Se
quel giorno qualcuno avesse alzato lo sguardo al di sopra della sua
testa distratta, avrebbe visto una figura saltare sulla cima dei
platani, di ramo in ramo, con l'agilità di una scimmia. L'avrebbe
rincorsa per tutto il viale fino a vederla fermarsi su un grosso
ramo, a pochi metri da una finestra spalancata. Poi, guardando
meglio, avrebbe riconosciuto un ragazzo con la marsina verde e i
capelli raccolti in un codino.
Cosimo
Piovasco di Rondò - il barone rampante - si portò due dita alle
labbra e fischiò. Al davanzale si precipitarono a salutarlo il
visconte dimezzato e, presumibilmente, il cavaliere inesistente.
All'interno, prendeva posto sulle sedie una folla di personaggi
dall'aria familiare. Qualcuno gridò di fare silenzio e la riunione
ebbe inizio. Erano in tanti. C'era anche Orlando. Era furioso.
"Amici!
Compagni! Tigrotti!", urlò l'uomo vestito all'indiana con la
barba, il turbante e gli occhi bistrati, "è giunta l'ora. Noi
personaggi letterari dobbiamo ribellarci". Era Sandokan. La
Perla di Labuan, in prima fila, se lo mangiava con gli occhi. In
fondo alla sala un ragazzo enorme con la testa rapata e i vestiti
stretti scattò in piedi. "È una vergogna!", gridò
Garrone, rosso in viso. Al suo fianco, Franti, l'infame, sorrise.
Pinocchio iniziò a piagnucolare: "il mì povero babbo ha fatto
tanti sacrifici e non mi si fila più nessuno. E adesso ome fò ?"
Lucia Mondella parlò sottovoce, da seduta: "fino a pochi anni
fa, il mestiere degli scrittori era inventare storie e personaggi.
Oggi parlano solo di se stessi e di noi non importa più nulla a
nessuno". "La verità", protestò Renzo Tramaglino, "è
che gli scrittori sono venuti a rubarci il lavoro".
"Qualcuno
sa dire il nome di un personaggio memorabile di un libro italiano
degli ultimi cinque anni?", chiese Guglielmo da Baskerville del
"Nome
della rosa".
"Io qui sto", proclamò con orgoglio Tony Pagoda, avvolto
in un doppiopetto vinaccia. La Lupa lo fulminò con lo sguardo: "Non
ti allargare, Tony". Si alzò un giovanotto: "Io mi chiamo
Mattia Pascal e ho sempre desiderato sparire". "I
personaggi senza autore non sono felici. Ma che cos'è uno scrittore
senza personaggi?", dissero in coro sei individui. "La
colpa è del pubblico", riflettè Jacopo Ortis, "Non crede
più a nulla. Vuole solo autobiografie. Ha bisogno di illudersi di
essere stato ammesso nella vita dei personaggi reali famosi".
"Sì,
ma quelli ci sguazzano. Sono come Casanova. Non fanno altro che
scrivere di sé", ruggì Bertoldo, un villano che pareva un
orso. Don Ciccio Ingravallo, comandato alla mobile, si grattò uno
dei bernoccoli metafisici: "mai fidarsi di un testimone
narcisista".
"Gliele
menamo ?", propose il Ricetto, il Caciotta e gli altri ragazzi
di vita. "Mettiamo una bomba al Pirellone!", urlò un uomo
esagitato. "Non siamo terroristi", urlò Metello, "bisogna
scioperare". Il maestro di Vigevano e l'Adalgisa applaudirono e,
in breve, la decisione fu presa. Il partigiano Johnny, che sapeva
l'inglese, si incaricò di informare i colleghi stranieri. Arrivarono
molte adesioni
. Tra le altre quelle di Anna Karenina, Aureliano
Buendia, Philp Marlowe, Achille piè veloce, il vecchio e il mare,
Lolita e Rashkolinikov. Perfino Gafyn Liawgoch, il grande anarchico
gallese, e Junichiro Kawasaki aderirono.
