Ultimamente
Adria e il Polesine sono passate alla ribalta dei media nazionali per
vicende molto tristi.
Vi
voglio raccontare invece una storia simpatica che ha avuto come
protagonista un mio conoscente, Gabriele Andriotto.
Gabriele
scompare da Adria, alla fine di marzo di quest'anno 2012. Scompare
praticamente nel nulla, lasciando pochi e vaghi indizi che lasciano
presagire niente di buono.
Contemporaneamente
alla sua scomparsa, segnalata anche dalla famosa trasmissione
televisiva “Chi l'ha visto”, inizia sulla piazza di Adria, il
famoso TOTOFINE, cioè ognuno esprime la sua opinione su che cosa
possa essere accaduto al povero Gabriele ; il tutto condito dagli
immancabili pettegolezzi che contraddistinguono l'italica provincia.
Chi lo vuole morto suicida, chi invece lo vuole scappato in qualche
paradiso tropicale, a pancia all'aria e immancabile long drink.
Io
ovviamente propendevo per questa seconda ipotesi, se non altro perchè
sono uno sporco materialista legato al denaro, e parlando di Gabriele
non potevo non pensare al suo lavoro in banca all'ufficio
investimenti, e quindi a un probabile “colpo di vita”.
Intimamente
lo invidiavo e gli auguravo tanta buona fortuna e divertimento.
Dopodichè,
questa settimana, e più esattamente il 23 di ottobre, la notizia
ufficiale riportata dai media locali : Gabriele Andriotto è stato
ritrovato ! Viveva in Puglia, come un eremita, in un vecchio trullo
abbandonato e pericolante, nutrendosi dei prodotti della terra,
zappettando la terra.
Ora
ammetto il mio iniziale sbigottimento. Per un bel minuto abbondante
sono rimasto senza parole, poi ho ripreso a connettere e Gabriele mi
è piaciuto ancora di più !
Mi
è piaciuta questa sua scelta consapevole, autonoma, importante e
radicale : mollare tutto !
Mollare
una vita agiata, apparentemente tranquilla, sicuramente normale
secondo i parametri convenzionali, per proiettarsi in una dimensione
completamente nuova, quella della precarietà continua, del vivere
alla giornata, a contatto si con la natura ma soprattutto con
l'umanità.
Insomma
lui ha mollato un posto sicuro in banca e una famiglia per andare a
zappettare la terra e per “magnà le radici”, come diceva il buon
Alberto Sordi.
E'
una scelta di grande coraggio ! Chi di voi sarebbe in grado di
farla ?!
Probabilmente
la sua vita non deve essere stata un granchè : 48 anni di età, da
sempre dipendente della banca più pallosa del mondo, BANCADRIA,
sposato con una consigliere comunale del PD, (leggi partito
comunista). Io personalmente non sarei resistito più di qualche
mese !
Ma
comunque, a parte le battute, che devo fare altrimenti dite che mi
sono rincoglionito, la scelta di Gabriele è stata importante, e ci
lascia tutti quanti sbigottiti. Ognuno reagisce ovviamente a modo
suo, ma personalmente lo ammiro e rispetto perchè la sua scelta va a
scavare inevitabilmente nel nostro intimo, nella nostra capacità di
porci con noi stessi prima e con chi ci circonda poi.
Una
scelta radicale, senza se e senza ma, che fa comunque capire a tutti
che un'alternativa è possibile, una vita diversa c'è, una
dimensione nuova esiste, dove non conta l'IPHONE e il SUV, ma conti
solamente tu e il Mondo !
Dovremo
ringraziare Gabriele che ci ha consentito di fermarci un attimo a
pensare e a sforzarci di capire, certo perchè Gabriele non è un
matto, ma solamente la punta di un iceberg.
O
meglio, una vedetta, che dal suo punto di vista superiore e
privilegiato, ha avvistato Moby Dick e che per ricompensa riceverà
il doblone d'oro dal capitano Achab.
O
meglio ancora come Francesco, che abbandona l'agio e il benessere
della sua nobile e ricca famiglia di Assisi, per cercare la luce, per
cercare Dio, nella natura e nelle creature del creato, per diventare
poi San Francesco.
Grazie
Gabriele, ti stimo e ti rispetto, e la prossima volta che decidi di
staccare “lo spinotto”, (almeno momentaneamente), vieni con me in
Rep. Ceca e Slovacchia. Mi sarai di grande aiuto.
Un articolo interessante. Clicca sul
link : http://pubblicogiornale.it/cultura-2/il-bancario-eremita-unaltra-vita-e-possibile/