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sabato 9 gennaio 2016

La Voce di Rovigo? "Cacata carta" diceva Catullo.

Il giornalismo italiano è in crisi, l'Ordine dei giornalisti non serve a nulla e non tutela la professionalità, clicca QUI. Sono tutti argomenti triti e ritriti per chi come me si ostina ancora a leggere qualche quotidiano e naviga in rete. D'altronde in Italia abbiamo concepito i “giornali partito”, ben foraggiati dai contributi di stato sull'editoria, casse di risonanza e macchine di propaganda dei partiti politici e autentici contenitori di pseudo giornalisti servi umili e accondiscendenti, ai quali non viene chiesta professionalità e competenza, ma bensì assoluta ubbidienza e totale dedizione alla causa politica.
Noi in Polesine, che non ci facciamo mancare proprio nulla, abbiamo il nostro bel giornale partito, organo ufficiale o tazebao che dir si voglia, del partito comunista polesano, in Italia si chiama PD, che corrisponde al nome de “La Voce di Rovigo”.
Nata dalle macerie de “La Risposta” e la “Nuova Rovigo”, definite canali di finanziamento occulto del PCI-PDS – clicca QUI QUI QUI e QUI – non ha perso, ma semmai amplificato, la sua connotazione di strumento di propaganda politica.
Sulla questione soldi, finanziamenti e fatturazioni “particolari” volutamente non scrivo, perché potranno essere l'argomento di un prossimo post.
Io “La Voce” non la compro, costasse anche 1 centesimo, ma per principio non intendo pagare le bugie, le falsità e le cattiverie degli altri. La leggo al bar. Il mio euro preferisco darlo ad un barista, che mi trasmette professionalità, capacità e anche simpatia, e così non contribuisco a finanziare apparati di staliniana memoria.
L'attrito tra me è “La Voce di Rovigo” è storia vecchia. Dalla loro pagina Facebook, che anni fa era aperta, ora non più, li ho sempre punzecchiati sulle varie cazzate che quotidianamente pubblicavano, la redazione in generale e i collaboratori in particolare.
Nell'ultimo anno, anno e mezzo poi, ci stanno letteralmente fracassando i cosi, con tutte le beghe interne del PD polesano – perché i comunisti si sa, sono talmente ignoranti che non riescono a mettersi d'accordo su nulla - e la messa in luce del suo giovane e intraprendente segretario, tale Julik Zanellato, il cui nome è tutto un programma, ovviamente futuro candidato sindaco al comune di Adria.
E proprio l'amministrazione comunale di Adria, del centro destra, il bersaglio principale della redazione; bisogna screditare l'avversario sempre, comunque e dovunque, questo è l'ordine impartito dal Politburo.
Per questo non fanno ovviamente sfoggio di particolare intelligenza e fantasia. Quella delle sciagure meteorologiche e dell'esaurimento nervoso è per loro autentica ossessione: “Assesore nella bufera...” “Centrodestra nella bufera...” “Nervi tesi in consiglio comunale...”. Le
shoot che pubblico sono abbastanza esaustive e pensate che sono andato indietro nel loro sito di solo un mese.
Ora hanno trovato l'occasione di scrivere malignità sul mio conto in merito alla questione ex vigilessa Laura Fusetti ed ex avvocato Edoardo Longo.
I 2 personaggini mi hanno infatti denunciato per diffamazione a fronte dei miei post, la cui cosa mi onora e lusinga badate bene. C'è stata un'udienza filtro il 18 dicembre 2015 dove ho chiesto di impugnare il processo e di andare quindi a dibattimento il giorno 21 di ottobre 2016.
Questa era eventualmente la notizia da riportare; dico eventualmente, perché con tutto quello che succede tutti i giorni in Polesine, tra furti, droga, rapine e violenze, la notizia della Fusetti e del Longo assertivamente diffamati dal Gallimberti fa solo ridere.

Ma i solerti “funzionari” de “La Voce di Rovigo” mi hanno dedicato un trafiletto senza firma sull'edizione del 19 dicembre, scrivendo una serie di stronzate e violando altresì quello che è il codice deontologico giornalistico, che stabilisce l'esatta proporzione tra accusa e difesa e la necessaria formula dubitativa preliminare nell'esposizione del fatto. Ma questo si sforzano di fare i giornalisti veri, non certo i funzionari de “La Voce di Rovigo”. Ecco il trafiletto :
Ora pubblico la mail che immediatamente dopo il fatto, inviai alla redazione del giornale e dalla quale non ebbi nessuna risposta.
Tanto meglio.
Mi fa piacere che la leggiate Voi e che riusciate a farVi un'idea su che razza di persone gestiscono l'informazione:

Spett Redazione “La Voce di Rovigo”

