est consulting

est consulting
Il primo portale dedicato all'investitore italiano in Rep. Ceca e Slovacchia

domenica 15 dicembre 2013

Grande abbuffata, grande investimento !


 L'idea di una guida per turisti è stata pensata per la prima volta da Andrè Michelin, fondatore nel lontano 1896 dell'omonima azienda francese. La prima pubblicazione ufficiale risale al 1900 ed era limitata solamente al territorio nazionale e pensata per aiutare i pochi conducenti di auto dell'epoca.
Negli anni 20' invece, viene reinventata e si afferma come guida culinaria. Durante questo secolo ha acquisito sempre più fana e credibilità, fino a diventare quasi una bibbia della gastronomia.
La Michelin non è tuttavia l'unica fonte di ispirazione, per chi fosse in cerca di un ristorante di qualità. Anche i lettori della Zagat, (www.zagat.com), non sono mai scontenti della loro guida, così come chi cerca ispirazione nella classifica dei 50 Best Restaurants of the world, (www.theworlds50best.com).
I criteri di valutazione e i metodi di classifica, sono tendenzialmente allineati fra le tre guide, ma differiscono tra loro nella selezione dei giurati. La guida Michelin si basa sul giudizio di ispettori anonimi, ai quali è richiesta assoluta imparzialità ed è addirittura proibito avere contatti con i giornalisti. Il processo di valutazione viene ripetuto ogni anno, regione per regione.
I rating della Zagat hanno le stesse tempistiche ma, si basano su sondaggi tra 250.000 individui che valutano il cibo, l'arredamento, il servizio e i prezzi, su una scala di 30 punti. La classifica annuale di 50 Best Restaurants of the World, viene invece stilata da 837 esperti, tra ristoratori, gastronomi e giornalisti.
Nel caso della guida Michelin, i criteri di valutazione sono: qualità dei prodotti, raffinatezza delle preparazioni, precisione della cottura e dei condimenti. Inoltre vengono presi in considerazione anche la personalità della cucina, come pure la reattività dello chef e della sua squadra e il rapporto qualità-prezzo. Più si sale nella scala delle stelle, più il contenuto del piatto deve essere perfetto, equilibrato e curato.
L'ambiente, il comfort e i servizi, sono invece valutati a parte e classificati in base a forchette, (da una a cinque). Le stelle e le forchette sono indipendenti l'una dall'altra. I ristoranti a tre stelle nel mondo sono 105: il Giappone è il primo paese in classifica con 32 ristoranti. L'Italia ne vanta sette.
Come ogni investitore, anche il buongustaio deve decidere qual' è l'obiettivo del suo investimento: ottima cucina a qualunque prezzo o un buon equilibrio tra qualità e prezzo ? C'è chi ha deciso di non lasciarsi sfuggire nemmeno uno, dei ristoranti a tre stelle Michelin, intraprendendo il giro del mondo con l'unico scopo di sfidare le stelle, comodamente seduto a tavola. Andy Hayler, informatico inglese, ha iniziato l'avventura nel 2004 a sue spese, prima come hobby e poi come secondo lavoro. Ha ripetuto il giro nel 2008 e nel 2010 e ha creato un sito, www.andyhayler.com, che è diventato un punto di riferimento per gli appassionati.
Coloro che desiderano invece una vera e propria classifica, devono rivolgere la propria attenzione al 50 Best Restaurants of the World. Dopo aver conquistato il primo posto per tre anni consecutivi, il Noma di Copenhagen, si è aggiudicato nel 2013 il secondo posto, cedendo il gradino più alto del podio a El celler de Can Roca a Girona. Al terzo posto si è fatto spazio l'italiano Massimo Bottura con la sua Osteria Francescana a Modena.
A livello generale è ancora l'Europa a detenere il maggior numero di ristoranti premiati, grazie anche alla presenza di sette francesi nelle prime 20 posizioni e di cinque spagnoli.
 Questi ristoranti sono spesso rinomati, anche per la fama dei propri chef, che ne sono l'essenza. Oggi giorno però non basta più essere cuochi pluristellati, quando si può essere eletti lo chef del secolo. È questa la nomina conferita a Paul Bocuse dal prestigioso istituto gastronomico Culinary Institute of America, (CIA). Bocuse, 85enne chef francese, è considerato il padre della nouvelle couisine ed è il proprietario del ristorante a tre stelle L'Auberge di Lione.
Oltre al miglior chef del mondo, esiste anche il ristorante più bello del mondo, il Chan. Completamente nero, in alluminio: l'ambiente richiama la cucina panasiatica proposta dal locale, con un tocco di modernità. Chan è annesso all'hotel The Met, a Salonicco, in Grecia, e ha vinto due titoli assegnati come Restaurant&Bar Design Awards nel 2011.
Chi non ha già l'acquolina in bocca ?

Nessun commento:

Posta un commento