Per
una settimana i personaggi inventati si rifiutarono di muoversi,
parlare e agire. Sfortunatamente nessun lettore se ne accorse. Erano
tutti troppo impegnati a leggere l'ultima autobiografia. E così
furono tutti assorbiti dalla carta e il loro inchiostro si disseccò.
Quando Pinocchio, Renzo e Lucia, Sandokan, padron Nitoni, Orlando e
gli altri sbiadirono del tutto, la letteratura si trasformò
definitivamente in una branca del gossip.
Giacomo
Papi
Traggo
spunto da questo ottimo pezzo di Giacomo Papi per raccontarVi
brevemente la mia avventura con uno di questi pseudo-scrittori, senza
arte né parte, e soprattutto senza fantasia ed intelligenza, due
cose fondamentali per uno scrittore. Sto parlando di Andrea Tripepi e
della sua fatica letteraria soprannominata “Operazione Alzheimer”.
Più che di uno scrittore, come si autodefinisce lui, sarebbe più
corretto parlare di un grafomane paranoico.
L'estate
dell'anno scorso 2013, mi chiese se potevo recensire il suo “libro”
sul mio blog. Io risposi assolutamente di si.
Vi
confesso che le prime 10 pagine le lessi con grande entusiasmo ; la
cosa mi attraeva molto. Ma
dopodiché dovetti desistere poichè il mio entusiasmo andò
progressivamente scemando. Non avevo mai letto tante stronzate
simili ! Avete presente i dettatini della signora maestra ? Ecco,
quelli sono meglio di “Operazione Alzheimer”. Mai tante
banalità, sciocchezze e puerilità si trovavano concentrate sulle
righe di una pagina. Il tutto ovviamente animato da una grande
sindrome paranoica, poiché Andrea Tripepi è realmente un paranoico
squilibrato mentale. Praticamente tutto il cosiddetto libro
“Operazione Alzheimer” prende ispirazione dalla manipolazione
dell'informazione e dalla costruzione delle opinioni ; argomenti
triti e ritriti nell'epoca moderna ma che in questo caso specifico
nulla portano di originale o complementare alla discussione, che
rimane inevitabilmente poggiata su un piano sterile ed instabile.
Il
tema dominante dello scritto è la manipolazione dell'informazione :
questo è sbagliato, questo non è vero, questo serve ad arricchire
quest'altro, questo serve ad arricchire quell'altro e poi, dulcis in
fundo, la solita citazione a Berlusconi. Berlusconi di qua,
Berlusconi di la, le leggi ad personam, l'opinione pubblica pilotata
ecc. ecc. Tutto il solito campionario che siamo abituati a leggere e
sentire da vent'anni a questa parte, cioè dire dalla famosa scesa in
campo del Berlusca. Il tutto condito con una assoluta e totale
mancanza di stile, da scolaretto di terza elementare appunto.
Mai
e poi mai avevo letto una porcheria simile, fatto sta che impiegai
più di tre mesi per leggere le 150 pagine complessive che compongono
il cosiddetto libro. Lo spazio dedicato alla lettura di “Operazione
Alzheimer” era la mattina al gabinetto, perché solamente in quel
frangente avevo la necessaria pazienza per sorbirmi qualche pagina
della fatica letteraria di Andrea Tripepi.
Per
non mortificarlo, perché è giovane, e perché non volevo creare
inutili polemiche, (come dopo purtroppo accadde), decisi di scrivere
una recensione molto soft, molto distaccata, dove alla fine di tutto
me ne uscivo anche con un “da leggere”. Non ho mai scritto una
bugia così ! La recensione la potete leggere cliccando sul link :
http://ersiliogallimberti.blogspot.it/2013/11/operazione-alzheimer-e-la-cura-di.html
Non
l'avessi mai fatto ! L'Andrea Tripepi si incazzò come una iena,
vedi shoot sotto.
