Ha
riscontrato benevoli commenti pubblici, la lettera che inviai al
Gazzettino e che questi prontamente pubblicò, sull'edizione di
Rovigo del giovedì 10 maggio 2012. Strano perchè ogni volta che
si parla di strade e sicurezza stradale, ognuno ha ricette miracolose
che considera infallibili e ovviamente, è portato a non considerare
minimamente o a ridicolizzare, le altruì critiche e opinioni.
Anche perchè questo argomento, inevitabilmente va a cozzare su
italici malcostumi che raramente si accettano. Come dire : stile
di guida come stile di vita ! Ve la voglio riportare qui sul blog
accettando di buon grado, questa volta i Vs. commenti.
Sento
parlare troppo e a sproposito, di autovelox, agguati, furti
legalizzati ecc. Ora, l'automobilista italiano guida male, troppo
male e la velocità è solo la prima per importanza nelle cause
d'incidente, a cui seguono le mancate precedenze e le varie
distrazioni. I numeri dell'incidentalità stradale italiana sono
grandissimi, e se ne parla solamente quando qualche giornalista si
degna di farlo. Vogliamo parlare del “non uso” dell'indicatore
di direzione nelle rotonde ? Del “non utilizzo” delle corsie di
accelerazione e frenata su strade e autostrade soprattutto ? Del
totale “non rispetto” della distanza di sicurezza ? Che dire
poi dell'utilizzo generalizzato dei cosiddetti “dossi-dissuasori”,
che hanno ormai lastricato tutte le nostre strade urbane, deleteri
per le auto e gioia dei meccanici, ( rompono braccetti, tiranti,
cuffie, ecc.), che sono addirittura micidiali per le ambulanze in
emergenza con il ferito a bordo ; immaginatevi quel poveretto a che
razza di sballottamento è sottoposto. E tutto questo perchè
l'automobilista italiano, non ha ancora capito che nelle strade
urbane bisogna andare a 50 km/h. L'automobilista italiano dimostra
un totale analfabetismo della segnaletica stradale. Siamo l'unico
paese al mondo che, per legge, preavvisa minimo 150 mt. prima, la
presenza di autovelox come dire : vai anche a 200 all'ora, poi vedi
il cartello e rallenti, questo per chi sa leggere i cartelli,
ovviamente. L'autovelox posto in località Voltascirocco ad Adria,
sulla statale Adria-Loreo, è posto su un tratto di strada con limite
70, adeguatamente segnalati ; per legge, è stato quindi tarato a
scattare attorno ai 77 km/h, basta quindi transitare al disotto di
questa soglia che il dispositivo non scatta, ed e comunque attivo
nella sola direzione Adria-Loreo. Bene tutti gli automobilisti in
transito, in entrambe le direzioni, appena avvistano il dispositivo
frenano pericolosamente fino a raggiungere anche i 50 km/h. Io mi
domando, un popolo che non sa leggere, come può pretendere rispetto
da una classe politica ? Attenzione : chi scrive non è un santo,
ma almeno ho la furbizia e l'intelligenza di non farmi vedere quando
faccio qualche marachella. Ho letto che in provincia di Rovigo
sono operativi 58 autovelox. Auspico che quanto prima si arrivi a
558 e che la MCTC organizzi una specie di “richiamo alle armi”
per tutti i vecchi patentati, con il ripasso delle regole
fondamentali del codice della strada. Per le regole di buona
educazione, purtroppo non so che dire.
Ersilio
Gallimberti - Adria
Proprio tu parli che sono 10 anni che giri con una macchina targata straniera fregandotene di multe e autovelox. Ma và la Galimba.
RispondiEliminaTu pensi veramente, caro il mio anonimo, che io me ne freghi di autovelox e contravvenzioni ? Allora mi spieghi perchè avrei scritto di getto quella lettera al Gazzettino e perchè poi l'abbia riportata qui sul blog ? Sono forse “matto”, probabilmente, perchè ogni volta che si affrontano certi argomenti che vanno a toccare il piccolo orticello, immediatamente schizza fuori qualcosa di odioso, in questo caso poi, addirittura livoroso. Dovrei forse vergognarmi di avere una ditta in Rep. Ceca e di utilizzare l'auto aziendale ? E tutto questo mi autorizzerebbe a infischiarmene del codice della strada ? Accertarsi che il cervello sia collegato prima di parlare, grazie !
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