Da settant'anni il suo rombo scoppiettante mette il buonumore a
tutti gli appassionati, facendo inumidire gli occhi dei più
nostalgici. Le sue forme sinuose, del tutto prive di spigoli, le
hanno permesso di trovare estimatori anche all'esterno delle
officine, spalancando di fatto le porte dei più importanti musei di
design del mondo.
Il
trionfo della Vespa è iniziato nel periodo postbellico, quando la
voglia di lasciarsi alle spalle il ricordo della povertà, generò
nelle persone un'esigenza di mobilità individuale sconosciuta fino a
quel momento, che tuttavia dovette scontrarsi con i forti limiti
economici che ancora affliggevano la popolazione.
Conscio
di queste difficoltà, l'intraprendente ingegnere Corradino
d'Ascanio, approfittò della dismissione degli apparati industriali
della Piaggio destinati alla produzione di aerei militari, che aveva
prodotto grandi quantitativi di materie prime, macchinari e utensili,
che giacevano inutilizzati nei magazzini di Pontedera e che si
sarebbero potuti usare per creare prodotti commerciabili per il
mercato civile.
Con
questi materiali nel 1946 l'ingegnere d'Ascanio progettò e costruì
un nuovo tipo di scooter. Si dice che al momento della presentazione
Enrico Piaggio commentò: "Sembra una Vespa".
Il
successo fu talmente grande che in pochi mesi dalla produzione del
primo esemplare, la Vespa 98 ronzava già in tutta Italia. L'estrema
manovrabilità che la contraddistingueva, il limitato peso
dell'alluminio di cui era fatta e il costo abbordabile, la resero in
poco tempo un mezzo di trasporto adatto ad ogni necessità ; lo
stesso dottor Piaggio ne sottolineò l'estrema facilità di guida con
la frase : "Questo veicolo e l'ideale anche per donne preti".
Con
una velocità infinitamente superiore rispetto a quella massima di 60
km/h che poteva raggiungere, il successo dello scooter "dalla
vita stretta tanto da sembrare una Vespa" oltrepassò i confini
nazionali, per fare innamorare tutta l'Europa.
La
spinta definitiva alla conquista anche del pubblico più diffidente,
venne da un'azzeccata campagna pubblicitaria, capace di comunicare
perfettamente la leggerezza e la mobilità che la Vespa portava con
sé e che riuscì a far vendere in un colpo solo la produzione di un
anno intero ; vero è proprio cult divenne il frivolo calendario con
le ragazze hawaiane che nel 1950 raggiunse una tiratura di circa
300.000 copie e che ancor oggi alletta collezionisti e appassionati
di tutto il mondo, disposti a pagare cifre elevatissime per poterlo
esporre in posizione privilegiata sul proprio muro.
Ma
nessuna pubblicità, per quanto bella fosse, fece aumentare la
visibilità della Vespa come il cinema ; memorabile è infatti la
scena di "Vacanze Romane" in cui Gregory Peck e AudreyHepburn percorrono le strade della capitale cavalcando una Vespa
bianca, permettendo così allo scooter di lasciare il suo segno nella
storia del cinema, proprio come gli attori che trasportava lo
impressero sulla Hollywood
Walk of Fame.
Ad
oggi sono circa 17 milioni gli esemplari di Vespa prodotti. Il
modello capace di battere ogni record in termini di risultati di
vendita fu senza dubbio la Vespa PX, di cui, tra il 1977 e il 2008,
vennero prodotti oltre 3 milioni di esemplari.
Nonostante
il grande numero di esemplari nel corso dei decenni, la disponibilità
di vespe da collezione attualmente sul mercato è molto bassa, tant'è
vero che i collezionisti sono disposti a pagare cifre che si aggirano
tra i 15.000 e i 20.000 euro per aggiudicarsi uno dei modelli degli
anni 50 e 60, purché sia in ottime condizioni.
Il
modello più richiesto, e decisamente il più costoso, rimane il
primo del 1946, seguito a ruota - rigorosamente una 3.00 × 10 - dai
modelli
SS50 e SS90. Molto ricercate dai collezionisti sono anche le
vespe prodotte su licenza al di fuori della madrepatria, tra cui
spicca per particolarità quella fabbricata negli Stati Uniti dal
1951 al 1966, che vide il marchio "All State" campeggiare
sulla parte anteriore dello scudo, oppure il modello TAP56, creato ad
hoc in Francia per l'esercito francese. Per i modelli più recenti il
prezzo si abbassa molto, raggiungendo anche i 2000 o 3000 euro.
Avere una Vespa oggi, che sia d'epoca o più recente, vuol dire possedere
non soltanto un mezzo di trasporto, bensì un oggetto cult, capace di
concentrare nei suoi 60 kg i più elevati standard in termini di
meccanica e design.
E
se ancora dovesse esserci qualcuno poco entusiasta del fascino Vespa
bisogna ricordare che : Chi vespa mangia le mele !
Biografia
d'Ascanio
Nato
nel 1891 a Popoli, Corradino d'Ascanio, dopo una laurea in ingegneria
industriale meccanica, un periodo al fronte nell'arma del Genio è
un'esperienza come progettista alla Pomilio,
iniziò a lavorare alla progettazione di un prototipo di elicottero
che, purtroppo, rimase incompiuto. Passato alla Piaggio venne
coinvolto nel progetto del primo scooter italiano di Enrico Piaggio,
il quale gliene affidò la realizzazione. Nel 1946 nacque la prima
Vespa e, inconsapevolmente, venne posata la prima pietra per la
costruzione del mito.
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