Il
Tripepi mi rimproverò di essere stato troppo superficiale e di avere
“steccato” di brutto. Ora avrete cliccato sul link ? Avrete
letto la recensione ? Vi sarete resi conto che non vi è nulla di
superficiale né tantomeno sbagliato. Vi è solamente la mia
interpretazione dello scritto, fatta assolutamente in maniera ripeto
soft, senza colpo ferire. D'altronde è la mia interpretazione dello
scritto alla quale si può essere d'accordo oppure no ma è sempre la
mia interpretazione, quello che lo scritto mi ha trasmesso ed
emozionato. Il tutto fatto con garbo ed educazione come si conviene
alle persone per bene. Ma
Andrea Tripepi non è una persona per bene ! E' solamente un povero
ragazzotto malato, pieno di manie di grandezza e con tanto rancore
dentro al cuore, per non essere quello che vorrebbe e non sarà mai.
Seguirono
un paio di commenti che definire tali è solamente sbagliato, perché
la giusta definizione è quella di “deliri allucinogeni”.
Purtroppo gli ho cancellati, perchè sarebbe stato realmente utile
proporveli, per farVi vedere fin dove può arrivare la follia umana.
Gli
cancellai con quel moto di stizza tipico di una persona che ha
lavorato tutto il giorno e che si ritrova a sorbirsi le frustrazioni
di un folle. E' stato un errore, me ne rendo conto. Avrei dovuto
conservarli.
Ovviamente
non pubblicai i deliri del Tripepi, il che lo fece andare su tutte le
furie, idealizzandomi probabilmente come il nemico. Rituale tipico
di tutti i paranoici fobici.
Da
allora iniziò una serie di calunnie e denigrazioni nei miei
confronti fino a mettere in discussione anche la mia attività
professionale definendola addirittura “truffaldina”, perché
secondo lui definisco la Rep. Ceca come l'Eldorado senza tasse e
burocrazia e facendo altresì riferimento allo scritto firmato
Edoardo Longo, il serpente nazista, pubblicato su Forum Giovani,
serbatoio dell'estrema destra e dell'anti-semitismo italiano.
Continuano le "analisi" sulle città ceche. |
Ora
chi mi segue sul blog conosce la mia causa con Edoardo Longo, il
neo-nazista revisionista, causa che va avanti da oltre sette anni
ormai. Chi non la conosce lo invito a ricercare Edoardo Longo su
Google oppure sul mio blog, ma vi esorto ad effettuare la ricerca con
un secchio a portata di bocca perché i conati di vomito potrebbero
essere immediati e repentini.
L'Italia
è quel cosiddetto “grande” paese dove la libertà assume
contorni parossistici fino a giustificare la negazione dell'Olocausto
come libera espressione del pensiero.
Questo
è considerato reato in tutto il mondo, il negazionismo storico.
Per quanto riguarda l'Italia dobbiamo ancora aspettare. E' solo
questione di tempo.
La fobia della polizia. |
Andrea
Tripepi, nella sua enorme ignoranza, (è più pericoloso un ignorante
che un uomo armato), ha fatto sue le farneticazioni dell'altro matto,
Edoardo Longo. Si sa, tra matti vanno d'accordo.
Vi
è da considerare purtroppo che i testi che oltraggiano la mia
persona e contenuti su Forum Giovani, non sono stati ancora rimossi
dall'Edoardo Longo, poichè la legge e il rispetto delle sentenze,
per certa gente, rimane ancora un optional in questo “grande”
paese chiamato Italia.
Non
escludo che tra i due matti vi sia anche un collegamento, perché la
fobia e lo squilibrio mentale mi sembrano identici.
Ma
ritornando al matto più giovane, Andrea Tripepi, questo è
particolare, nel senso che, vive in Rep. Ceca perché è studente
Erasmus, si è inventato di vendere vino, ovviamente tutte
sotto-etichette completamente sconosciute sul mercato italiano, (
figuriamoci che bontà di prodotto, clicca sul link
http://italskevinovbrne.webnode.cz/
), si autodefinisce scrittore e fa pure consulenza d'azienda. Quindi
è più poliedrico di un brillante taglio cabochon … magari ! La
realtà e tutt'altra e ve la lascio facilmente indovinare.
