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mercoledì 13 novembre 2013

Lo stato è ladro e le regioni pure ! La rossa Emilia e la legge sui mercatini.


Che abbia la disgrazia di vivere nel peggior paese d'Europa e probabilmente del mondo, è ormai risaputo. Che lo stato italiano sia ladro e mafioso, compresi ovviamente tutti i suoi servitori, ladri mafiosi e parassiti, anche questo è risaputo. Ma quando un ladro è talmente scellerato nel metter mano al portafoglio di un poveretto, significa che quel ladro è ormai ridotto alla disperazione, e prima o dopo commetterà un gesto inconsulto.
Ed è proprio questa la situazione dello stato italiano, che tramite una sua indecente protuberanza, parlo della regione Emilia Romagna, arriva persino a voler ultra-regolamentare e tassare i mercatini dell'antiquariato e dei robi vecchi.
Parlo della legge regionale dell'Emilia Romagna n. 4 del 24/05/2013 che andrà in vigore il prossimo I° gennaio 2014, e che è una vera e propria mazzata a questo settore. Ora che nei mercatini dell'antiquariato si introiti del denaro è ovviamente fuori discussione, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che migliaia di persone ogni domenica si alzano alle 4 di mattina per andare ad esporre, come è ovviamente fuori discussione il momento di approfondimento culturale e storico che queste kermesse rappresentano ; gli oggetti antichi e vecchi sono essi stessi momento di approfondimento culturale, prima ancora che di ricordo, e nei mercatini dell'antiquariato sono numerosissimi i banchetti che espongono vecchi libri, francobolli, corrispondenza, documenti e monete antiche.
Ora questa vergognosa legge che andrà in vigore il prossimo gennaio 2014, tende a parificare “l'attività”, volutamente virgolettata, di espositore dei mercatini, a quella del commerciante ambulante vero e proprio, questo, ovvio, con tutto il gravame burocratico che ne consegue e , ovviamente, per lo stato/regione ladro, con la corresponsione di tasse e balzelli. Siamo alla frutta !
Forse che i burocrati comunisti della rossa Emilia credono che nei mercatini si facciano incassi da migliaia di Euro a settimana ? Ma hanno visto la tipologia della merce in vendita ? Voglio ricordare a lor signori, burocrati ladri, parassiti e iper-pagati dalla regione/stato, che la merce usata e vecchia, ha già per sua connotazione estinto ogni obbligo di IVA, quindi non si vede il motivo di un'ulteriore tassazione indotta.
Poi vogliamo anche dire che i mercatini delle cose vecchie, rappresentano, oggi più di ieri, un sistema di sostentamento per alcune categorie svantaggiate come disoccupati, cassaintegrati, inoccupati, invalidi ecc.
Vogliamo anche parlare dell'indotto che creano ciclicamente ad ogni manifestazione nel comune dove si svolgono essendo seguiti da migliaia di persone, collezionisti o semplici cacciatori di affari, che visitano e consumano negli esercizi.
E poi, non per ultimo, i mercatini dell'antiquariato sono liberi in tutta Europa ! Non esistono gravami, limitazioni o tasse aggiunte per chi gli fa, e chi scrive gli ha fatti sia in Italia che in Austria, in Germania, in Rep. Ceca e Slovacchia ; si paga il plateatico all'organizzatore, che spesso e volentieri è collegato ad un ente pubblico come il comune, e si vende quello che si vuole, senza problemi.
Un bel colpo nell'occhio per i dirigisti burocrati della rossa Emilia. Ed è proprio questa deriva dirigista che ha preso lo stato che mi preoccupa, e alla quale si accodano stupidamente le regioni ; questa mania paranoica di voler regolamentare e normare tutto e tutti.
Noi nel Veneto non è che facciamo una bella figura da questo punto di vista. Anche noi abbiamo adottato la famosa legge dei “6 bollini”, firmata Giancarlo Galan il “libberista”, servo sciocco del Cavalier Berlusconi, e anche allora mi ricordo, sono passati oltre 10 anni, ci fu una discreta sollevazione popolare, con tanto di comitato e di raccolta di firme consegnate a Venezia. La legge non fu abrogata ma fortunatamente fu disattesa dalla maggior parte dei comuni veneti, che ancor oggi non la applicano per via di alcuni cavilli che praticamente danno facoltà al comune, di svolgere il mercatino dell'antiquariato in maniera “sperimentale” e non ufficiale, esonerando quindi la Polizia Locale alla verifica dei 6 permessi-bollini. Un escamotage questo che consente di svolgere mercatini regolari ogni settimana seguiti da tante persone e ai quali partecipano come espositori, anche molti residenti in Emilia Romagna.
E anche questa legge regionale n. 4 del 24/05/13 conterrà dei cavilli ? Sinceramente non lo so. So solamente che è una legge sbagliata in partenza, che se correttamente applicata distruggerà un settore che è patrimonio di tutti, cioè dire la trasmissione della storia e della cultura passata. Il fatto poi che qualcuno guadagni anche qualche Euro, non lo vedo per nulla scandaloso ma sacrosanto e corretto : è giusto che il lavoro e l'impegno siano remunerati. E' scorretto e delinquenziale che lo stato/ladro voglia guadagnarci sopra.
Di fronte a questi atti di prepotenza e di ottusità istituzionale, la ribellione è sacrosanta !



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