Quando
viene chiesto agli stranieri cosa pensano degli italiani, nella
maggior parte dei casi molte delle risposte sono identiche, anche se
a rispondere sono persone provenienti da diversi paesi. In
particolare, due sono gli stereotipi più frequenti: gli italiani
mangiano sempre pasta e pizza e sono mafiosi.
Probabilmente
la credenza che gli abitanti della penisola mangino sempre solo pasta
e pizza, dipende dal fatto che all'estero nell'insegna di molti dei
ristoranti italiani o subito più giù, si trova scritto "pasta
e pizza".
Ma
sono davvero i piatti principali della famosa dieta mediterranea?
Secondo una statistica pubblicata da UN.A.F.P.A. (Associations of
Pasta Manufacturers of the European Union), gli italiani nel 2015
hanno consumato in media 23,5 kg di pasta, posizionandosi come i
maggiori consumatori a livello mondiale.
Sono
seguiti da Tunisia e Venezuela, mentre solo al quarto posto è
possibile trovare un altro paese europeo, la Grecia, che ne ha
consumati 11,2 kg. Non sorprende, a questo punto, che gli italiani
siano anche i maggiori produttori di pasta al mondo, riuscendo a
produrne 3.246.488 tonnellate l'anno. Coldiretti invece, ha stilato
una classifica con i maggiori mangiatori di pizza al mondo e,
sorprendentemente, in questo caso gli italiani non si trovano al
primo posto. I primi in classifica sono gli americani, i quali
mangiano quasi 13 kg di pizza a testa ogni anno; gli italiani invece
ne mangiano soltanto la metà, 7,6 kg.
Tuttavia,
sebbene non si tratti di un business tanto grande quanto quello
americano, riveste pur sempre un ruolo molto rilevante in Europa,
producendo un fatturato di 10 miliardi di euro solo in Italia. Per
proteggere tale settore dunque, il presidente della Coldiretti ha
candidato l'arte dei pizzaioli di Napoli come patrimonio dell'Unesco.
La
seconda immagine che si presenta nella mente degli altri, quando
pensano agli italiani, è quella della mafia. E' probabile che coloro
che non sono mai stati in Italia, o che non conoscono degli italiani,
si siano lasciati condizionare dalla miriade di proiezioni
cinematografiche basate su tale tema. Tuttavia il termine mafia viene
oggi utilizzato con molte accezioni: se gli stranieri fanno
effettivamente riferimento a quella forma di criminologia, chiamata
anche Cosa Nostra e tanto popolare per via del film Il Padrino,
allora bisogna smontare questo falso mito, perché l'italiano medio
non è mafioso.
Se
invece si fa riferimento alle attività illegali effettuate dei
cittadini italiani, allora la risposta potrebbe un po' cambiare. Il
fatturato europeo relativo alle attività connesse alla mafia, si
aggira attorno ai 110 miliardi di euro l'anno, l'1% del PIL, di cui
15,9 miliardi sono legati all'Italia (ocportfolio.eu).
Naturalmente
oltre a questi, di stereotipi sugli italiani se ne annoverano anche
molti altri. Un altro famoso cliché ci vede grandi intenditori e
bevitori di caffè. Effettivamente secondo una ricerca pubblicata da
Altroconsumo nel 2015, il 96,5% degli intervistati ha affermato di
consumare caffè o bevande che lo contengano. Tuttavia, il consumo
pari a 5,65 kg di caffè l'anno, basta solo a posizionarci al nono
posto a livello mondiale, venendo ampiamente sorpassati dai paesi
nordeuropei.
Per
gli italiani infatti non è la quantità che conta, bensì la
qualità. Così, le torrefazioni italiane, utilizzano pregiati
chicchi di caffè per rispettare gli standard qualitativi e non
deludere i loro consumatori: nel 2015 il fatturato del settore è
stato di 3,3 miliardi di euro e le esportazioni pari all'11% del
valore totale (comitcaf.it).
L'italiano
è anche considerato poco rispettoso delle regole, specialmente
quando si tratta di codice stradale. E purtroppo i dati lo
confermano: anche se nel tempo è stato registrato un miglioramento,
gli italiani rimangono il popolo che riceve più multe in Europa,
principalmente per eccesso di velocità. Per esempio, solo nel primo
semestre del 2016, il governo italiano ha incassato 476 milioni di
euro provenienti da multe per mancato rispetto delle regole, da parte
di automobilisti.
Infine
abbiamo anche le etichette di latin lover, di ritardatari, di persone
che parlano a voce troppo alta o che gesticolano molto, di essere
alla moda e di amare la nostra famiglia. La verità è che di
stereotipi sugli italiani ce ne sono a migliaia e con molta
probabilità saranno quasi tutti veri. In fin dei conti, un motivo
per il quale gli stereotipi esistono ci dovrà pur essere.
Ma
attenzione, mai fare di tutta l'erba un fascio e non preoccupiamocene
troppo: siamo anche il popolo più invidiato al mondo. In una
classifica pubblicata da US News, gli italiani si classificano come
il popolo migliore al mondo per la bontà del cibo, il grande gusto
nella moda e l'invidiato stile di vita.
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