Il
giornalismo italiano è in crisi, l'Ordine dei giornalisti non serve
a nulla e non tutela la professionalità, clicca QUI. Sono tutti
argomenti triti e ritriti per chi come me si ostina ancora a leggere
qualche quotidiano e naviga in rete. D'altronde in Italia abbiamo
concepito i “giornali partito”, ben foraggiati dai contributi di
stato sull'editoria, casse di risonanza e macchine di propaganda dei
partiti politici e autentici contenitori di pseudo giornalisti servi
umili e accondiscendenti, ai quali non viene chiesta professionalità
e competenza, ma bensì assoluta ubbidienza e totale dedizione alla
causa politica.
Noi
in Polesine, che non ci facciamo mancare proprio nulla, abbiamo il
nostro bel giornale partito, organo ufficiale o tazebao che dir si
voglia, del partito comunista polesano, in Italia si chiama PD, che
corrisponde al nome de “La Voce di Rovigo”.
Nata
dalle macerie de “La Risposta” e la “Nuova Rovigo”, definite
canali di finanziamento occulto del PCI-PDS – clicca QUI QUI QUI e QUI – non ha perso, ma semmai amplificato, la sua connotazione di
strumento di propaganda politica.
Sulla
questione soldi, finanziamenti e fatturazioni “particolari”
volutamente non scrivo, perché potranno essere l'argomento di un
prossimo post.
Io
“La Voce” non la compro, costasse anche 1 centesimo, ma per
principio non intendo pagare le bugie, le falsità e le cattiverie
degli altri. La leggo al bar. Il mio euro preferisco darlo ad un
barista, che mi trasmette professionalità, capacità e anche
simpatia, e così non contribuisco a finanziare apparati di
staliniana memoria.
L'attrito
tra me è “La Voce di Rovigo” è storia vecchia. Dalla loro
pagina Facebook, che anni fa era aperta, ora non più, li ho sempre
punzecchiati sulle varie cazzate che quotidianamente pubblicavano, la
redazione in generale e i collaboratori in particolare.
Nell'ultimo
anno, anno e mezzo poi, ci stanno letteralmente fracassando i cosi,
con tutte le beghe interne del PD polesano – perché i comunisti si
sa, sono talmente ignoranti che non riescono a mettersi d'accordo su
nulla - e la messa in luce del suo giovane e intraprendente
segretario, tale Julik Zanellato, il cui nome è tutto un programma,
ovviamente futuro candidato sindaco al comune di Adria.
E
proprio l'amministrazione comunale di Adria, del centro destra, il
bersaglio principale della redazione; bisogna screditare l'avversario
sempre, comunque e dovunque, questo è l'ordine impartito dal
Politburo.
Per
questo non fanno ovviamente sfoggio di particolare intelligenza e
fantasia. Quella delle sciagure meteorologiche e dell'esaurimento
nervoso è per loro autentica ossessione: “Assesore nella
bufera...” “Centrodestra nella bufera...” “Nervi tesi in
consiglio comunale...”. Le
shoot che pubblico sono abbastanza
esaustive e pensate che sono andato indietro nel loro sito di solo un
mese.
Ora
hanno trovato l'occasione di scrivere malignità sul mio conto in
merito alla questione ex vigilessa Laura Fusetti ed ex avvocato
Edoardo Longo.
I
2 personaggini mi hanno infatti denunciato per diffamazione a fronte
dei miei post, la cui cosa mi onora e lusinga badate bene. C'è stata
un'udienza filtro il 18 dicembre 2015 dove ho chiesto di impugnare il
processo e di andare quindi a dibattimento il giorno 21 di ottobre
2016.
Questa
era eventualmente la notizia da riportare; dico eventualmente, perché
con tutto quello che succede tutti i giorni in Polesine, tra furti,
droga, rapine e violenze, la notizia della Fusetti e del Longo
assertivamente diffamati dal Gallimberti fa solo ridere.
Ma
i solerti “funzionari” de “La Voce di Rovigo” mi hanno
dedicato un trafiletto senza firma sull'edizione del 19 dicembre,
scrivendo una serie di stronzate e violando altresì quello che è il
codice deontologico giornalistico, che stabilisce l'esatta
proporzione tra accusa e difesa e la necessaria formula dubitativa
preliminare nell'esposizione del fatto. Ma questo si sforzano di fare
i giornalisti veri, non certo i funzionari de “La Voce di Rovigo”.
Ecco il trafiletto :
Ora
pubblico la mail che immediatamente dopo il fatto, inviai alla
redazione del giornale e dalla quale non ebbi nessuna risposta.
Tanto
meglio.
Mi
fa piacere che la leggiate Voi e che riusciate a farVi un'idea su che
razza di persone gestiscono l'informazione:
Spett Redazione “La
Voce di Rovigo”
Relativamente
all'articolo senza firma comparso nell'edizione de “la Voce di
Rovigo” di sabato 19 dicembre 2015, a pag. 25, titolato: “ADRIA –
A processo un 45enne – Offende nel suo blog avvocato e vigilessa”,
sono a contestare nel merito e nel modo con cui è scritto poiché
fortemente viziato, quindi sbagliato e non completamente
corrispondente alla realtà dei fatti.
