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domenica 22 giugno 2014

Vespa Piaggio: compie 70 anni ma è ancora una bambina.

Da settant'anni il suo rombo scoppiettante mette il buonumore a tutti gli appassionati, facendo inumidire gli occhi dei più nostalgici. Le sue forme sinuose, del tutto prive di spigoli, le hanno permesso di trovare estimatori anche all'esterno delle officine, spalancando di fatto le porte dei più importanti musei di design del mondo.
Il trionfo della Vespa è iniziato nel periodo postbellico, quando la voglia di lasciarsi alle spalle il ricordo della povertà, generò nelle persone un'esigenza di mobilità individuale sconosciuta fino a quel momento, che tuttavia dovette scontrarsi con i forti limiti economici che ancora affliggevano la popolazione.
Conscio di queste difficoltà, l'intraprendente ingegnere Corradino d'Ascanio, approfittò della dismissione degli apparati industriali della Piaggio destinati alla produzione di aerei militari, che aveva prodotto grandi quantitativi di materie prime, macchinari e utensili, che giacevano inutilizzati nei magazzini di Pontedera e che si sarebbero potuti usare per creare prodotti commerciabili per il mercato civile.
Con questi materiali nel 1946 l'ingegnere d'Ascanio progettò e costruì un nuovo tipo di scooter. Si dice che al momento della presentazione Enrico Piaggio commentò: "Sembra una Vespa".
Il successo fu talmente grande che in pochi mesi dalla produzione del primo esemplare, la Vespa 98 ronzava già in tutta Italia. L'estrema manovrabilità che la contraddistingueva, il limitato peso dell'alluminio di cui era fatta e il costo abbordabile, la resero in poco tempo un mezzo di trasporto adatto ad ogni necessità ; lo stesso dottor Piaggio ne sottolineò l'estrema facilità di guida con la frase : "Questo veicolo e l'ideale anche per donne preti".
Con una velocità infinitamente superiore rispetto a quella massima di 60 km/h che poteva raggiungere, il successo dello scooter "dalla vita stretta tanto da sembrare una Vespa" oltrepassò i confini nazionali, per fare innamorare tutta l'Europa.
La spinta definitiva alla conquista anche del pubblico più diffidente, venne da un'azzeccata campagna pubblicitaria, capace di comunicare perfettamente la leggerezza e la mobilità che la Vespa portava con sé e che riuscì a far vendere in un colpo solo la produzione di un anno intero ; vero è proprio cult divenne il frivolo calendario con le ragazze hawaiane che nel 1950 raggiunse una tiratura di circa 300.000 copie e che ancor oggi alletta collezionisti e appassionati di tutto il mondo, disposti a pagare cifre elevatissime per poterlo esporre in posizione privilegiata sul proprio muro.
Ma nessuna pubblicità, per quanto bella fosse, fece aumentare la visibilità della Vespa come il cinema ; memorabile è infatti la scena di "Vacanze Romane" in cui Gregory Peck e AudreyHepburn percorrono le strade della capitale cavalcando una Vespa bianca, permettendo così allo scooter di lasciare il suo segno nella storia del cinema, proprio come gli attori che trasportava lo impressero sulla Hollywood Walk of Fame.
Ad oggi sono circa 17 milioni gli esemplari di Vespa prodotti. Il modello capace di battere ogni record in termini di risultati di vendita fu senza dubbio la Vespa PX, di cui, tra il 1977 e il 2008, vennero prodotti oltre 3 milioni di esemplari.
Nonostante il grande numero di esemplari nel corso dei decenni, la disponibilità di vespe da collezione attualmente sul mercato è molto bassa, tant'è vero che i collezionisti sono disposti a pagare cifre che si aggirano tra i 15.000 e i 20.000 euro per aggiudicarsi uno dei modelli degli anni 50 e 60, purché sia in ottime condizioni.
Il modello più richiesto, e decisamente il più costoso, rimane il primo del 1946, seguito a ruota - rigorosamente una 3.00 × 10 - dai modelli
SS50 e SS90. Molto ricercate dai collezionisti sono anche le vespe prodotte su licenza al di fuori della madrepatria, tra cui spicca per particolarità quella fabbricata negli Stati Uniti dal 1951 al 1966, che vide il marchio "All State" campeggiare sulla parte anteriore dello scudo, oppure il modello TAP56, creato ad hoc in Francia per l'esercito francese. Per i modelli più recenti il prezzo si abbassa molto, raggiungendo anche i 2000 o 3000 euro.
Avere una Vespa oggi, che sia d'epoca o più recente, vuol dire possedere non soltanto un mezzo di trasporto, bensì un oggetto cult, capace di concentrare nei suoi 60 kg i più elevati standard in termini di meccanica e design.
E se ancora dovesse esserci qualcuno poco entusiasta del fascino Vespa bisogna ricordare che : Chi vespa mangia le mele !

Biografia d'Ascanio

Nato nel 1891 a Popoli, Corradino d'Ascanio, dopo una laurea in ingegneria industriale meccanica, un periodo al fronte nell'arma del Genio è un'esperienza come progettista alla Pomilio, iniziò a lavorare alla progettazione di un prototipo di elicottero che, purtroppo, rimase incompiuto. Passato alla Piaggio venne coinvolto nel progetto del primo scooter italiano di Enrico Piaggio, il quale gliene affidò la realizzazione. Nel 1946 nacque la prima Vespa e, inconsapevolmente, venne posata la prima pietra per la costruzione del mito.


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