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sabato 14 luglio 2012

Spezzo una lancia a favore di Schettino !

Questa nave è la Tito Campanella, affondata il 13 gennaio 1984 nel Golfo di Biscaglia. 24 morti.



E' ritornato ultimamente in auge il Comandante Schettino, colui il quale ha provocato il sinistro marittimo al transatlantico Costa Concordia, al largo dell'Isola del Giglio.
Fiumi di inchiostro e milioni di byte sono stati consumati nel commentare la triste vicenda occorsa alla Concordia, che ha visto purtroppo la morte di tante persone, e non è assolutamente scopo di questo post insistere su tali spiacevoli argomentazioni.
In maniera assolutamente spassionata, e a fronte dei miei trascorsi in marina mercantile, senza aver mai avuto comunque responsabilità di comando, voglio fare alcune considerazioni sulla condotta nautica del Comandante Schettino.
Il Comandante è responsabile di tutto quello che accade a bordo e fuori bordo della nave, quindi si tranquillizzino coloro i quali pronosticano una totale assoluzione del Comandante Schettino dalle sue responsabilità penali. Il Comandante Francesco Schettino pagherà e pagherà pesantemente i suoi errori. Ma non ha commesso solamente errori.
L'impatto con gli scogli è avvenuto in una formazione correttamente indicata dalle carte, alcune miglia al largo del Giglio.
Immediatamente dopo l'impatto, il comando di bordo ha avuto l'immediata percezione della gravità del sinistro tanto che si è deciso l'immediato avvicinamento alle coste del Giglio, per consentire un sicuro trasbordo di passeggeri e equipaggio in terraferma.
Tutto ciò in considerazione inoltre della considerevole distanza del punto di primo impatto dalla costa, e dalla elevata profondità del mare circostante
Tale sicuro trasbordo però sappiamo tutti non si è effettuato, probabilmente perchè nessuno era in grado di prevedere la tenuta al galleggiamento della nave a fronte del primo impatto ; tenuta che si è pericolosamente ridotta inclinando pericolosamente la nave sul lato sinistro. Non dimentichiamoci che la prima collisione con gli scogli è avvenuta sul lato sinistro della nave.
A questo punto la seconda e corretta decisione, dal mio punto di vista, del comando di bordo, di fare incagliare la nave su quel grande scoglio posto all'entrata del porto dell'isola del Giglio, provocandone così quella pericolosa inclinazione sul lato dritto, (destra per chi non fosse avvezzo ai termini marinareschi) ; manovra che porta ovviamente un ulteriore squarcio sempre su quel fianco della nave.
A questo punto la nave è ad un miglio dalla costa, dal porto del Giglio, e le operazioni di salvataggio possono effettuarsi con facilità.
Subentra ora l'annosa questione dell'abbandono nave.
E' pur vero che l'articolo 303 del Codice della Navigazione, recita testualmente che il Comandante deve essere sempre l'ultimo ad abbandonare la nave, ma ora, su una nave con oltre 3000 passeggeri e oltre 1000 persone di equipaggio, chi è che stabilisce chi è il penultimo, di modo che il Comandante possa essere inequivocabilmente l'ultimo ad abbandonare la nave ?
Capiamo tutti benissimo che questo non è possibile. Ancora una volta, la tecnologia, le opere dell'uomo superano gli aspetti legislativi perchè se quella norma del Codice della Navigazione, era facilmente applicabile fino a pochi anni fa, oggi con questi colossi del mare da 6000 e prossimamente 7000 persone a bordo, l'applicabilità dell'articolo 303 diventa estremamente astratta.
Certamente bisogna chiaramente e seriamente capire la condotta del Comandante Schettino dopo l'incaglio. La stampa stessa è divisa su questo punto : chi ha scritto che sé l'è svignata come un ladro, chi ha detto che si è ugualmente prodigato nella conduzione dell'emergenza, magari a bordo della più sicura scialuppa di salvataggio. La verità non la sappiamo, perchè una relazione ufficiale ancora non esiste, è pur vero che ha preferito salire a bordo di una scialuppa di salvataggio. Forse mal indirizzato dai suoi ufficiali che l'hanno tranquillizzato sull'evoluzione dell'abbandono nave o forse, solamente per paura. Quella paura che ti annebbia la vista e la mente.
Capirete benissimo che l'abbandono nave non è un comando che si da tutti i giorni ; nessun comandante naviga per mare per far sbattere la sua nave contro gli scogli.
Sappiamo tutti come succedono certe disgrazie, all'improvviso e completamente inaspettate, cogliendoci spesse volte nella più assoluta impreparazione.
Si, OK, un Comandante non è la sig.ra Maria che guida la Punto e mette sotto un pedone !
Deve essere sempre preparato a tutto, ma non dimentichiamoci che un Comandante è anche un uomo, con tutte le sue debolezze e fragilità.
E soprattutto fermiamoci un attimo a riflettere su cosa significa gestire un'emergenza con 5000 persone in preda al panico, urla e disperazione.
Comunque non voglio assolutamente ne scagionare ne difendere il Comandante Schettino ; c'è una commissione d'inchiesta che sta lavorando in proposito.
Considero solamente che le 2 manovre effettuate dalla Concordia a fronte del sinistro, sono corrette, e segnalo inoltre l'inadeguatezza dell'art. 303.
Ora Schettino è ritornato in auge perchè ha rilasciato delle interviste a pagamento ad alcune televisioni nazionali, per la considerevole cifra di 50.000 Euro.
Embè ?! Di che cosa ci lamentiamo ? E' da tanto tempo che io vado predicando dalle pagine di questo blog, dell'inesorabile decadimento della società italiana.
Il Comandante Schettino, ufficialmente indagato per omicidio colposo plurimo, agli arresti domiciliari, che viene contattato da una televisione nazionale, per rilasciare un'intervista a pagamento.
E' stato così per Sofri, per Maniero ecc. In una specie di società, che ha perso i fondamenti dello stare insieme, della convivenza, dell'attaccamento a quell'interesse superiore che è la nazione, di che cosa possiamo lamentarci ? 

 





2 commenti:

  1. No Ersilio Schettino l'unico rimorso che aveva è stato quello di giocarsi la carriera. Si è comportato in un modo indegno dall'inizio alla fine. Primo di essersi avvicinato in quella maniera agli scogli. Con una barchetta io ho sempre avuto Skipper che mi imploravano sempre di stare distante dalla costa non si sa mai tutto può succedere. Con po po di nave va a giocare con i suoi colleghi a chi passa più vicino. Fallo da solo se ti piace e non con 4300 anime. Per quanto riguarda l'aavicinamento all'isola del giglio ha fatto una sorta di derapata ed ha rischiato di aprire una falla anche sul lato di dritta ( è stato il lato di sinistra ad essere colpito in velocità, guarda come è sistemata la nave). lui non aveva più niente che funzionasse i comandi erano tutti sottoacqua tutti i motori ed anche forse il timone non funzionava più. Come ha fatto a finire lì?? Certo che se avesse potuto la avrebbe parcheggiata all'interno del porto del Giglio e nessuno si sarebbe fatto male e la nave con dei cassoni galleggianti sarebbe stata gia rimossa. Siamo stato screditati davanti a tutto il mondo e se fosse rimasto al suo posto di comando almeno l'onore sarebbe salvo. buon vento a tutti.

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