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venerdì 23 marzo 2012

Un ricordo di Tonino Guerra !



Tonino Guerra non è mai stato uno sceneggiatore in senso classico, quantunque abbia avuto maestri illustri come Giuseppe de Santis, che lo fa esordire assieme a Elio Petri con “ Uomini e lupi “ del 1956 e sia stato poi al fianco di autentici titani come Fellini, Rosi, Tarkovskji, Angelopoulos. Sue sono soprattutto le intuizioni, le scorribande in uno spazio dell'invenzione pura, che ha a che fare col reale solo quando ne rimarca la distanza dal possibile, dal magico, dall'assoluto. “ Per quanto riguarda il cinema, a occhio e croce, penso di aver scritto una novantina di film, guadagnando molti premi e molte nomination all'Oscar : Amarcod lo ha vinto. Ora il cinema – scriveva qualche anno fa Guerra – si sta allontanando da me, tuttavia continuo a collaborare con gli amici più cari, quelli che restano, Theo Angelopoulos prima di tutti “. La lista dei suoi complici è impressionante, quasi una storia del cinema : Federico Fellini in primis, ovviamente, per cui Guerra inventa la memoria magica di Amarcord, E la nave va, Ginger e Fred, ma anche la gelida gabbia di Casanova. Con De Sica scopre la Russia al tempo de I girasoli (1970). Una terra e una cultura che saranno per il poeta di Sant'Arcangelo di Romagna una seconda patria, un amore personale, (lì si è sposato, lì è stato onorato come uno dei massimi artisti viventi all' Ermitage di San Pietroburgo, lì ha avuto gli amici più cari), e una fonte costante di ispirazione, come quando sceneggiò per Rosi La tregua. A ben guardare è proprio questo spaesamento costante, (la steppa e le città, la Sicilia pirandelliana di Kaos e la Romagna reinventata di Fellini, L'Italia rinascimentale di Tarkovskji e la Grecia di Angelopoulos, l'America sognata di Antonioni), a rendere unica e coerente la scrittura di Tonino Guerra. Il suo mondo non ha confine ed è al contempo circoscritto all'amata Pennabilli, dove si è trasferito fin dagli anni 80'. E' questa consapevolezza del piccolo che racchiude il grande, a fare di lui un gigante che comprende il cinema nella sua prassi artistica, e mai ne è catturato o limitato. Tre nominations all'Oscar, una statuetta divisa con Fellini per Amarcord, un Oscar europeo, (nel 2002), e un David di Donatello alla carriera, (nel 2010), i premi come sceneggiatore ricevuti a Strasburgo e a Hollywood, sono solo una piccola parte dei riconoscimenti. Padre orgoglioso di uno dei migliori musicisti italiani per il cinema Andrea, Tonino Guerra è stato soprattutto un formidabile affabulatore e un cantore omerico del suo tempo. Addio Tonino Guerra ! Con la tua morte, il cinema e la cultura italiana, sono diventati molto più poveri !

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