Se
fosse vero che il danaro non fa la felicità, come sostengono coloro
che ne hanno tanto e misericordiosamente vogliono far sentire meglio
resto del mondo, quella platea di stelle che la serata dell'Oscar ha
illuminato la fine di febbraio, sarebbe stata un congresso di
celeberrimi depressi e infelici.
È
quindi con profonda pietà e umana solidarietà che torniamo, per
un'ultima volta, nel grande teatro sull'Hollywood Boulevard di Los
Angeles per frugare nei portafogli e nei borsellini delle celebrità
e per vedere a chi si potrebbe assegnare l'Oscar per "La Grande
Ricchezza".
Tra
gli infelici, ma con ancora qualche sprazzo di felicità, incontriamo
Matthew
McCounaghey,
vincitore dell'Oscar come migliore protagonista, per il film Dallas
Buyer Club
: valeva, fino a ieri, 65 milioni di dollari, secondo i calcoli della Cnbc, la rete di informazioni economiche e finanziarie più seguita
d'America. Una buona cifra, ma destinata a raddoppiarsi entro la fine
del 2014.
Sullo
stesso gradino di ricchezza, a 65 milioni, Woody
Allen,
(che era presente in spirito ma non in persona, attraverso il suo
Jasmine
Blue),
Alec
Baldwin
e Ben
Affleck.
Decisamente meglio, dunque molto più infelici, a 130 milioni di
"portafoglio", Robin
Williams,
Al
Pacino,
Ashton
Kutcher,
(ex marito di Demi
Moore
e l'attore che ha incarnato Steve Jobs nella biografia del creatore
di Apple), e Julia
Roberts.
Ancora
più in alto nella scala del denaro, a 160 milioni, sono appollaiati
George
Clooney,
Denzel
Washington,
Bruce
Willis,
Samuel
Jackson,
John
Travolta,
Drew
Carrey
e la signora Kutcher, Demi
Moore,
che forma con l'ex marito una coppia di facoltosi infelici.
Anche
per rispetto di anzianità, meglio fa Robert
De Niro,
con i suoi 185 milioni di "asset", che è il valore della
propria ricchezza al netto dei debiti e delle tasse, eppure ancora di
più valgono Will
Smith
e Tom
Cruise
con 250 milioni in tasca.
Ma
il nome più sorprendente e inatteso in questa classifica dei conti
in tasca ai "glitterati", ai personaggi che brillano di
"glitter", di paillettes e lustrini sotto i riflettori, non
era nella platea dei premiati, dei nominati, delle celebrità.
La
più ricca del reame era sul palcoscenico. Era la conduttrice del
circo, Ellen
DeGeneres,
la apparentemente bionda, orgogliosamente sposata dal 2008 con
l'attrice Portia
De Rossi,
che per tre ore ha guidato la massima fiera mondiale delle vanità.
Ellen,
è la prova vivente che i soldi veri, le borse più ricche, oggi sono
in televisione, più che nel cinema. I suoi guadagni come
presentatrice, produttrice di programmi, sceneggiatrice e doppiatrice
di film d'animazione arrivano a 65 milioni all'anno - una cifra da
superstar sportiva - e i suoi "asset", i suoi investimenti
e risparmi, superano i 250 milioni.
Anche
se nessuno fra questi super milionari della "Grande Ricchezza"
da spettacolo è nato ricco e famoso, la storia della DeGeneres è
particolarmente notevole. È nata 56 anni or sono nella provincia più
provincia della Louisiana, il profondissimo sud, in una cittadina di
100.000 abitanti chiamata Metairie, che ha un solo pregio : quello di
essere un sobborgo della vivacissima New Orleans.
Nella
sua Louisiana, Ellen aveva lavorato come cameriera nella catena di
ristoranti TGI Friday, come cassiera nei grandi magazzini J.C.
Penney, come barista e come imbianchina. Soltanto nel tempo libero, e
naturalmente gratis, aveva cominciato a recitare monologhi comici nei
locali di New Orleans, dove fu notata e poi provata negli show
televisivi nazionali, sempre affamati di nuovi talenti.
Avendo
quindi espresso tutte le possibili solidarietà e pietà umane per
quegli infelici schiacciati dai loro soldi nelle poltroncine di
platea, credo si possa esprimere qualche dubbio sulla più ricca di
tutti, su Ellen De Generes. Per una donna che si è guadagnata ogni
dollaro di quei 250 milioni, arrampicandosi sugli scaffali dei negozi
di abbigliamento e sulle impalcature dei pittori, il ricordo della
fatica fatta per arrivarci deve essere il migliore antidepressivo.
E
lei potrebbe spiegare meglio di altri, che è ora di smetterla di
prendere in giro chi i soldi non ce li ha.
Vittorio
Zucconi
Nessun commento:
Posta un commento