Relativamente all'articolo senza firma comparso nell'edizione de “la Voce di Rovigo” di sabato 19 dicembre 2015, a pag. 25, titolato: “ADRIA – A processo un 45enne – Offende nel suo blog avvocato e vigilessa”, sono a contestare nel merito e nel modo con cui è scritto poiché fortemente viziato, quindi sbagliato e non completamente corrispondente alla realtà dei fatti.
Sul merito stiamo parlando di un'ex vigilessa, (Laura Fusetti), rimossa ormai da anni dal corpo di polizia locale del comune di Adria, a fronte di sue continue intemperanze nei confronti dei colleghi e soprattutto dell'utenza.
Altresì stiamo parlando di un avvocato “ad intermittenza”, (Edoardo Longo), poiché lo stesso è stato sospeso due volte dall'Ordine degli Avvocati di Pordenone, una a fronte della pubblicazione di scritti anti-semiti, (si auto-definisce intellettuale revisionista di fatto nega l'esistenza delle camere a gas e afferma che lo sterminio degli ebrei non è mai esistito), due per avere subito una condanna per furto di documenti da un fascicolo processuale che lo riguarda nel marzo 2015 e un'altra condanna definitiva per diffamazione aggravata nell'ottobre 2014.
Volutamente tralascio di scrivere sulla terza persona coinvolta, “... un altro cittadino...”, perché trattasi di un collaboratore del Longo.
Ora l'ipotesi accusatoria scaturita dalle denunce di parte e si diffamazione, ma all'udienza filtro, ripeto filtro, del 18 dicembre, a cui maldestramente si riferisce l'articolo, il denunciato, cioè il sottoscritto, forte della bontà del suo operato, non ha scelto alcun rito abbreviato o alternativo, riservandosi la facoltà di presentare ulteriori documentazioni e testi. A questo punto il giudice altro non poteva fare che fissare udienza, questa volta di primo grado, per il giorno 21 ottobre 2016.
E questo viene omesso dal contesto dell'articolo poiché si scrive in maniera aprioristica “Offende nel suo blog...”, “... nel suo blog ha offeso...”, “... ha usato con molta leggerezza lo spazio da lui gestito...”, inoltre “... accusando la vigilessa di essere una donna poco seria e dedita alle peggiori abitudini sessuali...”, questo passaggio non esistente nei post in oggetto, (presenti in rete sul mio blog), è scaturito dal capo di imputazione redatto su indicazione dei denuncianti e al quale il “compositore” dell'articolo in questione si è esclusivamente e quindi erroneamente affidato.
Quindi manca nell'articolo, o meglio in questo “esercizio di giornalismo”, oltre che la corretta presentazione del fatto, anche la necessaria e obbligatoria proporzione tra accusa e difesa, stante nella sua attuale e pubblicata versione, la percezione, (e mica poi tanto percezione), che il denunciato, cioè io, sia di fatto un diffamatore e che abbia scritto delle frasi che in realtà non ho mai scritto.
Che io sia un diffamatore o uno che “Offende nel suo blog...”, si potrà in parte dire dopo l'udienza del 21 ottobre 2016, (perché in Italia, vi ricordo, esistono tre gradi di giudizio), ma non assolutamente in questa fase processuale.
Per tutti questi motivi, a fronte dei dati oggettivi facenti parte integrante della vicenda processuale e invocando altresì la legge sulla stampa che stabilisce criteri precisi di pubblicità e di parità tra accusa e difesa, sono a pretendere che entro Natale, venga redatto un nuovo articolo, riportante la giusta dimensione del fatto.
In caso contrario agirò volentieri in maniera molto sgradevole nei Vs. confronti.
Se non sapete fare la cronaca, continuate a scrivere di Julik Zanellato e delle beghe interne del PD.

Ersilio Gallimberti – Adria

Io aggiungo solo 3 cose: la prima è che aspetto con ansia il 21 ottobre 2016 per andare a dibattimento e interrogare i denuncianti. Non mi preoccupo per l'Edoardo Longo, autentico abituè delle aule di tribunale e del quale constato un tracollo professionale e personale senza precedenti. Un tipo del genere, nazista e negazionista, poteva solo finire in maniera miseranda.
L'ex vigilessa Laura Fusetti
Mi preoccupa non poco, invece, la Laura Fusetti, l'ex vigilessa, la cui vita professionale e privata sarà praticamente messa a nudo, e non era assolutamente quello che volevo quando con ilarità e simpatia scrissi il pezzo oggetto del contendere – clicca QUI . Ma si vede che spogliarsi le piace …
La seconda cosa riguarda le aziende che comprano spazi pubblicitari su “La Voce di Rovigo”: fate una riflessione e considerate bene a chi date i Vostri denari.
La terza cosa che voglio scriverVi e che esistono ancora, rari devo dire la verità, esempi di buon giornalismo. Cliccate sul link e leggete l'articolo che hanno scritto, sullo stesso argomento, i giornalisti di “Rovigo Oggi”; addirittura la citazione alla “Colonna Infame” di Manzoni mi ha commosso.


Pseudo giornalisti de “La Voce di Rovigo”, imparate a scrivere SOMARI !!!!!!!!!!!!!

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