Un
giorno mia figlia, 18 anni, torna da scuola e annuncia che una
compagna di classe ha una storia con il suo professore di filosofia,
che di anni ne ha 49. Le altre mie figlie - in tutto ne ho tre -
saltano su ed esternano il loro ribrezzo: "Che cosa immonda!
Mamma, ma è disgustoso!". La loro condanna è stata talmente
violenta da spingermi a riflettere su questo tema e, in seguito, a
scriverci un romanzo.
Mi
sono domandata: in un mondo in cui un numero considerevole di uomini
maturi - nella maggior parte dei casi famosi - si rifanno una vita al
fianco di donne di almeno trent'anni più giovani, senza che nessuno
ci trovi qualcosa da ridire, perché mai l'amore tra due esseri umani
tutt'altro che celebri, riesce a provocare una simile reazione di
disgusto tra dei liceali? Che sia la spia del fatto che un desiderio
femminile fuori dagli schemi canonici destabilizzi e dia fastidio?
Confrontandomi
sul tema con colleghi e amici, sono giunta alla conclusione che
l'aria che si respira in Europa di questi tempi, ha perso da tempo la
sua freschezza. Verrebbe voglia di spalancare la finestra per
liberare l'atmosfera da questa zavorra di convenzioni ammuffite e
morale retrograda. Non mi stupisce che alcuni oggi vedono nel testo
di Nabokow
un apologo alla pedofilia. Riuscirebbe a trovare un editore nel 2014?
Non ne sono poi tanto sicura.
In
Francia, quest'aria viziata la respiriamo quotidianamente. Poco tempo
fa, un'amica lesbica mi raccontò di essere andata in piazza in
occasione delle recenti manifestazioni contro la nuova legge sulla
famiglia, (maternità surrogata e fecondazione assistita per le
coppie gay). Di fronte alla mia espressione sorpresa, mi ha spiegato
che lo ha fatto perché voleva farsi un'idea precisa, di cosa fosse
questa "manifestazione per tutti". E comprendere la
violenza che ne scaturiva: "Volevo vedere in faccia quelli che
preferirebbero vedermi morta piuttosto che sposata". "E
quindi?", le ho chiesto. "E quindi sono ancora qui che
cerco di capire, e non ci riesco. Ho come la sensazione di trovarmi
nell'epoca sbagliata".
Nel
frattempo, cedendo alla pressione della destra conservatrice, il
governo Hollande ha fatto ritirare il progetto di legge. Con il
contributo di una manifestazione più massiccia, la destra riuscirà
a riportare in campo la questione dei matrimoni gay e a trasformare
la mia amica in una calamità sociale?
L'impressione
di trovarmi nell'epoca sbagliata ce l'ho anch'io, quando vedo quello
che accade in Spagna sull'aborto.
Questo
paese era il portabandiera dei diritti delle donne durante il governo
Zapatero. È evidente che quei tempi sono finiti. A Madrid come a
Parigi e in corso una vera e propria regressione, se la svolta passa
le spagnole non avranno più il diritto di abortire se non dopo uno
stupro o per motivi di salute.
E
l'influenza della Chiesa resta forte anche in Italia, dove -
nonostante l'apertura di papà Francesco sui gay è sulle coppie
divorziate - ha sottolineato che non può ritrattare i suoi
insegnamenti in tema di omosessualità, aborto e contraccezione.
L'Europa
ha cominciato a remare al contrario? In un mio saggio
precedente, Ho
studiato economia e me ne pento,
avevo stigmatizzato l'assenza dell'etica nell'insegnamento del
capitalismo.
Quello
che sembrava il solo luogo dove la morale è assente. Mi sembra
invece che altrove la morale torni a palesarsi nella sua forma più
passatista e pericolosamente antifemminista.
Se
le donne non hanno più il diritto di amare chi vogliono, e non sono
libere di fare del loro corpo ciò che ritengono più giusto per
loro, non è insensato temere che un domani anche gli scrittori che
raccontano le vite di queste creature, "liberamente"
verranno messi sotto inchiesta.
Devo
aspettarmi che il mio racconto di una giovane ragazza un po' vivace,
capace di traviare e ricoprire di vergogna un vecchio signore
innocente, mi varrà, come ai tempi di Flaubert e Baudelaire, l'onta
pubblica e i fulmini della Chiesa?
Florence
Noiville
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