Dossier Merda !
Indagine sulla merda di cane adriese !
Il documento che segue, è il resoconto di una settimana di indagine per le strade della bella Adria, alla ricerca, molto facile devo dire la verità, delle famigerate “ merde di cane “, che tanto hanno fatto sbottare alcuni benpensanti. Mi sono fermato a una sola settimana di indagine e non continuativa per giunta, poiché, come potrete immaginare, ho delle altre cose da fare durante la settimana che non andare a caccia di merde di cane. Comunque questo bel dossier, mi sembra alquanto esaustivo in merito a questo, come vogliamo chiamarlo ? : problema, inghippo, malcostume, leggerezza ? Chiamatelo un po' come volete, comunque è un documento “interessante “, che denota quella che è ormai una consuetudine di tutti i proprietari di cani di non raccogliere le merde, volgarmente chiamate “ deiezioni “, dei loro amati amici a quattrozampe. Consuetudine che non è circoscritta solo ad Adria, ma che interessa buona parte delle patrie lande. E' proprio il caso di dire che gli italiani hanno imparato a “ metabolizzare “ la merda. Cosa che fortunatamente non succede in altre parti d' Europa. Come qualcuno di voi saprà, mi reco spesso per lavoro, in Rep. Ceca e Slovacchia e , vi sembrerà strano, in vent'anni che vado in quei posti, non ho mai visto merde di cane per strada. Che i cani cechi e slovacchi siano tutti stitici ?, mi sono chiesto più di qualche volta. Assolutamente no !, mi ha risposto una mia amica, fortunata padroncina di un simpaticissimo barboncino bianco. E che qui insegniamo ai nostri amici pelosi a fare la “ cacchina “ sulle aiuole dei giardini, degli spartitraffico, sui prati e sulle rive dei fiumi. Ma se proprio “ Fufì “ non c'è la facesse più, sapete oramai mangiano quello che mangiamo noi, con tutti i rischi annessi e connessi, ( e io ne so qualcosa ), allora c'è sempre il sacchettino di plastica che funge anche da guantino, per agevolare la raccolta della succitata deiezione, cioè merda, anzi merdina. Anzi no !, proprio merda, poiché esistono certi cani, di una certa taglia, che ne fanno più di un cristiano e nelle foto che seguono si vede pure. Ah, si ! Ora mi sovviene, risposi alla mia amica, che una volta camminando su un'aiuola per salire in macchina, ne calpestai proprio una ! Ma non me ne accorsi subito. Me ne accorsi,quando ero già da tempo salito in macchina, da uno “ strano odore “, che non mi sembrava proprio quello del sigaro o di una pernacchia. Era proprio una bella “ merda de can “, che nel frattempo avevo anche ben spiaccicato sulla moquette del tappetino e sul pedale. Tutto questo mi porta a fare delle riflessioni, anche a fronte del discreto interesse che l' argomento “ merda de can “ ha trovato sulle bacheche di certa gente sul Facebook adriese, probabilmente a corto di idee e argomenti. Il fautore di tutto è stato mio padre, classe 1931, che intervistato dal buon Leandro Maggi durante uno special su Adria, ha ricondotto buona parte delle problematiche della città etrusca proprio alle cosiddette “ merde de can “. Ovviamente stava scherzando, ma mi sembra che il problema esista ! Non volete chiamarlo problema ? Allora chiamatelo come vi pare ma mi sembra che dover andare a spasso con un occhio che guarda avanti per non sbattere e l' altro che guarda per terra per non pestare le “ deiezioni”, sia alquanto scomodo. Mi sembra che in Italia stia mancando il rispetto per il prossimo. Quel concetto fondamentale di rispetto che distingue una casa da una giungla. Pensate poi ai turisti che vengono a visitare il nostro “ quasi paese “. Loro abituati all' ordine e alla pulizia, improvvisamente fermi, appoggiati al muro per togliere le merde dalle suole delle scarpe ! Che immagine forte ! Che indimenticabile “ souvenir d' Italie “! Una grande casa, cioè un paese, una nazione, si basa su delle regole fondamentali di rispetto e convivenza che tutti i suoi abitanti devono rispettare, non perchè è la legge che lo impone, ma perchè queste regole sono state fatte proprio per rendere vivibile un luogo. Le “ deiezioni “ canine sono solamente la punta dell' iceberg di una maleducazione e non rispetto del prossimo che va dalla mancata precedenza al volante, ( chissenefrega, tanto quello si ferma ), dal mancato rispetto della distanza di sicurezza, dall' entrare in un locale pubblico senza salutare, dal piantarsi in mezzo al marciapiede incuranti della gente che deve passare e potrei continuare. Se non si capisce questo, vivere diventa molto difficile, mentre l' unica cosa che si può fare è sopravvivere. E comunque c'è sempre qualcuno che parla, che ha qualcosa da ridire, che ha poemetti da scrivere. In che grande paese “ libero “ che vivo ! Che disgrazia nascere italiano !
Bella scura e compatta. I " Fufi " adriesi " deiezionano " come si deve
Merda secca, ma sempre con stile
Merda spiaccicata, un " must "
Questa è l'apoteosi dello " spiaccicamento ". Quella persona ha buttato via le scarpe.
Questo " misterioso " contenitore . . .
Questa è veramente una buona idea. Guardatevi il video :
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