La
ricerca di un modo per meccanizzare la comunicazione e non dover
trascrivere a mano i propri pensieri, fece sì che nella seconda metà
dell'ottocento la macchina da scrivere sostituì amanuensi e
scrivani. La scrittura meccanica rispondeva alle esigenze di
velocizzare e facilitare il sistema di comunicazione a tutti e allo
stesso tempo di dare una maggior ufficialità ai documenti. Non si sa
con esattezza chi sia stato effettivamente il vero inventore. Tra i
molti nomi spunta quello di Giuseppe Ravizza, che nel 1846 creò un
modello destinato inizialmente ad aiutare i non vedenti a scrivere.
I
nostalgici del ticchettio della macchina da scrivere, oggi possono
rallegrarsi per il valore delle loro collezioni. Heinrich Poth, di
Amburgo, per esempio afferma: "Quando ho comprato 15 anni fa una
macchina AA2, costruita nei primi anni del secolo scorso, ho pagato
550 marchi. Oggi il suo valore si aggira intorno ai € 2000".
Anche
se la domanda e l'interesse sono in continua crescita, vi sono
numerosi fattori che frenano l'aumento di valore di questi oggetti.
Secondo Poth "Oggi vengono ereditati così tanti pezzi che su
Internet vi è sicuramente un eccesso di offerta di gente interessata
unicamente a guadagnarci. Chi è alla ricerca di veri gioielli a
prezzi ancora accessibili, ha quindi maggiori possibilità di
successo nei mercatini delle pulci che sul Web".
Per
capire quale sia il valore effettivo di una macchina da scrivere è
innanzitutto necessario considerare l'anno di fabbricazione. Le
macchine del 19º secolo sono le più richieste. Quelle fabbricate
dopo il 1920 sono via via meno interessanti. Un altro criterio di
valutazione è il colore dell'oggetto. La maggior parte delle
macchine da scrivere veniva prodotta nella tonalità del nero o del
grigio; i colori rari come il rosso sono pertanto molto richiesti.
Un
altro elemento distintivo è la celebrità dei vecchi proprietari,
soprattutto se in passato queste macchine sono state strumenti per la
creazione di famosi romanzi. In questi casi il loro valore potrebbe
raggiungere cifre da capogiro, come è successo durante l'asta di
Christie's a New York nel 2010: sotto il martello sono finite infatti
una macchina manuale Hermes 3000 usata da Jack Kerouac, il padre
della Beat Generation, aggiudicata per $ 22.500 e una Olympia
Electric 65C utilizzata da John Updike, l'autore di "Corri,
coniglio" battuta per $ 4375. Il record mondiale resta però
legato all'Olivetti appartenuto alla romanziere americano Cormac
MaCarthy e venduta per $ 254.500 nel 2009 durante un'asta a New York.
Con
questa macchina furono scritti gran parte dei suoi libri, compresi
"La strada", "Non è un paese per vecchi" e
"Meridiano di sangue".
Un
altro modello di grande valore e la macchina da scrivere Malling
Hansen, inventata dal danese Hansen nel 1865, la quale vanta una
particolare e insolita forma a palla, tale da renderla più veloce.
Questa palla era stata ideata con l'obiettivo di consentire una
comunicazione rapida ai sordomuti. Il filosofo Friedrich Nietzsche ne
ordinò una durante il suo periodo di cecità.
Anche
questo esemplare è finito sotto il martello nel 2002, ed è stato
venduto per 131 mila euro, mentre generalmente il valore di questo
modello è stimato intorno ai € 50.000.
Questo
è superato nel prezzo solo da pochissime altre macchine da scrivere,
come quelle in legno del carpentiere austriaco Peter Mitterhofer.
Attualmente, tuttavia, sono introvabili e pertanto il loro valore può
raggiungere numeri e cinque cifre. Più economica ma interessante è
anche l'Hammonia, prodotta in Germania nel 1882. Di tale modello ne
esistono solo pochi esemplari e il prezzo si aggira intorno ai €
20.000.
La
macchina da scrivere sembra tornare in voga non solo tra i
collezionisti; secondo Business FM, un'emittente radio russa, il
servizio segreto russo ha recentemente investito 490.000 rubli,
(circa € 11.000), per acquistare 20 macchine da scrivere
elettroniche, complete di cartucce e nastri. Infatti una cosa è
certa: anche se le vecchie macchine da scrivere sono più lente,
battono i computer nella sicurezza. Le fughe di notizie via sistemi
informatici sono impossibili.
In
mostra
Nel
museo Nicolis in provincia di Verona è possibile ripercorrere la
storia della macchina da scrivere dal 1880 sino a metà del 1900,
grazie a una preziosa raccolta di 80 diversi modelli. Visita: www.museonicolis.com
Buonasera Ersilio,
RispondiEliminache valore può avera l'Hammonia,
Guhl & Harbeck, Hamburg, Germany 1884
Grazie,
cordiali saluti,
Davide.
Ciao ho una Olivetti lettera 32 anni 60 che valore può avere? Ho anche una Comel 44T quanto vale? Sono entrambe messe bene solo poco usurate dal tempo
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