Sul merito stiamo
parlando di un'ex vigilessa, (Laura Fusetti), rimossa ormai da anni
dal corpo di polizia locale del comune di Adria, a fronte di sue
continue intemperanze nei confronti dei colleghi e soprattutto
dell'utenza.
Altresì stiamo
parlando di un avvocato “ad intermittenza”, (Edoardo Longo),
poiché lo stesso è stato sospeso due volte dall'Ordine degli
Avvocati di Pordenone, una a fronte della pubblicazione di scritti
anti-semiti, (si auto-definisce intellettuale revisionista di fatto
nega l'esistenza delle camere a gas e afferma che lo sterminio degli
ebrei non è mai esistito), due per avere subito una condanna per
furto di documenti da un fascicolo processuale che lo riguarda nel
marzo 2015 e un'altra condanna definitiva per diffamazione aggravata
nell'ottobre 2014.
Volutamente tralascio
di scrivere sulla terza persona coinvolta, “... un altro
cittadino...”, perché trattasi di un collaboratore del Longo.
Ora l'ipotesi
accusatoria scaturita dalle denunce di parte e si diffamazione, ma
all'udienza filtro, ripeto filtro, del 18 dicembre, a cui
maldestramente si riferisce l'articolo, il denunciato, cioè il
sottoscritto, forte della bontà del suo operato, non ha scelto alcun
rito abbreviato o alternativo, riservandosi la facoltà di presentare
ulteriori documentazioni e testi. A questo punto il giudice altro non
poteva fare che fissare udienza, questa volta di primo grado, per il
giorno 21 ottobre 2016.
E questo viene omesso
dal contesto dell'articolo poiché si scrive in maniera aprioristica
“Offende nel suo blog...”, “... nel suo blog ha offeso...”,
“... ha usato con molta leggerezza lo spazio da lui gestito...”,
inoltre “... accusando la vigilessa di essere una donna poco seria
e dedita alle peggiori abitudini sessuali...”, questo passaggio non
esistente nei post in oggetto, (presenti in rete sul mio blog), è
scaturito dal capo di imputazione redatto su indicazione dei
denuncianti e al quale il “compositore” dell'articolo in
questione si è esclusivamente e quindi erroneamente affidato.
Quindi manca
nell'articolo, o meglio in questo “esercizio di giornalismo”,
oltre che la corretta presentazione del fatto, anche la necessaria e
obbligatoria proporzione tra accusa e difesa, stante nella sua
attuale e pubblicata versione, la percezione, (e mica poi tanto
percezione), che il denunciato, cioè io, sia di fatto un diffamatore
e che abbia scritto delle frasi che in realtà non ho mai scritto.
Che io sia un
diffamatore o uno che “Offende nel suo blog...”, si potrà in
parte dire dopo l'udienza del 21 ottobre 2016, (perché in Italia, vi
ricordo, esistono tre gradi di giudizio), ma non assolutamente in
questa fase processuale.
Per tutti questi
motivi, a fronte dei dati oggettivi facenti parte integrante della
vicenda processuale e invocando altresì la legge sulla stampa che
stabilisce criteri precisi di pubblicità e di parità tra accusa e
difesa, sono a pretendere che entro Natale, venga redatto un nuovo
articolo, riportante la giusta dimensione del fatto.
In caso contrario agirò
volentieri in maniera molto sgradevole nei Vs. confronti.
Se non sapete fare la
cronaca, continuate a scrivere di Julik Zanellato e delle beghe
interne del PD.
Ersilio Gallimberti –
Adria
Io
aggiungo solo 3 cose: la prima è che aspetto con ansia il 21 ottobre
2016 per andare a dibattimento e interrogare i denuncianti. Non mi
preoccupo per l'Edoardo Longo, autentico abituè delle aule di
tribunale e del quale constato un tracollo professionale e personale
senza precedenti. Un tipo del genere, nazista e negazionista, poteva
solo finire in maniera miseranda.
![]() |
L'ex vigilessa Laura Fusetti |
La
seconda cosa riguarda le aziende che comprano spazi pubblicitari su
“La Voce di Rovigo”: fate una riflessione e considerate bene a
chi date i Vostri denari.
La
terza cosa che voglio scriverVi e che esistono ancora, rari devo dire
la verità, esempi di buon giornalismo. Cliccate sul link e leggete
l'articolo che hanno scritto, sullo stesso argomento, i giornalisti
di “Rovigo Oggi”; addirittura la citazione alla “Colonna
Infame” di Manzoni mi ha commosso.
Cliccate
sul link : http://www.rovigooggi.it/articolo/2015-12-18/il-blog-di-controinformazione-finisce-sotto-processo/#.VneoDbbhBdg
Pseudo
giornalisti de “La Voce di Rovigo”, imparate a scrivere SOMARI
!!!!!!!!!!!!!
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