Andrea
Tripepi vive un profondo disagio esistenziale generato dal fatto di
essere obbligato a vivere in Rep. Ceca, (il padre, poliziotto in
prepensionamento ha un passato “originale”
http://www.casadellalegalita.info/archivio-storico/2014/11278-la-ndrangheta-a-diano-marina-e-la-lega-nord-gli-fa-linchino.html
),
e
di essere fondamentalmente un irrealizzato.
Questo
disagio lo si desume dai contenuti che quotidianamente posta su
facebook, dove pedissequamente getta fango sulla Rep. Ceca e i suoi
abitanti definendoli addirittura peggio degli zingari.
Tutto
questo dimenticando che rappresentano i suoi unici clienti e anche
l'unica fonte di sostentamento. O perlomeno rappresentavano, perché
dopo questo scritto, reputo opportuno informare taluni clienti,
ristoratori e distributori cechi sull'opinione che il Tripepi ha di
loro e del loro paese.
Questo
del disagio esistenziale dell'italiano all'estero, e nello specifico
in Rep. Ceca e Slovacchia, è un argomento che ho già trattato,
(clicca sul link http://www.estconsulting.cz/?p=2837
), ma
questa volta mi riguarda da vicino poiché sono stato messo in mezzo
in discussioni alle quali non c'entro assolutamente e che non ho
nemmeno provocato.
Andrea
Tripepi rappresenta il classico caso dell'italiano villano ed
incompetente che si improvvisa imprenditore all'estero. Come ho già
avuto modo di scrivere chi è un professionista sarà sempre tale,
sia in Italia, che in Rep. Ceca, Slovacchia o Polo Nord che si
voglia.
Oltre alle analisi delle urine, Andrea Tripepi fa anche l'analista finanziario. |
Viceversa
chi è un incompetente sarà sempre tale in qualsiasi parte del mondo
vada a vivere e operare.
Dopotutto
Andrea Tripepi mi fa pena, così giovane eppure così pieno di
cattiveria verso il prossimo e verso un paese che fino a prova
contraria lo ospita in maniera amichevole ed economica.
E
parla pure di un trasferimento in Australia, l'Andrea Tripepi.
Benissimo, così avrà modo di conoscere Adelaide e il suo Institute
e soprattutto la polizia di Sua Maestà.
Mi
dispiace dover ricorrere a questi metodi, ma quando viene messa in
discussione la mia persona e la mia professionalità allora parto in
quarta, e non essendo un buon cristiano, non porgo nemmeno l'altra
guancia.
Se
Andrea Tripepi sta vivendo una situazione di disagio psichico, e mi
sembra proprio di si, ne prenda consapevolezza e incominci un
percorso di cura.
Dall'altro
lato non prevedo un roseo futuro commerciale e relazionale per Andrea
Tripepi in Rep. Ceca.
Ma
è giovane e queste righe gli insegneranno come stare al mondo.
O
almeno lo spero.
Commento
non
pubblicato
dalla testata Areanetworking.it
Devo
dire che inizialmente la disprezzavo moltissimo, sig. Andrea Tripepi,
poiché pensavo fosse solamente una persona che viveva in una
condizione di invidia
totale. Ora lei mi fa solamente tanta pena,
perché mi rendo conto che è veramente un malato mentale. Ma se è
pur vero che nel codice penale italiano, la pazzia è considerata
un'attenuante, si ricordi che nel codice penale ceco questa
condizione attenuante non è contemplata. Per cui lei rischia
veramente grosso! Considerando poi che lei dichiara su questo forum
di commerciare in vino (tutte etichette fantasma senza la necessaria
dicitura della cantina, ecco il link :
http://italskevinovbrne.webnode.cz/),
sul suo
profilo Facebook si autodefinisce “scrittore” e va a dire
in giro di essere un ricercatore scientifico in attesa di
trasferimento in Australia ; se 1 + 1 fa 2, nel suo caso fa
inevitabilmente 4.
