Dell'amico Leonardo Facco voglio sottoporVi questo pezzo che denuncia
l'ennesima deriva statalista. Dal I° gennaio 2014 sarà obbligo di
pagamento delle parcelle tramite POS per tutti gli studi
professionali. Non mi dilungo oltre nel commentare questa insensata e
distruttiva normativa, sapete tutti come la penso a proposito. Io
personalmente non ho mai smesso di aderire a “Contante Libero”,
perchè penso sia una crociata importante e sacrosanta. Non
esclusivamente per il diritto ad avere in tasca tutto il contante che
vogliamo, e altresì pagare come più ci aggrada, ma perchè proprio
la libertà individuale viene continuamente e seriamente calpestata
in questa specie di paese chiamato Italia. E queste norme folli, che
non hanno antefatti in giro per l'Europa e il mondo, vanno proprio
nella direzione della totale eliminazione della libertà individuale.
ATTENZIONE !
I
“sanculotti” tricoloriti, ergo i più radicali tra i partigiani
dell’involuzione fiscale italiana, probabilmente
non hanno mai visto in tv programmi tipo “Affari di famiglia”,
“Fast & Loud”, “Affari a tutti i costi” o “Affari al
buio”. Sono dei format spassosi – nell’America in cui se si
evade si va in galera, come piace raccontare alle zecche nostrane –
dove le parti contraenti (venditore e compratore) si scambiano
oggetti, o automobili, pagando anche decine di migliaia di dollari…
orgogliosamente in contanti!
I
nipotini di Robespierre, alla Tinti e Travaglio per capirci, invece,
hanno come loro immaginetta televisiva Milena Gabanelli, una
sottospecie di “Giovanna d’Arco” della lotta al denaro liquido,
banconote o monete che siano. Per questi ignoranti economici, la
lotta all’evasione non si fa abbassando le tasse e semplificando
quel putrido sistema fiscale che fa dell’Italia una barzelletta
mondiale ed un paese in via di sottosviluppo. Niente affatto, per
eliminare il “nero” (impresa utopica e insensata) bisogna –
secondo loro – far sparire i pagamenti in contanti.
Ebbene,
tra non molto, questi onanisti equitaliani avranno motivo di gioire e
continuare a scrivere qualche articolessa “demo-proletaria”
intingendo la penna nel curaro di Stato. Tra le scadenze che
riguarderanno i Professionisti, infatti, c’è quella del Capodanno
prossimo,
giorno a partire dal quale tutti gli Studi Professionali saranno
costretti a utilizzare il POS
(Point
of Sale) per ricevere i pagamenti dai clienti. Riporta il sito www.ediltecnico.it :
“Il
motivo della decisione, confermata definitivamente tramite la
pubblicazione del decreto sviluppo bis in Gazzetta Ufficiale
avvenuta
nel dicembre 2012, è da ricercare nella volontà di aumentare
i pagamenti in moneta elettronica per
combattere
l’evasione fiscale.
Tutto porterà a utilizzare meno i contanti e quindi a una maggiore
tracciabilità dei pagamenti”.Il
famoso divieto di usare più di 999 euro in bigliettoni continua ad
essere il mantra insomma.
Qualche
dettaglio del provvedimento a titolo informativo. “Bancomat,
carte di credito e carte prepagate: con
l’introduzione del POS
obbligatorio,
il professionista dovrà accettare il pagamento tramite moneta
elettronica. Il POS permetterà agli studi di leggere e accettare
pagamenti tramite carte di debito (bancomat) accreditando l’importo
direttamente in conto corrente. Oltre al bancomat, se l’onere a
loro carico non supera quello di quest’ultimo, i professionisti
dovranno accettare le carte di credito e le carte prepagate.
Il
POS, le banche e i professionisti: le
banche chiederanno con ogni probabilità l’aumento
delle commissioni:
per ciascun pagamento effettuato elettronicamente scatta l’obolo
telematico e aumentano le entrate nelle casse delle banche.
L’acquisto del POS comporta inoltre una spesa non da poco per il
professionista, sia per l’acquisto e l’installazione, sia per il
canone da pagare mensilmente”.
Scrive
ancora www.ediltecnico.it :
“Alla
luce di questa considerazioni, l’introduzione del POS ha suscitato
molto interesse sulla rete. Uno dei motivi della “protesta” via
web consiste nel fatto che molti clienti pagano con bonifici bancari
o assegni, attraverso i quali le transazioni sono comunque
tracciabili, senza ricorrere al POS. E allora perché l’obbligo? Si
tratta secondo molti, di un aiutino dato alle banche. D’altro
canto, però, l’utilizzo del POS
potrebbe
servire per fare pagare subito i clienti che scompaiono dopo aver
promesso bonifici”. Ancora: “Precisiamo comunque che, come spesso
succede nei casi in cui in Italia si stabilisce con chiarezza
l’obbligo ma non i termini che ti permettono di rispettarlo,
modalità e termini di pagamento sono stati rimandati a un non meglio
definito decreto interministeriale. Quel decreto, forse, introdurrà
anche la possibilità di pagare tramite dispositivi mobili”. Tra
un “forse” ed un “non meglio definito decreto”, a bananaland
Italia la cosa funzionerà così in pratica: la legge c’è, per
taluni si applicherà e per altri si interpreterà… capisciammè!
Come
ebbi modo di scrivere tempo fa, con Monti si è cominciato ad
abituare le greggi alla soglia dei mille euro. Prima
o poi, la ridurranno. Ora, si insiste con la panzana della necessità
del denaro elettronico per poter controllare meglio come spendiamo i
nostri soldi (Loro, dei nostri soldi possono impunemente farne
strame). Domani – col supporto infame dei cannoni mediatici dei
loro lacché – riusciranno a convincere che essere schiavi è
bello.
Lo
torno ad urlare a squarciagola: l’abolizione del contante è una
misura liberticida, totalitaria, da Stato ladro. Marshall
McLuhan sosteneva che “i
soldi sono la carta di credito di un uomo povero”. Rick
Harrison è il titolare di quel negozio di pegni di Las Vegas (Gold &
Silver) in cui si gira “Affari di Famiglia”. Lascio alle sue
parole la chiosa di questo pezzo: “Il
governo ci sta distruggendo”!
Leonardo
Facco
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