est consulting

est consulting
Il primo portale dedicato all'investitore italiano in Rep. Ceca e Slovacchia

giovedì 16 maggio 2013

Miseria e fedeltà. Sei povero? Sei fedele! Sei ricco? Sei infedele!



Accertato ormai da decenni di esperienza e di importanti ricerche socio-demo-psico-pettegole, che maschi e femmine tendono a tradire l'amante o il coniuge con una frequenza molto simile, spunta ora, come tributo al doloroso momento economico, una nuova questione legata al dominatore dei nostri pensieri : il portafoglio.
Tradiscono di più i ricchi o i poveri ? Esiste una relazione fra il reddito, (quello vero, non quello dichiarato), e la fedeltà ?
Il più recente lavoro di ricerca condotto per conto della Nbc su ben 140mila coppie americane sposate o in relazioni stabili, ha prodotto una serie di risultati molto curiosi e meno banali delle “pari opportunità” di corna, puntando al rapporto fra censo e corna e alle variazioni sull'antico tema proposte dalle nuove tecnologie.
Il criterio dell'”andare a letto” come forma decisiva e incontrovertibile di infedeltà si è esteso : la grande maggioranza degli interrogati, il 70%, considera anche il “websexing”, l'intrattenere un rapporto via web anche senza mai vedersi di persona, come infedeltà.
Sono centinaia i casi documentati di rapporti virtuali intrattenuti picchiettando sulla tastiera di un computer che sfociano a letto, anche dopo mesi o anni. Sorprende la durata della relazione proibita. Il tipico affair, l'avventura, la scappatella, non supera quasi mai la settimana, poco più di una sveltina con tempi supplementari, e sono quasi sempre le donne a chiudere in fretta la parentesi. E a dispetto della classica gag da commedia, il “cielo ! Mio marito !” con l'amante frettolosamente rinchiuso nel guardaroba, soltanto il 2% dei fedifraghi è stato sorpreso dal partner in flagrante delicto.
Non è neppure vero che “lo facciano tutti” o “tutte”. Se i traditori sono abbastanza numerosi, soprattutto dopo i primi cinque anni di matrimonio o di fidanzamento, (un tempo il prurito arrivava il settimo anno, oggi si fa tutto più in fretta), è ammirevole notare che mogli, mariti, fidanzati sono molto più fiduciosi e meno sospettosi di quanto dovrebbero essere. Soltanto una persona su tre dubita della fedeltà altrui, ma una su due è tradita.
Ma ecco nascosto nella montagne di cifre e percentuali, il piccolo dato che potrebbe, malinconicamente, consolare gli italiani che vedono la propria situazione economica scivolare verso il leggendario baratro. L'infedeltà è direttamente proporzionale al reddito. Chi più guadagna più cornifica.
Qui, la divergenza fra maschi e femmine appare netta. Per le donne, la situazione sociale o finanziaria non induce in tentazione e le signore ricche non sono più infedeli delle loro sorelle meno fortunate, forse perchè – insinua la ricerca senza dirlo esplicitamente per non apparire politicamente scorretta – le donne tendono ad acquisire successo e quattrini più avanti negli anni, quando il loro look, nonostante investimenti in bisturi e sostanze tossiche, si affievolisce.
Oltre i 300mila dollari di reddito annuo – 240mila euro – le infedeltà maschili cominciano invece ad assumere dimensioni epidemiche : oltre il 60%. Di nuovo, l'età ha una parte importante. L'uomo di successo che raggiunge i piani alti nella propria professione o nel conto corrente, conserva più attrattiva sull'altro sesso, anche senza metterci il “fattore potere”, e ci arriva proprio quando la sacra fiamma della passione coniugale si è un po' spenta.
L'offerta di tentazioni cresce insieme con il guadagno, il rango, il successo, proprio mentre si indebolisce il legame fisico con la propria compagna o moglie. Nell'affair, sia pure rapido, i maschi brizzolati cercano la riaffermazione della propria potenza e i benefici secondari del proprio potere. Le donne attempate, ma importanti, domandano, più che il sesso e l'estasi, la conferma della propria superstite capacità di attrazione e seduzione.
Sul versante opposto della scala sociale, soltanto il 20% degli uomini e delle donne con redditi inferiori ai 50mila dollari, attorno ai 38mila euro, confessano di avere tempo, la voglia, la possibilità di lanciarsi in avventure amorose o acrobazie fuori dal nido. Il che, se proprio vogliamo essere positivi od ottimisti, è una specie di buona notizia. Forse.
Se i salari diminuiscono, se la promozione non arriva, se il precariato continua, se il negozietto boccheggia, se vi licenziano, se l'azienda chiude, rallegratevi, signore e signori. Avrete il vostro partner tutto per voi.
La fedeltà come forma di cassa integrazione ?

Vittorio Zucconi

Nessun commento:

Posta un commento