Andrea Tripepi allievo di Siffredi. |
Il grande esperto di vini. |
In
merito alla questione “scrittore” ho già avuto modo di definirla
bonariamente dal mio punto di vista, anche se la cosa nn le è
piaciuta (vedi link :
http://ersiliogallimberti.blogspot.it/2013/11/operazione-alzheimer-e-la-cura-di.html
) e lo scrivo su questo forum in maniera esplicita, sincera e chiara
: “Il suo cosiddetto libro è una cagata pazzesca !!!”
Questione
forum giovani/Edoardo Longo. Sono in causa da oltre 7 anni ormai con
Edoardo longo, neo-nazista revisionista che dal suo blog fa
espressamente propaganda neo-nazista e anti-semita. Ecco lei, Andrea
Tripepi, andrebbe veramente d'accordo con Edoardo Longo, poiché la
quantità di cervello nella scatola cranica è pressoché la stessa :
0,00001 g. Il link che lei pubblica richiama a una struttura facente
parte l'estrema destra italiana ovviamente legata a personaggi come
l'ex avvocato Edoardo Longo, al quale non mi stupirebbe fosse legato
anche lei.
Perchè
non pubblica anche questi links ?
E'
forse anche lei un neo-nazista? E' forse anche lei un revisionista?
Non
mi stupirebbe poiché tutti questi personaggi sono accumunati dallo
stesso disagio esistenziale. Oppure stiamo affrontando questioni +
grandi di lei ?
Questione
est consulting. Io svolgo la mia attività di consulenza estera da 10
anni ormai. 10 anni fa lei, Tripepi, si faceva ancora la pipì
addosso. Mai e poi mai ho descritto la CZ come un Eldorado : il sito
con tutti i documenti scritti è in rete basta andarli a leggere,
(quelli originali perché ultimamente ho anche subito svariati plagi,
probabilmente la CZ interessa a + di qualcuno).
Io
faccio impresa, seria, e faccio fare impresa, seria, in Rep. Ceca.
Ritorna la fobia per la polizia. Strano per un figlio di poliziotto. |
Faccio
e facciamo i confronti con l'Italia e il risultato è sempre lo
stesso : Rep. Ceca batte Italia 10 a 1, come facilità nel fare
impresa, burocrazia, costi e tassazione globale. Lasciamo perdere poi
la qualità della vita e la sicurezza, perché il rapporto salirebbe
100 a 1.
Se
poi lei, e i compagni suoi, essendo paranoico e malato, non si affida
a una struttura e ad una interprete, realmente inserita nel contesto
ceco, e pensa di poter fare tutto da solo, magari parlando inglese
con i vari impiegati nelle strutture ceche, i risultati saranno
sempre pessimi. Vedi la sua vita, sig. Andrea Tripepi, pseudo
imprenditore vitivinicolo, pseudo scrittore e pseudo ricercatore.
Suo
padre, ex poliziotto dal passato un po' burrascoso, non ha fatto bene
ha mandarla in Rep. Ceca ( http://www.casadellalegalita.info/archivio-storico/2014/11278-la-ndrangheta-a-diano-marina-e-la-lega-nord-gli-fa-linchino.html ).
Speriamo
che prossimamente se ne vada nella tanto agognata Australia, così
poi si confronterà con la polizia di Sua Maestà e vedremo che cosa
succederà.
Mi
dispiace che questa bella intervista debba venire inficiata da
questioni che definisco simili al chiacchiericcio da cortile, ma
essendo stato chiamato in causa (io e la mia attività), reclamo il
diritto di replica.
Con
riserva di pubblicare ulteriori links e shoot di chattate facebook.
Grazie
per l'ospitalità.
Se
poi volete farVi quattro risate, digitate Andrea Tripepi su You Tube
e sentirete i comizi del “fine dicitore”.
non è fobia per la polizia ma autentica avversione verso le leggi e le regole. D'altronde basta vedere da dove viene ........... ecco perchè a Brno ci sta male!!!!
RispondiEliminaOra sè inventato il post sulla massoneria.... Certo che in quel gruppo lì, in quanto a ignoranti, è in ottima compagnia: vedi la bandiera con la svastica che dicono non è proibita. Che roba !!!!!!!!!
RispondiElimina