzato, ( un volpicida ), non genera solo dissenteria, ma è un veleno letale a tutti gli effetti ; insomma fa morire.   Chissà.  Forse il ns. amico agricoltore non lo sapeva, o forse si, fatto sta che stamattina, ( giovedì 5 gennaio 2012 ), sul Gazzettino di Rovigo, che io non compro ma leggo esclusivamente al bar, c'è un bel articolone dove l' USL di Rovigo mette seriamente in guardia sui rischi letali nell' ingerimento di tale sostanza, invita ad acquistare salumi esclusivamente da persone sicure, e vi si legge altresì  una nota degli investigatori addetti alle indagini.   Sembra siano stati incaricati, nientepopodimeno, che il “ NCSI “ da San Daniele del Friuli : Nucleo Carabinieri Salumieri Italiani.   Prevedo due scenari : il primo, un crollo verticale del prezzo di salami, cotechini e soppresse.   E io godo, perchè potrò comprarli con poco e mangiarne tanti.   E il secondo, mica poi tanto ventilato nell' articolone del Gazzettino, di un “ avviso di garanzia “ per tentata strage al povero agricoltore polesano !   Siamo o non siamo il “ Belpaese “ !   


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